PRIMAL FEAR
Unbreakable
2012 - Frontiers Records
DONATELLO ALFANO
20/01/2012
Recensione
Il 2012 si è aperto sotto il segno dei Primal Fear e del loro granitico power metal, già da qualche mese i tedeschi avevano annunciato per gennaio l'uscita di Unbreakable, nono album in studio per quella che è da annoverare come una delle più belle realtà emerse nella seconda metà dei nineties. Personalmente ero impaziente di mettere le mani su questo cd, un'attesa spasmodica dovuta al fatto che ora i PF possono essere considerati come un vero supergruppo, perchè oltre ai veterani e fondatori Ralf Scheepers (vc) e Mat Sinner (bs,vc) adesso nella line-up troviamo due tra i più talentuosi e geniali chitarristi della scena metal odierna ovvero Magnus Karlsson e Alex Beyrodt, ad onor del vero i due in passato avevano già legato il loro nome alla band ma questa è la prima volta che li ritroviamo fianco a fianco, oltre a questi ''fantastici quattro'' è obbligatorio citare anche il batterista Randy Black (presente dal 2003) un altro musicista di indiscusso valore, cosa ci ha riservato questa ennesima reincarnazione dei teutonici? La risposta è semplice: uno dei migliori dischi della loro carriera! Non aspettatevi stravolgimenti epocali, Unbreakable è un lavoro Primal Fear al 100%, un disco dove l'influenza dei mitici Judas Priest continua a farsi sentire in maniera predominante ma questa volta il tutto diventa più avvincente e dinamico, gran parte del merito è da attribuire ad un rinnovato entusiamo ed al notevole contributo fornito dai due guitar players. L'album parte con la sinfonia di Unbreakable (Part 1) breve intro strumentale caratterizzato da un'atmosfera solenne e drammatica, poteva tranquillamente far parte della colonna sonora di qualche kolossal hollywoodiano, il motore dei tedeschi gira subito al massimo delle sue potenzialità con Strike, titolo diretto ed efficace come il suo incedere, Ralf e i suoi compagni aggrediscono con questo up tempo immediato trascinato da un killer-riff di classica scuola NWOBHM e dotato di un refrain da cantare a pieni polmoni, le due asce cominciano già a dare spettacolo ma il meglio deve ancora arrivare. Give 'Em Hell prosegue sugli stessi territori, il frontman si riconferma come uno degli eredi più degni di Rob Halford (non dimentichiamo che dopo il clamoroso split è stato ad un passo nel sostituirlo nei preti di giuda) mentre Magnus e Alex si lanciano in solos dinamitardi brevi ma intensissimi, segue Bad Guys Wear Black primo singolo estratto, scelta quasi scontata trattandosi di un massiccio mid tempo contraddistinto da un feeling devoto totalmente ai magici anni ottanta, feeling che trova il suo apice nell'anthemico ritornello, curioso il videoclip del pezzo con il gruppo intento a suonare in un deposito di treni; una metafora per indicare il nuovo viaggio intrapreso? Chissà... Il classico power made in Germany lo ritroviamo nella meravigliosa And There Was Silence, traccia veloce e stracolma di melodie allegre e facilmente memorizzabili, bisogna ammetterlo: è una formula che conosciamo da almeno un quarto di secolo ma se viene suonata con la strabordante grinta e l'estrema professionalità di gruppi come i Primal Fear continua ad entusiasmare in uguale maniera. Un suggestivo arpeggio dà il via a Metal Nation, ottimo brano cadenzato con Mat intento a dare manforte al singer nelle parti vocali, l'eccellente gusto melodico ha sempre un posto di primo piano nel sound del gruppo come dimostra la successiva Where Angels Die, il mood diventa più oscuro e profondo grazie alla versatile performance di Scheepers, a delle maliconiche tastiere (altro grande lavoro da parte di Karlsson) e soprattutto al superbo guitar work che riesce a dosare con classe e maestria parentesi acustiche ad altre elettriche, i nuovi Smith/Murray? Ai posteri l'ardua sentenza... Si torna su velocità sostenute con Unbreakable (Part 2) i suoi punti di forza sono da ricercare nelle fantastiche armonizzazioni e nel ritornello che pur avendo un qualcosa di già sentito risulta uno dei più avvincenti di tutto il cd, stessa sorte tocca alla tirata Marching Again, qui è davvero impossibile non fare accostamenti a quello della storica Guardians degli Helloween, la traccia si distingue per l'infuocato break strumentale, rischiando di cadere nel banale va ribadito ancora una volta l'elevatissimo tasso tecnico di questi musicisti. In Unbreakable non manca la classica ballad strappalacrime, nell'album prende forma nelle intense e tristi note di Born Again, Ralf ci offre una performance da brividi, il protagonista assoluto è lui, la sua voce sfiora tonalità più basse ed intime, anche un gigante come il cantante di Esslingen può essere delicato e soave. Blaze Of Glory ci riporta sui sentieri del metal duro e puro, personalmente lo ritengo l'episodio meno ispirato del platter; brano gradevole ma non ai livelli delle altre tracce, ho la netta sensazione che potrebbe avere ben altro impatto in sede live, Conviction risulta decisamente più accattivante e pungente grazie alla prestazione scatenata del singer, la sua voce è martellante al pari degli strumenti creando così una roboante unione metallica, da segnalare nell'edizione in digipak la presenza di una bonus track dal titolo Night Of The Jumps brano cadenzato ed energico in cui la band sembra voglia omaggiare buona parte della scena hard n'heavy degli ultimi trentacinque anni con i leggendari AC/DC in testa. Unbreakable dimostra ampiamente come ci si può rinnovare senza snaturare il proprio sound, se non avete mai apprezzato i PF questo disco non vi farà cambiare idea al contrario se siete sempre stati degli estimatori dei teutonici troverete numerosi motivi per appassionarvi rapidamente a questi nuovi inni metallici, l'augurio è che il gruppo possa continuare ancora a lungo con questa formazione perchè è già evidente che si è creata una fortissima alchimia, proseguendo su questa strada i risultati saranno sempre più sorprendenti.
1) Unbreakable (Part 1)
2) Strike
3) Give 'Em Hell
4) Bad Guys Wear Black
5) And There Was Silence
6) Metal Nation
7) Where Angels Die
8) Unbreakable (Part2)
9) Marching Again
10) Born Again
11) Blaze Of Glory
12) Convinction
Bonus Track:
13) Night Of The Jumps