VADER
Revelations
2002 - Metal Blade

DIEGO PIAZZA
23/10/2013











Recensione
“Revelations” è il sesto album dei polacchi Vader, uscito per la piccola ma battagliera Metal Blade Records nel 2002. La band capitanata da Piotr Wiwczarek,(chitarra , voce e qui anche produttore) e semplificato in Peter sul libretto, si muove sia come liriche che come sound al confine tra il death e il black metal. Molto considerano i Vader, a mio avviso erroneamente, come gruppo black per via delle tematiche oscure e sataniste, come nella tradizione del genere ma, musicalmente anche per via dell’ugola di Piotr, a mio avviso siamo più vicini al death metal se non al thrash più estremo, se vogliamo intendere con ciò gli Slayer e i Sepultura. Etichette e divergenze di appartenenza a parte, Revelations è un ottimo full-lenght, che colloca sicuramente i Vader tra le band metal dell’Est europeo più interessanti e conosciute, sicuramente la più famosa dalla Polonia .
“Epithath (for humanity)” inizia con un ottimo ritmo scandito dalla batteria di Doc e dalle chitarre di Mauser e Peter che tagliano come cesoie creando i presupposti per il riff lento ma inesorabile. L'ugola di Peter irrompe con la sua caratteristica timbrica, in cui si possono anche apprezzare chiaramente le parole in lingua inglese. Da notare che ogni singolo brano dell’album contiene una piccola riflessione sulle liriche, posta come incipt prima delle vere e proprie liriche sul booklet. Nel caso dell'opener track si analizza come l’umanità sia oramai schiava delle cecità e del fanatismo degli estremismi religiosi che spingono i Vader nello scrivere l “epitaffio della nostra umanita”. Splendido e travolgente come un cascata metallica è il riff della seconda traccia : “The Nomad”, impossibile non farsi contagiare da questa canzone che ci ipnotizza come una sorta di malefica Medusa Peter ci parla della possibilità di un'altra esistenza, una sorta di trasfigurazione dell’esistenza umana ma, ripeto ancora una volta sono le chitarre avvolgenti come un manto nero nelle notte tenebrosa ad travolgere tutto e tutti in una sorta di headbanging infernale. Si passa da momenti relativamente lenti alla velocità iconoclasta di “Wolftribe”, in cui è interessante il passaggio dalle strofe con solo voce e parti ritmiche al vero refrain con blastbeat a manetta : qui viene rappresentata anche a livello metaforico l’eterna caccia del lupo verso l’agnello, la propria vittima sacrificale. Possiamo immaginare un fuga disperata nei boschi inseguiti da lupi famelici che ringhiano alle nostre spalle. Si passa così velocemente senza interruzione al quarto pezzo che più di uno, al primo ascolto può erroneamente pensare che sia ancora il pezzo precedente. “Whisper” è ancora un'altra mazzata ferocissima con buoni cambi di tempo ma forse non del tutto originale. C’è una piccola parte narrata in cui collabora anche Adam Darski dei Behemonth. L’inizio di “When darkness calls” è melodico e i stile quasi Helloween, ma prontamente le percussioni e le chitarre iniziano a mitragliare di note le nostre orecchie, prima di creare un riff entusiasmante che ancora una volta rende i Vader più interessanti anche per i non amanti del metal estremo. Attenzione il brano rimane comunque, malgrado brevi escursioni melodiche , una mazzata nelle gengive con la rappresentazione in questa caso di un culto ancestrale e malvagio, seguaci di inquietanti sculture d’avorio : “Nella città dimentica è giunto il tempo di decidere e io ho scelto l’Ignoto”. Ricordo che "Whisper" insieme a "The Nomad" sono stati scelti anche dal sottoscritto come video ascolto nella sezione sotto la recensione. “L’uomo ha il diritto di amare e anche il diritto di odiare. Non esiste amore senza odio”. Questo è l’incipt invece di “Torch of War” (i cui troviamo un altro ospite alle tastiere, Ureck dei Lux Occulta), altro pezzo violentissimo che miete diverse vittime sicuramente nelle esibizioni dal vivo. Diciamo che questo è il lato che chi scrive ama di meno dei Vader, che cedono in maniera maniacale ai cliché del genere. Molto più varia e interessante la ritmica “The Code”, scandita da riff di rara bellezza anche da buoni spunto solisti delle chitarre. Di fatto potrebbe essere una canzone dei Gamma Ray reso solo più cattiva e spigolosa. Dal punto di vista lirico, questa volta sembra una critica feroce alla ricerca spasmodica di calcoli matematici e scientifici per spiegare la nostra esistenza sulla Terra ma, il brano ci spiega che ci sono diverse alternative , sebbene i Vader non ci spiegano, se non con la nostra fantasia, quali siano queste “vie alternative”. “ Lukewarm Race “ purtroppo sembra un pezzo riempitivo a tutti gli effetti, a livello lirico sembra puntare sul cinismo della esistenza umana, ormai senza più sogni e aspettative, una " razza tiepida, appunto". Oscura e malefica è la cavalcata finale dal titolo emblematico di “The Revelation of Black Moses”. Gli amanti del black metal qui trovano anche il giusto spunto lirico , il Mosè Nero e le sue visioni prendono il soprravvento : “San Pietro viene colpito e Gesù con i suoi fratelli sono massacrati senza pietà. Il loro sangue nella sabbia è l’inizio della rinascita”. Il brano è un mid tempo orientaleggiante nei suoni, quasi ad immaginarsi davvero una sorta di Mosè nero che dalla collina osserva una “Terra Promessa” ben diversa dalle Sacre Scritture. Per altro il “pensiero” dei Vader si manifesta anche nella copertina dove un enorme “Bestia” squarcia una Chiesa aprendo il varco ad una Apocalisse ( “Revelations” appunto in inglese) Infernale. Nella back cover troviamo oltre ovviamente ad un foto della band un messaggio ai fan di Peter : " Siate potenti, creativi, gioiosi e liberi !", un invito quasi alla Steve Jobs, curioso pur sapendo quanto spesso sia cupe e drammaticamente catastrofiche le loro liriche. Io ogni caso Revelations rappresenta un importante salto di qualità dei Vader, pur rimanendo di gran lunga oltranzisti del genere, sorprendono a volte con delle aperture melodiche molto apprezzabili anche da non amanti del metal estremo.

1) Epitaph (For Humanity)
2) The Nomad
3) Wolftribe
4) Whisper
5) When Darkness Calls
6) Torch Of War
7) The Code
8) Lukewarm Race
9) The Revelations Of Black Moses


