KORPIKLAANI

Spirit Of The Forest

2003 - Napalm Records

A CURA DI
PAOLO VALHALLA RIBALDINI
04/07/2011
TEMPO DI LETTURA:
5

Recensione

"Spirit Of The Forest" (2003) è il primo album dei Korpiklaani sotto questo nome. Il gruppo, fondato nel 1993 da Jonne Järvelä con il nome di Shaman, aveva prodotto due dischi: "Idja" (1999) e "Shamaniac" (2002). Il progetto era quello di mescolare sonorità metal a melodie folk finniche, anche se questi due album sono molto diversi dagli attuali Korpiklaani; l’influenza metal è molto meno presente e l’attenzione è focalizzata soprattutto sulla cultura sciamanica finnica e il rapporto con la natura, testi rigorosamente solo in finlandese e un ampio uso di yoik e di strumenti tipici. Ma restano due dischi tutto sommato abbastanza seri (quasi noiosi) se si è abituati all’allegra dose di folk metal presente nei dischi successivi. Detto ciò si può considerare "Spirit Of The Forest" un importante disco di passaggio per la storia del gruppo che nel 2002 cambia nome in "Korpiklaani" (clan della foresta). L’influenza dagli album precedenti è evidente (è il disco con il maggior impiego di strumenti musicali tipici finlandesi) mentre la scelta della lingua dei testi cambia e si decide di optare per l’inglese, forse con la speranza di farsi conoscere meglio anche all’estero. L’album si apre con una canzone che resterà tra le più di successo nella storia del gruppo, "Wooden Pints", testo tutto sommato semplice ma molto divertente e coinvolgente. I pezzi strumentali sono molti (per l’influenza dei precedenti Shaman): "Pellonpekko", opera di uno dei capisaldi del gruppo, il violinista Hittavainen, ti fa letteralmente venire voglia di saltare in piedi e ballare. "Hullunhumppa" fonde folk metal con la humppa (danza tipica finlandese simile alla polka) ottenendo un pezzo allegro e folkeggiante come sono anche le altre due strumentali "Pixies Dance" e "Juokse Sinä Humma". Per dare un po’ di tregua all’ascoltatore "With Trees" e "Crows Bring The Spring" sono pezzi tranquilli e molto piacevoli da ascoltare, con testi che sottolineano il profondo rapporto con la natura, essenziale per i Korpiklaani come per la cultura finnica in generale. E’ un disco nel complesso molto equilibrato per la scelta dei pezzi ed in linea con lo spirito classico del folk metal, tuttavia sono presenti molte canzoni come "God Of Wind", "Before The Morning Sun" e "Man Can Go Even Through The Grey Stone" che rovinano l’ascolto del resto dell’album: i testi sono scontati, ripetitivi e oggettivamente poco originali. "Spirit Of The Forest" sa mostrare bene le potenzialità dei Korpiklaani ma non lo consiglierei come primo ascolto a qualcuno che voglia avvicinarsi a conoscere questi pilastri del folk metal. Tuttavia è il loro primo esperimento e come tale è da considerarsi come un ottimo punto di partenza.


1) Wooden Pints
2) Before the Morning Sun
3) God of Wind
4) With Trees
5) Pellonpekko
6) You Looked Into My Eyes
7) Hullunhumppa
8) Man Can Go Even Through
the Grey Stone
9) Pixies Dance
10) Juokse Sinä Humma
(Keep on Running, You My Horse)
11) Crows Bring the Spring
12) Hengettömiltä Hengiltä
(From the Dead People's Spirit)
13) Shaman Drum
14) Mother Earth