Olamot

Realms

2022 - Lethal Scissor Records

A CURA DI
GHITA BOLGAN
19/01/2023
TEMPO DI LETTURA:
8

Recensione

Gli Olamot sono una band nostrana Symphonic Slam Brutal Death Metal formatasi nel 2022 in Umbria, in quel di Perugia. Il gruppo, dalle forti influenze Slam e Brutal Death, fa coesistere in maniera impeccabile il suo sound massiccio e gli elementi sinfonici. Fanno il loro debutto il 15 Aprile 2022 con un EP, "Realms" sotto l'etichetta discografica italiana Lethal Scissor Records di Lecco specializzata in Grindcore, Death Metal e Brutal Death Metal. Il disco vanta la partecipazione di musicisti di fama internazionale provenienti da band come i Fleshgod Apocalypse ed è stato composto dai chitarristi Daniele Boccali (Fictio Solemnis) e Edoardo Casini (Xenofaction, Desource). Quest'ultimo, oltre ad essere pure un artista solista e compositore, è responsabile e amministratore delegato di Ultimate Music Training, in cui fa da guida e da maestro. La registrazione di "Realms" è stata affidata all'Undergrind Studio del tecnico del suono Giovanni Rosellini, responsabile anche del mix e del master. La formazione vede Daniele Boccali alla chitarra ritmica, Edoardo Casini alla chitarra solista, Daniele Buzzanca, Jei Doublerice e Alec Meleficus Lopez alla voce, Alessandro Travetti al basso, Alessandro Cupici alla batteria e Francesco Ferrini come direttore di effetti ed orchestra.  
In copertina troviamo un magnifico artwork a cura dell'artista Rudi Yanto raffigurante in primo piano quelli che sembrerebbero essere i seguaci di un essere demoniaco a quattro braccia; l'opera gioca per lo più sui toni freddi e ben rappresenta il sound monolitico degli Olamot.

L'EP è composto da quattro brani variegati e mai noiosi o monotoni: gli umbri ci dimostrano con questa uscita che la nostra scena vale, che il metal italiano di qualità esiste e va supportato. Quello che ci ritroviamo ad ascoltare è un Death Metal moderno ricco di orchestrazioni e sinfonie che può essere apprezzato dagli estimatori del genere come non essere capito da chi predilige sonorità più strettamente old school; personalmente trovo che quello degli Olamot sia un lavoro tecnicamente molto valido, impossibile da criticare se non a livello di gusto personale. Io stessa non amo molto tutto ciò che è sinfonico, preferendo un Death Metal più vecchio stampo ma questo EP ha tutte le carte in regola per essere apprezzato anche da chi solitamente non accoglie nei suoi ascolti band con queste influenze. C'è da dire, inoltre, che malgrado la melodia sia un elemento costante, questa è ben inserita in un brutal death potente e distruttivo che dona al tutto un forte impatto sonoro.  
Aggiungerei anche che sebbene si tratti, come già specificato, di un Death Metal moderno, è possibile ritrovare pure gli elementi di violenza e velocità tipici della vecchia scuola. In soli quindici minuti circa il gruppo è capace di creare un'atmosfera pregna di ferocia dimostrandosi un conglomerato di metal estremo anni Novanta e innovazione; le influenze maggiori che ho potuto riscontrare riguardano soprattutto band appartenenti alla scena metal polacca come Behemoth ed Hate ma anche Septicflesh, Fleshgod Apocalypse e, per quanto riguarda gli accenni più prettamente old school, Morbid Angel. Ottimo il lavoro alle chitarre di Edoardo e Daniele che non viene mai sovrastato dalla costante presenza dei synth, né da quella delle tastiere che restano in sottofondo contribuendo a dare maggior spessore ai vari pezzi e donandogli un'aura negativa e orrorifica. Malgrado la presenza delle tastiere nel metal estremo sia raramente di mio gradimento, in questo EP la fusione col resto degli strumenti è ben ideata, esse si amalgamano infatti in una maniera che riesce a farsi apprezzare non cadendo nel melenso ma accrescendone l'oscurità. Lodevole pure la batteria, serrata, veloce e sempre varia. Molto buona anche la produzione, i suoni sono infatti stati lavorati davvero bene riuscendo così a mettere ancor più in risalto le varie influenze della band; sin dal primo brano, "Bodily Destruction", le sonorità veloci e taglienti degli Olamot si abbattono sull'ascoltatore andando ad ampliarsi poi nel proseguire della tracklist fino a giungere all'ultimo pezzo, il più pesante e violento, "God's Wrath". Traccia dopo traccia i Perugini ci dimostrano di essere perfettamente in grado di far coesistere brutalità e raffinatezza con un Death Metal curato ma sempre pesante e distruttivo. Anche per quanto riguarda i testi ci troviamo dinanzi ad un buon lavoro di songwriting da parte di Edoardo Casini che con le sue lyrics oscure descrive ed alimenta quel male che già la sola musica era stata in grado di evocare. Trovo apprezzabili anche gli scorci slam con i vari stoppati e la batteria in doppia cassa che rimandano molto anche alla seconda parte della carriera compositiva dei già citati Morbid Angel. Il sound nel complesso risulta violento e ben strutturato, capace di esprimere negatività e pessimismo e di trascinarti nel loro vortice. I vari elementi che si vanno a mescolare in questo disco riescono a coesistere piacevolmente tenendo alto l'interesse dell'ascoltatore dall'inizio alla fine e trascinandolo con sé nel buio profondo; quello che ci troviamo dinanzi è dunque un EP di tutto rispetto, che nulla ha da invidiare ad altri lavori di band più note, è l'inizio di un progetto che potrebbe avere davvero molto da trasmettere. In attesa di un primo full-length non posso che sperare che questo, quando uscirà, mantenga la stessa qualità e la stessa spinta di "Realms"; di sicuro quello dei nostrani è un debutto più che degno e che merita di essere approfondito. Malgrado alcuni elementi presenti nel disco non rientrino nelle mie "canoniche" preferenze musicali devo ammettere di averlo apprezzato molto e consiglio quindi agli amanti del metal estremo di immergersi nell'ascolto e lasciarsi trascinare dalla brutalità degli Olamot.  


Tracklist:

Bodily Destruction

Second Death

Disciple of the Mysteries

God's Wrath