PREMATORY
Corrupting Influence
2014 - Punishment 18
DIEGO PIAZZA
24/02/2014
Recensione
Davvero una macchina da guerra questi giovani belgi, precisamente di Leuven, Brabante. I Prematory , questo il loro nome, sono al loro secondo full lenght, dal titolo "Corrupting Influence" uscito in questi primi mesi del 2014 sotto l’egida della Punishment 18 records. La band è ufficialmente attiva dal 2009, anno della pubblicazione del loro primo demo dal titolo "We're the Titans". Successivamente arriva l'esordio discografico con l'album auto-prodotto "Suicety" del 2010. Arriviamo così finalmente al 2014, quindi a ben quattro anni di distanza con un album finalmente prodotto con i criteri giusti, Corrupting Influence è un album che mette in evidenza le caratteristiche migliori della band; i belgi ne hanno giustamente colto l'opportunità e ci regalano ruvide ed intense emozioni thrash metal, passando da riff vertiginosi e manichei a cambi di tempo adrenalinici e melodici su cui si esalta la voce cattiva di Simon Duson che mi ricorda tantissimo il primo Jon Oliva dei Savatage, in album come "Sirens" e "Power of the Night". La band è composta, classicamente da due chitarre, quelle di Joeri Van Der Shoot e Jonas Van de Sande, e per completare il quintetto ricordiamo la parte ritmica composta dal basso di Joeri Treschinski e dalla batteria di Thomas Wuyts .Ma passiamo alla nostra consueta analisi track by track: “ Sledgehammer” è un pezzo strumentale che apre, è proprio il caso di dirlo, le ostilità sul terreno di guerra prescelto dai Prematory. L’inizio, con quella chitarra un po’ sitar mi ricorda un pezzo straordinario dei Metallica, quella “Wherever I may roam” introdotta da un ispirato Kirk Hammet, ma poi l’intro diventa una sorta di marcia malefica con un riff su cui è impossibile non fare headbanging con tanto di grida in sottofondo, usando un po’ di immaginazione sembra quasi un armata di licantropi che sta cercando si sfondare una rete metallica per poi invadere e massacrarci tutti ! “Insignificance” è infatti un massacro collettivo con l’ottimo basso di Joeri Trescinski che fa da viatico alle danze macabre . Insignificante è anche la nostra vita come emerge dalla liriche graffianti : “Li vedi strisciare nell’oscurità, li vedi rotolarsi nella sabbia. Li vedi nascosti nei vicoli, li vedi vivere le loro esistenze vuote.” Il pensiero dei Prematory è rivolto a chi oramai vive senza speranza, senza obiettivi: questo è lo stato di coma vigile in cui ci ha trasformato la società malata in cui viviamo . Se possibile “Down the drain” è ancora più meccanicamente thrash , riff tritaossa che ci trascinano fino ad un bellissimo cambio di tempo dove emerge il falso ritornello. Anche in questa canzone troviamo sempre il concetto di una vita vissuta non in maniera autentica ma per come ci vuole chi comanda, ecco un estratto delle liriche "Questa società mi ha fatto perdere la testa , mi ha reso ma malato. Un volta che nasci già lentamente muori, questo sembra essere il loro modo di vivere. Alzati, lavora duramente, molla tutto, tempo scaduto, cosa è successo a quelli che sono duri a morire ? Soldi e fama , è sempre lo stesso ma non riesci a fermarti dall’invecchiamento” Un inizio soffuso con echi lontani di percussioni ci introducono alle chitarre epiche e melodiche dell’inizio di “Hold my breath”. La parte centrale è un viaggio dinamico e malefico alternato ai cori del ritornello in cui Duson duetta con i backing vocals della band. Il testo a mio avviso può avere una duplice interpretazione; da un lato i Prematory sembrano delinearci uno scenario di guerra in cui tra due commilitoni uno tiene in vita l'altro sostenendolo fisicamente e moralmente ma, a mio avviso il testo è anche simbolico e metaforico e si intende anche in senso generale un sostegno verso chi nella vita è disperato: “Fatti forza, hai il mio cuore nelle tue mani. Abbiamo fiducia - insieme ce la faremo. Combatti duramente – per una vita che vale la pena vivere. Non mollare – sarò vicino al tuo letto”. L’incipit musicale di “Toxic Experiment” è un viaggio speed / thrash allucinante con la voce di Duson ancora una volta alternata dai backing vocals , prima di un altro brillante cambio di tempo che mette in luce ancora una volta il basso non banale di Trescinski che ricorda il grande Cliff Burton nei primi tre lavori dei già citati Metallica. Il brano ha un incedere inesorabilmente epico e travolgente , le liriche parlano di esperimenti biochimici e di armi di distruzione di massa, come del resto si può dedurre anche dal titolo. “ Lies upon Lies” inizia con un incedere epico di chitarre da urlo, a cui dopo una trentina di secondi subentra un tipica accelerazione thrash. “Menzogna su menzogna è quello che ci propinano i governanti” ; così inizia la prima strofa della song che ci invita ad un rivoluzione contro i giochi di potere : "I politici sono come giochi, riguarda tutto il fare soldi e noi li paghiamo per rovinarci, non è molto divertente. Così è giunto il tempo dell’azione e della rielaborazione, lasciateci decidere un futuro in cui la paura si assente.” Siamo alle tematiche classiche di molti gruppi metal, soprattutto quelli thrash i cui vengono messe alle luce le ingiustizie socialì e le macchinazioni del potere. Analisi ovviamente condivisibili ma che nel caso dei Prematory non si limitano ad un lucida e cinica denuncia ma anche ad un invito a "scendere in piazza" , per una rivoluzione verso l'odiato potere pre-costituito. Tornando al livello strettamente musicale, la macchina falciatrice dei Prematory non si ferma di fronte a nulla ed ecco il riff travolgente di “Grave Raiser” prima sottolineato da una voce contraffatta al microfono e poi da tutta la furia dell’ugola di Simon Duson. Ottima la doppia cassa di Thomas Wuyts nel rendere ancora tutto più maledettamente metal alcuni passaggi mentre il brano si conclude con due emblematici “slaughtered !!! – massacrato !!!” gridati al microfono dal cantante belga. Per altro nello specifico le liriche raccontano una sorta di fiction fantascientifica, con uomini tenuti prigionieri per oscuri esperimenti ma, la situazione degenera con la fuga di massa degli stessi , eccone un estratto "Attenzione ! Attenzione !, fuga nel settore sette. Individui potenzialmente pericolosi sono fuggiti dal complesso. Tutte le forze in campo a rapporto, vivi o morti devo essere riportati indietro." La successiva “Sentenced for life” è una canzone che sviluppa nei suoi cinque minuti diverse atmosfere e si conclude in maniera leggermente anomala con un momento strumentale con gli assoli, spezzati prima da un interessante momento solista di basso. Qui i Prematory sembrano trattare il tema delle pena di morte, il soggetto delle liriche sembra essere il condannato stesso. L'uomo, sposato e padre di due figli viene condannato delle atrocità commesse e di domanda come verrà ricordato in futuro : “Cosa ne sarà della mia famiglia ? Si vergogneranno per tutte la loro esistenza. Cosa dirà di me la storia ? Sarò ricordato per i miei crimini ?”. In “Peace ?!” i Prematory attaccano subito con il ritornello ma il brano piace per i suoi cambi di tempo, in particolare il bridge accelerato del chorus. Un pezzo essenziale che mette in evidenza tutta la bravura della band nel sapere fare pezzi corti ma mai banali e ripetitivi. Naturalmente già dal titolo si capisce che la “pace” è un utopia in questo mondo malato: come si può parlare di pace quando le religioni sono ragiono di scontro e di bagni di sangue ? Come di può parlare di pace quando di nascosto vengono progettate e costruite armi di distruzioni di massa ? ( “ Pace ?! – è un contagio - testate nucleari armati e pronte ! Pace ? ! – è un contagio – la religione è un balla per mandare a morire la gente”. Il classico stop & go della batteria seguita dalle chitarre è il viatico per un'altra cavalcata thrash che come sempre però improvvisamente cambia tempo e melodia, stiamo parlando della penultima traccia del cd: “Bad Blood”. Quanto mai attuali le liriche della song che ci parlano di ladri e ruberie e del marciume che spesso contagia le periferie delle nostre città: “Questa è una rapina, arrenditi e chiudi la bocca. Se ti rifiuti di darmi i tuoi soldi ti riempirò di piombo. L’estorsione è il mio lavoro e tu sei il mio ospite stanotte.” Se c’era ancora qualche dubbio sulla potenza esplosiva dei belgi, basta ascoltare l’attacco malefico dell’ultima traccia, per altro la title-track “Corrupting Influence” . Un assalto senza pietà con la baionetta innestata, non ci sono prigionieri nella furia thrash dei belgi, per altro il finale ci riporta ancora l' immagine dei licantropi assetati di sangue cui parlavamo all’inizio, questa volta mentre le chitarre si scatenano in selvagge distorsioni e Duson ci guida alla rivolta (“Riots !!! Riots !!!”) si sento clangori come un masnada malefica che cerca di abbattere le mura con martelli. Lentamente il brano si dissolve lasciando una sensazione di tragica fatalità, una sorta di rassegnazione prima del tragico finale. La bravura del quintetto belga sta nel aver saputo comporre canzoni maledettamente thrash non copiando dei clichè fine anni '80 ma anzi pur usando un suono sporco e cattivo quanto basta però con un modo di comporre moderno. Non avrebbe senso del resto incidere in questo inizio 2014 dei pezzi come "Hit the lights" o "Metal Militia" tanto per citare due pezzi famosi della (ex) thrash metal band più famosa del mondo, quella oramai è storia. Quello che interessa invece e la ricerca melodica e anche armoniosa di alcuni cambi di tempo strutturali che fanno dei Prematory un band metal molto interessante, sicuramente da apprezzare anche dal vivo non appena avranno il budget necessario per uscire dai confini del Be-Ne-Lux.
1) Sledgehammer
2) Insignificance
3) Down The Drain
4) Hold My Breath
5) Toxic Experiment
6) Lies Upon Lies
7) Grave Raiser
8) Sentenced For Life
9) Peace?!
10) Bad Blood
11) Corrupting Influence