KISS

Creatures Of The Night

1982 - Casablanca Records

A CURA DI
LUIGI TIZZANI
29/04/2011
TEMPO DI LETTURA:
8,5

Recensione

Il quattordicesimo lavoro in studio dei Kiss,"Creatures Of The Night", viene dato alle stampe il 13 ottobre 1982... Si tratta, sotto molti aspetti, di un disco di "rottura", per vari motivi. Dopo lo sfortunato quanto ambizioso esperimento che il gruppo aveva fatto con "Music from "The Elder"", nel 1981, un concept-album che si distaccava in maniera decisa dai canoni stilistici del gruppo, sia a livello di artwork che di songwriting (basti pensare alla collaborazione con Lou Reed!), la band si trovò a dover risolvere anche un altro grande problema, dopo essersi separata in maniera non proprio amichevole dal loro batterista storico Peter Criss un paio di anni prima (su "Unmasked" del 1980, in realtà, la batteria è suonata da Anton Fig, anche se Peter compare nei credits del disco, oltre che nel video "Shandi"), adesso ad avere gravi problemi psico-fisici, era Frehley, che già nella raccolta "Killers" uscita pochi mesi prima, aveva "ceduto" il posto nelle 4 traccie inedite al noto session-guitarist Bob Kulik (fratello di Bruce, che poi subentrerà nella band successivamente).

Fu ormai chiaro che Ace non avrebbe potuto reggere la pressione di un nuovo disco, ne tantomeno un tour, quindi si rese necessario "ufficializzarne" la sostituzione,che, inizialmente la band individuò in Punky Meadows, storica ascia degli "Angel", poi in Adam Brenner, ma alla fine venne scelto un giovane quanto assai preparato guitarist di origini italiane di nome Vincent Cusano (Vinnie Vincent),che così contribuirà pure a 4 brani di"Creatures...", pur non apparendo ufficialmente nel disco, che, almeno nella sua prima versione, mostra ancora Ace con il classico Make-Up(nelle successive ristampe del disco, quelle con il gruppo privo di trucco,  Bruce Kulik prenderà il posto di Ace)!

Per il successivo tour, invece, per Vinnie fu creato il personaggio di "Ankh Warrior", ispirato alla mitologia egizia, che tuttavia fu solo una "meteora" all'interno della band, visto che nel 1983, in occasione del successivo "Lick It Up" il "bacio" abbandonò il trucco, mostrando ai fans il loro vero volto!

Passando all'analisi prettamente musicale del disco, composto da 9 traccie per circa 39 minuti, notiamo subito uno spostamento verso sonorità più Heavy, con timide aperture verso i trend allora nascenti (Ascoltate la coinvolgente "I Love It Loud", co-scritta con Vinne da Simmons) come il rap, naturalmente in chiave metallica; oppure "War Machine", tipica song mid-tempos, che cerca di recuperare sonorità e atmosfere di "God Of Thunder", sempre con Gene alla voce.

Altro brano scritto in tandem Simmons/Vincent è"Killer", sulfurea song con un incessante riffing immediatamente memorizzabile.

"Saint And Sinner" recupera atmosfere passate, con un Gene particolarmente in forma, lasciandosi ascoltare piacevolmente, ma nulla di più...

Arriviamo alla title-track, vero capolavoro del disco, nonchè uno dei migliori hit di sempre della band, dove in 4 minuti, il bacio ci mostrerà una inaudita (per l'epoca!) potenza di suono, esaltata dalle performance del nuovo drummer Eric Carr, assai più preparato di Peter, che cominciava ad usare la doppia cassa con un certo impegno, oltre che dal sound di chitarra piu' fresco di Vinne, che valorizza le vocals di Stanley con ottimi solos!

"Keep Me Coming", altro brano firmato da Paul, vede lo starchild gigioneggiare in lungo ed il largo sostenuto da un riff sfacciato quanto affascinante, narrarci il solito tipo di avventure a sfondo sessuale, a cui la band ci ha abituato da tempo.

"Rock And Roll Hell", brano a firma del bassista Simmons, benchè orecchiabile, non lascia particolari emozioni, che, invece, ci trasmette "Danger", veloce song cantata da Stanley che con il suo anthem sfacciato rende benissimo dal vivo, invitando i fans a cantarla a squarciagola!

Altro pezzo da antologia, della storia del bacio, è sicuramente la ballad "I Still Love You", piccola perla a firma Stanley/Vincent, con un Paul sugli scudi, splendidamente accompagnato da Vinnie, per un brano carico di potenza e pathos che di sicuro affascinerà anche la vostra dolce metà, garantito!!! La potente produzione di questo splendido lavoro, fu affidata a Michael James Jackson, che curerà diversi loro dischi, mentre per gli studi di registrazione, ancora una volta, la band si affidò ai celeberrimi "Sterlng Sound Studios" di George Marino. Da notare la dedica sul disco al compianto Neal Bogart, fondatore della "Casablanca Records", deceduto di cancro all'età di 39 anni, a cui i Kiss devono molto del loro successo.

La cover del disco, che mostra i 4 volti su uno sfondo blu cobalto, è opera del fotografo Neil Zlozower.

Disco davvero fondamentale, se si amano i KISS!


1) Creatures of the Night
2) Saint And Sinner
3) Keep Me Coming
4) Rock and Roll Hell
5) Danger
6) I Love It Loud
7) I Still Love You
8) Killer
9) War Machine