VONDREAM
Glimpse Into Reality
2012 - Widek Records

SAMUELE MAMELI
26/04/2012











Recensione
Mi son permesso di vestire per un attimo i panni di un manager,di quelli che vanno in giro alla ricerca di talenti,a scoprire realtà promettenti da lanciare in bocca ad ascoltatori incontentabili. Eccomi che mi son imbattuto in codesto gruppo meritevole di attenzioni, anche se non è nulla di trascendentale ma comunque, interessante che merita più di un ascolto.
Il gustoso artwork fa abbastanza riflettere sulla nostra esistenza che si mostra nell'attaccamento a una dottrina religiosa in cui il Messia, simbolo della pace e dell'amore è, a conti fatti,l'unico a decretare la morte e il destino altrui con un filo d'ingiustizia e cattiveria che i credenti giustificano in maniera approssimativa pur di continuare a idolatrarlo. Viene quindi, in questo caso, raffigurato con la faccia da teschio insito in una cattedrale e già possiamo intuire su quali binari viaggerà la musicalità del duo francese chiamato VonDream che esordisce col primo full lenght Glimpse Into Reality in forma soddisfacente.
Capitanato dal giovane e polistrumentista Alexis Quéré che di tutto si occupa tranne la batteria,ci offre la bellezza di dieci tracce su un buon Melodic Death Metal con inserimenti di synth e sprazzi di drum machine che in madre patria vede negli Anorexia Nervosa l'unica band affine mentre,in modo più dettagliato si avvicinano a quanto propongono Children Of Bodom, Dark Tranquillity, Raintime, Kalmah e compagnia cantante.
Il progetto,molto probabilmente non vedrà un seguito,essenzialmente è concepito per passione, per dare un libero sfogo creativo e artistico senza secondi fini e già questo è un punto più che apprezzabile tant'è che tutti voi potrete scaricarvi gratuitamente il lavoro... chiaro che se le vendite dovessero superare certi standard il discorso forse potrebbe cambiare ma allo stato attuale non vi è nessuna intenzione di lucrarvi sopra e trovare a più non posso una folta schiera di metallari impazziti.
L'assenza di nuove info non mi permette di spiegare attentamente il prodotto, per cui concentriamoci sui brani e osserviamo come si presenta la prima song “Worldream”, interamente strumentale si pone nell'ottica di una vera colonna sonora epica e maestosa, una fusione di elettronica e orchestrazioni convincenti da zittire l'intera platea... ottima. “Cypher” parte in quinta, una bordata incandescente, dove un drumming forsennato e refrain chitarristici melodici danno il benvenuto al growl disumano smorzando la tensione nei bellissimi interventi armoniosi di tastiere veramente azzeccate... briciole di colore all'interno di un delirio cieco... intrigante. Altra espressione disinvolta per “Over Hate And Negation”, riff incalzanti sputano un altro pezzo death metal con synth capaci di rubare la scena nelle sue iniezioni dolciastre non disdegnando il rincorrersi con le taglienti chitarre; loops di batteria amplifica il tiro brutale e pazzoide... ben composta e ispirata che tanto ricorda i Children Of Bodom.
“Glimpse Into Reality” inizia solenne, atmosfere leggiadre dettate da un bellissimo pianoforte sono subito cancellate dal travolgente muro sonoro... ennesima fulminea ripartenza da infarto... guitars trascinanti in simbiosi alle keyboards offrono sul piatto d'argento una poderosa traccia che si dimena attraverso partiture sostenute e cadenzate ottimamente arrangiate... puro melodic death metal spezza collo,la mia preferita. “Sense Of Apology” qualitativamente fa calare un po' il cd, mostra un senso della ricerca melodica troppo forzata andando a parare in uno stilema pacchiano che non cattura,troppo facilotto nella sua globalità... scontata. Per fortuna ci pensa la successiva “Healed By Death” ad alzare nuovamente le sorti; tastiere alla Jean Michel Jarre introducono una track energica e magnetica dal leit motiv azzeccato e impetuoso, destreggiandosi in piccole tessiture che evidenziano le buone doti di stesura... da sentirla a casse spianate! “October 14th” ritorna a farmi accigliare,abbastanza anonima e incolore non lascia il segno, un riempitivo deprezzabile in cui salverei il buon fraseggio verso il finale che tiene leggermente accesa l'attenzione ma nulla di che... la voglia di cliccare skip si fa schiacciante.
Meno male arriva una canzone rispettabile come l'ardita “Tales Of Weakened Souls” da ribaltarmi dalla sedia... refrain galoppanti e intensi si fanno largo dentro il cranio a colpi di note efficaci in cui strofe persuasive, sorrette dalle immancabili keys, regalano un ritornello furibondo e schizzoide senza tralasciare la spigliata linea melodiosa che la contraddistingue... calamitante che agguanta su per la gola. Con “Selfish Void” spuntano accenni prog nelle sue variegate trame, l'apertura sinfonica cede il passo alle ritmiche scandite presto tramutate in veloci e dirompenti in un inanellamento di riff arcigni... buona qualità nel suo insieme grazie e sopratutto all'apporto di accordi pianistici, suo asso nella manica. Chiude degnamente il lavoro “Another And”, un fantastico estratto dalla carica dinamitarda, un fluire di maledette armonie dal tocco classico,un intercalarsi di violenza e docilità... avvincente... si rimane estasiati nell'intermezzo quando sinfonie monumentali, una vera arabesque ci corteggia sino alla sua conclusione disegnando ologrammi di paesaggi infiniti, un film che spero avrà un seguito.
Termino consigliandovi questo cd, non inventano nulla di nuovo ma piace,tra alti e bassi riesce a farsi stimare, gli amanti del genere non avranno di che pentirsene; per quel che mi riguarda, confido che il proponimento abbia un seguito, visto le potenzialità sprigionate, il successivo eventuale full lenght, farà faville. Stay Metal.

1) Worldream
2) Cypher
3) Over Hate And Negation
4) Glimpse Into Reality
5) Sense of Apologies
6) Healed By Death
7) October 14th
8) Tales of Weakened Souls
9) Selfish Void
10) Another End

