Stasera volevo proporvi qualcosa di inedito, e lo faccio presentandovi una band proveniente dalla mia città: gli Xipe Totec. Si formano nel 2008 per volere del bassista Mirko Monti, che incontra il cantante Luca Emiliani, il batterista Matteo Nanni e il chitarrista Federico Bandini. Il gruppo prende il nome da un'antica divinità della civiltà dei Maya, appunto Xipe Totec, che da sempre ha attratto i ragazzi, e questa loro passione la ritroviamo anche nei loro brani, estremamente brutali ma con alcune tracce della musica tipica di quest'antico popolo. Fin'ora hanno all'attivo solamente due EP autoprodotti: il primo, risalente al 2009 ed intitolato "Rebirth Into Essence",mentre il secondo intitolato "Hybris", è datato 2010; in entrambi i casi possiamo parlare di un lavoro davvero niente male, ma a mio giudizio Rebirth into essence è più diretto. Al suo interno cinque brani, nei quali uniscono un genere estremo come il brutal death metal alle sonorità antiche e lontane del centro-america risalenti a circa tre millenni fa.



Le tracce si intitolano "The Heretic of Tenochtitlan", un brano aperto da un riff decadente, di sicuro il pezzo più riuscito, poi "Cosmic Sacrifice", intro avvincente, che somiglia ad una marcia trionfale, "From the Abiss to the Cosmos", un pezzo bello violento sin dall'inizio, "Ipalnemoani", tranquilla all'apparenza ma in grado di sfondarvi le orecchie ed infine "Sarpasattra", circondata da un'atmosferica epica-mistica.



Come dicevo, pochi mesi fa la band si è riunita ed ha registrato un altro EP dal nome "Hybris" con all'interno tre tracce: "The immanent", "L'ibrido volo" e "Of demise and rebirth", con un tono più accentuato di musica etnica orientale e un piccolo tocco di sinfonia. Attualmente la band è alla ricerca di nuovi componenti in seguito a un cambiamento di line up, ma spero che il nuovo gruppo che verrà a formarsi segua le orme dei primi due lavori che ritengo di tutto rispetto.