QUEEN
A Kind Of Magic
1986 - EMI e Hollywood Records
PAOLO GLENNTIPTON ERITTU
04/08/2012
Recensione
“Feci un sogno/Quando ero giovane/Un sogno di dolce illusione/Un barlume di speranza e unità”
One Vision
A Kind Of Magic è il dodicesimo album in studio dei Queen, che ebbe un grande successo sopratutto nel Regno Unito. Diverse tracce di quest'opera furono commissionate per essere utilizzate nel film “Highlander-L'ultimo Immortale” di Russell Mulcahy, e con i Queen collaborarono il tastierista Spike Edney, Joan Armatrading (seconda voce in “Don't Lose Your Head”), Steve Gregory (che esegue un appassionato solo di sassofono in “One Year of Love”) e la National Philharmonic Orchestra di Londra. Analizziamo dunque le tracce una ad una:
"One Vision", ispirata al discorso di Martin Luther King sulla gradinata del Lincoln memorial, è una canzone che parla di sogni e visioni di un futuro più roseo, si vuole trasmettere questa speranza, ma perché ciò si avveri, bisogna che gli uomini acquisiscano una “visione totale” che li accomuni. La canzone inizia con una strisciante voce distorta, che cessa poi per lasciare spazio a un brano dal ritmo Rock più classico, arricchito da orchestrazioni e cori, tipici dei Queen. Il ritmo si interrompe un attimo per dare la possiblità a Mercury di aggiungere un tocco di sentimento puro, con la frase citata all'inizio, per poi riprendere lena e dare sfogo alla Red Special di Brian May con un breve assolo arricchito da un pizzico di tapping. Arriva in seguito un break della batteria di Taylor che prepara il ritornello finale che chiude questa coinvolgente canzone. "A Kind of Magic": questa canzone dà modo a Mercury e alla sua voce meravigliosa di accompagnarci in un viaggio onirico permeato di "una sorta di magia", che anela a trovare la Pace, oltre i limiti del tempo, del corpo e delle emozioni umane, su una semplice base di batteria di Taylor, una chitarra dal timbro morbido e appassionato, magistralmente suonata da Brian May, accentua l'atmosfera surreale della traccia. Questo pezzo è una colonna portante del film “Highlander” tanto che ne è stata fatta una versione ad hoc, più articolata rispetto all'originale. "One Year of Love": questo pezzo, traboccante di sentimenti, è una canzone d'amore creata apposta perché Mercury riesca trarre il massimo della melodia dalla sua voce, con cambiamenti timbrici delicati. Anziché un solo di chitarra è invece presente un solo di sassofono suonato da Steve Gregory, mentre le orchestrazioni del brano incrementano questo pezzo definibile come “Soul”. "Pain Is So Close to Pleasure": questa canzone rappresenta forse un calo nell'opera, non perché non sia articolata o ispirata, ma perché risulta forse eccessivamente stucchevole nel suo insieme, specie nel ritornello. In un tempo cadenzato da batteria, basso e piano Mercury canta in falsetto per tutta la traccia, incentrata sulla estrema e paradossale vicinanza degli opposti, il confine tra i quali è a volte così labile che spesso, cercando di ottenere il piacere si ottiene invece l'opposto. La chitarra di May compare per elargire due assoli in linea col ritmo cadenzato, che aggiungono un non-so-che di più malinconico, sulla traccia delle note date dalla voce di Mercury. "Friends Will Be Friends": questa canzone, uno dei più meravigliosi cavalli da battaglia dei Queen, è introdotta da un bellissimo (e celeberrimo) intro di chitarra di May, che apre la pista a Mercury, che, con una magnifica prova di sé, parla di come nella vita esistano alti e bassi, gioie e dolori, e di come sia meraviglioso condividere tutto con dei veri amici, supportare ed essere supportati nel lungo (speriamo) percorso della nostra esistenza da persone che sappiamo non ci abbandoneranno mai, e affrontare la vita insieme a loro. La voce del singer intesse una melodia magnifica su un sottofondo di piano e batteria rafforzato da energici lick di chitarra che sfociano in un assolo magnifico, carico di sentimento, a cui fanno seguito i classici cori alla Queen, che, sempre incastonati dai licks (non per niente zio May è soprannominato “Licks and Locks”) chiudono la canzone in maniera magistrale. "Who Wants to Live Forever": questa canzone, con una carica epica impressionante, si riallaccia alla tematica del film, dove il protagonista è “condannato” a “vivere per sempre”, mentre vede appassire gli altri intorno a sé, pertanto, come "A Kind of Magic" è una colonna portante del film, carica di significato. Cantata principalmente da Mercury, vede però anche la partecipazione di May alla voce e ai cori. Si sviluppa in un crescendo che diviene poi un inno, parte di un meraviglioso disegno ulteriormente arricchito dalla National Philarmonic Orchestra, che aggiunge mito al mito, e dalle melodie della quale si eleva un superbo e raffinato assolo di chitarra di un May particolarmente ispirato. La canzone termina con il ritornello che viene cantato da Mercury insieme ai cori dell'orchestra, e, senza accorgervene, immergendovi in questa melodia magnifica, vi ritroverete a farne parte, e a cantare a squarciagola (e spero siate più intonati di me).
"Gimme The Prize": qui ci si avvicina al Metal. Questa canzone è un terremoto, rispetto alle precedenti, più aggressiva, feroce, rasoiante, in quanto cucita apposta sul personaggio di Kurgan, l'antagonista, che sicuro di sé e della sua superiorità sugli altri, sicuro di essere “l'unico e il solo” vuole ricevere il suo “Premio”. La canzone parte con un assolo funambolico di May, qualcosa che ricorda le sferzate di chitarra di Van Halen, con tanto di scala in tapping, che spalanca una porta sul lato più esplosivo dei Queen. Il ritmo è cadenzato, marziale, la chitarra graffiante, la voce si eleva squillante e acuta, e la traccia è inframezzata di spezzoni del film dove si sente la voce del protagonista (simile a quella di Chuck Billy dei Testament, tanto per intenderci) e rumori di combattimento, che portano poi a un assolo dal suono “beffardo”, in tono col personaggio. Pura energia..."Don't Lose Your Head": questa traccia ha un doppio significato, da un lato ammonisce l'ascoltatore a mantenere la giusta strada, a non sprecare la propria vita in maniera stupida, il “non perdere la testa”, però, si riferisce anche al film, in quanto l'unico modo per uccidere un “Immortale” è staccargli la testa. Parlare di passo falso sembra esagerato, ma è pure vero che il testo, rispetto agli altri che lo hanno preceduto, è abbastanza banale. La voce di Mercuryi muove su massicci tempi e contro-tempi dettati dalla batteria, che insieme con le tastiere crea le fondamenta della canzone, e che vede la sua chiusura con un breve assolo di Brian May che va via via sfumando. Princes of the Universe: questa canzone è il manifesto del film e tratta dei “Principi dell'Universo” ai quali “nessun uomo è pari”, guerrieri liberi e invincibili chiamati “Immortali” nel film. La canzone è potente, fresca, la voce di Mercury e i cori ne aumentano l'epicità, May dà il meglio di sé imbracciando una Washburn RR11V anziché la sua Red Special, e scatenandosi su un assolo davvero bello, arricchendo poi il pezzo con i suoi soliti, magici licks, tenendo il passo con uno scatenato Taylor che si lancia in un galoppo sfrenato con la batteria. Insomma, questo album, sviluppatosi di pari passo con un film ormai divenuto un cult nel suo genere, ci presenta le piu varie sfumature dei Queen dei bei vecchi tempi, dalle melodie più sentimentali (nel senso buono), sulla stessa pista di “We Are The Champions” (come “Who Wants to Live Forever”), a stilettate di goduria dello stesso tipo di “I Want It All” (come “Gimme The Prize”) giusto per il gusto di raffrontare un po. Sempre caratterizzati da armonie coinvolgenti e performance di altissimo livello da parte di tutti i componenti, i Queen, guidati dalla loro “Regina”, rimangono nella storia della musica come funamboli, impossibili da non apprezzare, potenti ma delicati, perenni mutaforma e tra le più grandi bandiere di una meravigliosa epopea musicale che è il Rock.
1) One Vision
2) A Kind of Magic
3) One Year of Love
4) Pain Is So Close to Pleasure
5) Friends Will Be Friends
6) Who Wants to Live Forever
7) Gimme the Prize
8) Don't Lose Your Head
9) Princes of the Universe