KISS
Unmasked
1980 - Casablanca Records
MAURO ACETO
16/12/2011
Recensione
Siamo nel 1980 ed ecco che vediamo i nostri partorire "UNMASKED", che a dispetto del titolo, vedeva ancora la band presentarsi con il consueto make-up, del resto la divertente copertina-fumetto spiegherà ai fans che l'identità dei KISS è sempre la stessa, con o senza maschera. "UNMASKED" era composto da 11 brani dalle diverse influenze, per il quale potrebbe adattarsi più o meno il discorso fatto per DYNASTY dell'anno prima, si tratta di un album senza dubbio commerciale, ma che nella sua accessibilità non manca di offrire spunti anche molto positivi. Nonostante ciò però, UNMASKED ebbe un'accoglienza fredda, sia in America che in Europa, proprio a causa del cambiamento di audience a cui i quattro erano destinati; ormai i metal kids, fans di GENE, PAUL , ACE e PETER erano in minoranza, e la sventura si era di nuovo abbattuta sui KISS, nonostante il breve periodo di ripresa avuto con DYNASTY. UNMASKED sotto il profilo strumentale-compositivo non può essere liquidato con poche parole, come fu fatto ai tempi, visto che l'album contiene una varietà di situazioni sonore che meritano di essere analizzate approfonditamente. Innanzitutto è evidente come in UNMASKED emerga in maniera evidentissima la latente predisposizione dei quattro ad un pop-rock tipicamente made in U.S.A., elemento già anticipato dai solo-album di GENE SIMMONS e PETER CRISS, amplificato in questo disco anche grazie ( o a causa) di VINI PONCIA co-autore di ben 8 brani. Il disco si apre con IS THAT YOU? un pezzo di GERARD MC MAHON, e già da questo brano è possibile constatare la predisposizione verso atmosfere sonore molto più raffinate che in passato: anche le stesse voci sono più "morbide" e curate, per fare un esempio in UNMASKED non si ascolta Paul esibire le sue selvaggie vocals alla maniera di I WANT YOU o GENE usare il tono grave e lamentoso di ALMOST HUMAN! Segue a rappresentare la polemica di turno SHANDI pubblicata ovviamente come singolo. Per la seconda volta a quattro anni di distanza i KISS traggono da un album controverso (seppur per motivi diversi) un singolo con una ballad, il cui titolo è un nome di donna, come BETH del 1976 da DESTROYER. SHANDI era comunque uno dei pezzi più deboli e di consumo che l'album offrisse, ed anche il suo responso commerciale fu piuttosto deludente. Seguiva TALK TO ME terz'ultimo brano che ACE avrebbe fornito ai KISS se si accettua l'ottima TORPEDO GIRL scritta in collaborazione con VINI PONCIA. Queste due tracks insieme a TWO SIDES OF THE COIN (sempre scritta da ACE FREHLEY) rappresentavano il lato più HEAVY del disco, a dimostrazione dell'inossidabilità compositiva dell'AXE-MAN del BRONX. I pezzi più commerciali di UNMASKED oltre alla già citata SHANDI erano SHE'S SO EUROPEAN e TOMORROW, ancora legate (soprattutto TOMORROW) agli schemi più criticati di DYNASTY Ee trascurabili dal lato compositivo. Completano l'album infine NAKED CITY, EASY AS IT SEEMS, WHAT MAKES THE WORLD GO 'ROUND e YOU'RE ALL THAT I WANT, quattro canzoni molto diverse tra loro, fra i quali meritano un cenno almeno EASY AS IT SEEMS e NAKED CITY. In particolare NAKED CITY (a mio avviso con una parte di basso sinuosa e accattivante) era uno dei migliori brani contenuti in UNMASKED, una splendida descrizione della complessità di una città come NEW YORK, scritta da GENE con l'onnipresente VINI PONCIA e ROBERT KULICK, quest'ultimo era lo stesso lead-guitarist che collaborò con i KISS alla realizzazzione della studio-side di ALIVE II.
1) Is That You ?
2) Shandi
3) Talk To Me
4) Naked City
5) What Makes The World Go 'Round
6) Tomorrow
7) Two Sides of the Coin
8) She's So European
9) Easy As It Seems
10) Torpedo Girl
11) You're All That I Want