PRETTY MAIDS

It Comes Alive (Maid In Switzerland)

2012 - Frontiers Records (2CD+DVD)

A CURA DI
CESARE VACCARI
08/05/2012
TEMPO DI LETTURA:
8

Recensione

Parlare dei Pretty Maids significa parlare della storia del Metal Melodico. E' fuori dubbio che la band danese capitanata da Ronnie Atkins (voce) e Ken Hammer (chitarra) sia a tutti gli effetti una pietra miliare di questo genere, e non solo. E' estremamente riduttivo costringere la loro vasta produzione musicale esclusivamente all'interno di un unico genere visto che dal 1983 ad oggi la band ha sfornato numerosi album, sempre mantenendosi a livelli qualitativi medio/alti e passando con disinvoltura, anche all’interno dello stesso prodotto, da canzoni estremamente melodiche che rasentano l’AOR ad altre molto aggressive e veloci che non sfigurano di certo nell’ambito del power metal più classico. Questa versatilità è sicuramente il loro punto di forza ed è la qualità che rende i loro album sempre molto freschi e godibili. Lo stesso Ronnie possiede qualità vocali che, pur non essendo straordinarie, gli permettono di reggere a meraviglia sia i cantati melodici e puliti delle ballads che quelli aggressivi, graffianti e rochi dei pezzi più veloci e heavy. Ed è grazie al gusto e alla buona preparazione di Hammer che le potenzialità di Ronnie diventano concrete e si realizzano nella musica dei Pretty Maids. Una coppia quindi indissolubile e complementare, come poche altre nel mondo della musica rock. Chi segue i Pretty Maids ha già avuto modo di sentirli dal vivo, visto che nella loro discografia sono presenti già due album live, "Screamin' Live" (1995) e "Alive At Least" (2003), il primo dei quali veramente esaltante, sia per l'ottima qualità della registrazione che della tracklist presentata, oltre a vedere schierata la formazione a mio parere più riuscita della band, che vedeva Kenn Jackson al basso e Michael Fast alla batteria, rimasti insieme ai due membri fondatori per quasi vent’anni il primo e per quindici il secondo. Questo nuovo album dal vivo, che celebra trenta anni di carriera per i ‘Maids, oltre ad offrire la versione audio dell’intero concerto registrato a Pratteln in Svizzera su due CD (più “Lethal Heroes”, bonus track originalmente contenuta in “Jump The Gun”), offre finalmente la possibilità di vedere la band in azione grazie al DVD incluso nella confezione. Cosa fin ora inedita, se non si rientra nell’esiguo numero di fans che hanno assistito alle loro rare apparizioni in Italia o se non si frequentano i grandi festival estivi nel resto dell’Europa. La formazione è quasi la stessa dell’ultimo album in studio e annovera, oltre ai due fondatori, Rene Shades al basso (al posto del già citato Jackson), Allan Tschicaja alla batteria e Morten Sandager alle tastiere. E' evidente fin dalle prime note che il combo possiede un affiatamento e una coesione impeccabile, che viene trasformata in energia pura durante tutta la durata del concerto. Precise e pulite le esecuzioni, produzione curata nei minimi particolari, grande presenza scenica accumulata in anni passati su stages di tutto il mondo a macinare note su note. Tutta la carriera della band viene ripercorsa in questo live celebrativo, partendo dal primo album, “Red, Hot and Heavy” (1984), da cui vengono ripescate la title track, “Queen Of Dreams” e la tiratissima “Back To Back” introdotta come da copione da “Fortuna” estratto del “Carmina Burana” di Carl Orff, fino alle composizioni tratte dall’ultimo “Pandemonium” (2010), ovviamente il più proposto in questa sede live, da cui sono tratte “I.N.V.U.”, “Little Drops Of Heaven”, “It Comes At Night” e la stessa “Pandemonium”, dal tiro micidiale che ha il compito di aprire degnamente lo show. Non mancano ovviamente grandi classici del repertorio della band quali “”Love Games”, “Future World”, “Scream”, “Wake Up To The Real World” e “Rock The House”. Come non manca anche un tributo al compianto Phil Lynott, con la ballata “Please Don’t Leave Me”, che venne scritta in collaborazione con John Sykes. Un mito per Ronnie e Ken sin dai tempi del loro esordio visto che già nel 1984 omaggiarono il musicista e compositore irlandese riproponendo “Little Darling”, un singolo della Thin LIzzy del 1974. Se non conoscete i Pretty Maids, questa è l’occasione buona per scoprire e godervi una buona parte del loro repertorio, e sono convinto che sarete invogliati a sentire di più. Se invece li seguite da sempre, come nel mio caso, questo bel malloppo di musica, confezionato dalla italianissima Frontiers Records con la cura tipica delle loro produzioni, è proprio quello che mancava nella discografia della band danese e che probabilmente esaudisce il vostro desiderio di vederli e sentirli al massimo della forma. Da avere.


CD1:
1) Pandemonium
2) I.N.V.U.
3) Hell on high heels
4) Wake up to the real world
5) Destination paradise
6) Another shot of your love
7) Scream
8) Walk away
9) It comes at night
10) Queen of dreams
11) Savage heart
12) Clay

CD2:
1) Yellow rain
2) Rock the house
3) Back to back
4) Rodeo
5) Love Games
6) Future world
7) Little drops of heaven
8) Please don’t leave me
9) Red hot and heavy