KISS

Alive II

1977 - Casablanca Records

A CURA DI
MAURIZIO VECCHI E LUIGI TIZZANI
15/04/2011
TEMPO DI LETTURA:
10

Recensione

Musicalmente parlando, in quel periodo avevo come punto di riferimento uno scassato compatto Philips di mia cugina, posto su un mobiletto color noce scuro e alcuni vinili sullo scaffale alla sua destra, che puntualmente ascoltavo quando mi recavo a casa sua. Sinceramente non era tanto il materiale che rientrava nei miei gusti, a parte qualche LP di Led Zeppelin e Deep Purple, evidentemente nonostante una certa ignoranza in materia, le mie orecchie avevano già scelto un percorso. Un segnale di quel che mi stava per succedere arriva nei giorni successivi ad un cambio di abitazione; ero veramente triste, avevo perso tutto, amicizie, abitudini, modo di vivere, una cosa realmente troppo grande per un ragazzo di 14 anni.

Ma, come dice il proverbio "non tutti i mali vengono per nuocere", un nuovo mondo mi aspettava, umanamente e musicalmente!!!

Con il passar del tempo e l’inizio delle scuole superiori, arrivarono nuove amicizie e la musica pian piano stava prendendo il sopravvento su tutto il resto, anche per colpa di un paese (quello dove mi sono trasferito) dove di musica si viveva, tra Rockers, Mods e Punk che si facevano la guerra.

Le mie radici musicali erano quelle citate sopra ma, ancora mi mancava un tassello, qualcosa che oltre alla musica mi colpisse sotto un’altro aspetto,qualcosa che mi provocasse uno shock!!!

Quest’alterazione avviene nel momento in cui varco la soglia di un negozio di dischi "Peecker Sound" della mia zona,una struttura, che da quel giorno per un lungo periodo, sarà meta di pellegrinaggio.

I primi passi mossi all’interno furono a testa bassa, timidamente, come se mi vergognassi di essere entrato in quel tempio della musica, (ripensandoci più che timido,rincoglionito suona meglio ) comunque sta di fatto che quando, finalmente, alzai lo sguardo ero a poca distanza da un disco che mi lasciò completamente a bocca aperta almeno per un paio di minuti. Avevo trovato quello che cercavo!!!

You Wanted the Best, YOU GOT THE BEST! The Hottest Band in the World, KISS!

Restai stupito da quella copertina, così inusuale, con questi 4 personaggi che più che musicisti, sembravano una sorta di supereroi (ed infatti, la Marvel, la casa che pubblica tutt'oggi Spiderman ne fece una serie a fumetti che riscosse un buon successo..).

Così, con l'entusiasmo genuinamente puro che solo un adolescente di 14 anni può avere, cominciai il rituale che consisteva:

Osservare attentamente la copertina, che mostrava all'interno uno spettacolare palco su 2 livelli, in un tripudio di fuochi pirotecnici, dove sul lato destro c'erano le "asce" Stanley & Frehley, al centro il batterista Peter Criss, mentre sulla sinistra, Gene Simmons, il bassista linguacciuto piu famoso che l'hard rock ricordi;Il secondo passo, consisteva nel tirare fuori il primo dei 2 vinili, appoggiarlo con cura quasi religiosa sul piatto, ed abbassare la puntina... Che si dia inizio alla magia!Apre le danze la spettacolare "DETROIT ROCK CITY" uno dei pezzi più belli dell'intero panorama del rock duro, ancora oggi cover d'obbligo per un infinità di gruppi dei più svariati generi, che pare sia stata co-scritta da Stanley e Bob Ezrin, per un fan della band che purtroppo perse la vita in un incidente automobilistico, mentre si recava ad un loro concerto... Neanche il tempo di riprendere fiato, che parte"KING OF THE NIGHT TIME WORLD" altra perla dell'album DESTROYER, che con il suo ritornello sfacciatamente ruffiano (I quattro in questo erano maestri assoluti..) mi conquista sin dal primo ascolto, per passare poi a"LADIES ROOM", introdotta dalla voce di Stanley, un brano molto easy-listening, ma non per questo privo di fascino, proveniente dall'album"Rock and Roll Over"... Resto ipnotizzato mentre scorre velocemente"Makin'love"... Ed è l'ora di"LOVE GUN" che con un breve intro di batteria, mi svela un altro immortale classico della band, con una Stanley che canta in maniera più arrabbiata del solito, una song che,nella sua semplicità, con un assolo tutt'altro che impossibile da ripetere, chissà quanti ragazzi avrà spronato a suonare rock... Si ritorna ad atmosfere più soft con "CALLING DR LOVE" cantata dal bassista Simmons, dotato di un timbrica più sporca e cavernosa, ma egualmente affascinante, mentre già incombe l'ennesimo classico "CHRISTINE SIXTEEN" che mi svela la "malizia" di una ragazza poco più grande di me, capace di cose "inenarrabili"... Naturalmente narrate dal linguacciuto bassista!

Eccoci a "SHOCK ME",  dove la parte vocale è affidata all'altra ascia Ace Frehley, dotato di una timbrica più "bluseggiante", per un brano che nell'immaginario, mi catapulta (nonostante l'età...) in uno di quei fumosi e torbidi bar della periferia americana, dove nella penombra succede di tutto... Grande il solos di chitarra finale!

"HARD LUCK WOMAN" un brano lento con una chitarra acustica, con una leggera vena malinconica, mi svela l'ennesima sfaccettatura di questo gruppo, come nella successiva "TOMORROW AND TONIGHT" sempre con Paul al microfono, che con rinnovata energia, chiude il primo lato di questo disco, con un altro brano divertente, che mi mette voglia di saltare per tutta la stanza... Ma senza accorgermene sono arrivato alla fine del primo disco...

Presto, non devo disperdere la magia di questo momento, rapidamente metto sù l'altro disco, con bramosia adolescenziale, voglioso di continuare questa meravigliosa esplorazione sensoriale, non appena la puntina scende sul vinile, vengo "colpito" in pieno volto da "I STOLE YOUR LOVE" aperta da un riff semplice quanto efficace, supportato dalla splendida voce di Paul, mi ritrovo a canticchiare il ritornello già dopo la terza strofa... Sono sempre più innamorato di questa band!!!

Adesso è il momento più atipico del disco... Mi pare di sentire un pianoforte, si è proprio un piano, ma chi è che canta? Un occhio veloce alla copertina, per scoprire che stò ascoltando "BETH" splendida ballad, cantata dal batterista Peter Criss, uno dei brani più belli della produzione del "bacio"... Il pubblico è in delirio e a me, vengono quasi le lacrime ascoltandola... E' stupenda!

Neanche il tempo di metabolizzarla che mi arriva l'ennesimo cazzotto al volto, dal nome di "GOD OF THUNDER", lugubre brano davvero notevole con un solos di batteria centrale, che scoprirò essere l'ennesimo hit immortale della band, ancora una volta alla voce C'è Simmons... Wow!

"I WANT YOU", cantata da Paul è uno dei tanti brani che in perfetto equilibrio tra melodia e potenza che ha reso questo gruppo una vera leggenda.

"SHOUT IT OUT LOUD", song con l'immancabile refrain ruffiano, cantata da Stanley&Simmons assieme, mi dimostra l'estremo affiatamento del "bacio" riuscendo a far convivere perfettamente le due anime del gruppo, in assoluta armonia... Sono ormai alla 6 traccia, dal nome "ALL AMERICAN MAN", che si allontana un pò da tutto ciò che ho finora ascoltato, strizzando l'occhio al southern rock, ed infatti un rapido sguardo ai credits mi conferma che il brano cantato ancora una volta da Paul è co-scritto da Paul Stanley e Sean Delaney, niente male!

"ROCKIN'IN THE USA" è puro rock&roll, con la timbrica roca e squagliata di Simmons sugli scudi...

"LARGER THAN LIFE", mi fa venire in mente gli australiani AC/DC, per i suoi riff di chitarra, con il cantato di Gene che rafforza a tratti il deja-vu che il brano mi comunica... Comunque mi piace tanto!

"ROCKET RIDE", cantata dal marziano Ace Frehley, con la sua chitarra dal sound così particolare, mi ipnotizza sin dalle prime note, soprattutto per via dell'assolo centrale, che mi dimostra di quanto feeling abbia il marziano (questo il soprannome di Ace) con la sua sei corde... Puro rock, firmato dalla coppia Frehley, Delaney...

Chiude l'album la divertente cover di un brano di Dave Clark, dal titolo "Anyway You Want It" del lontano 1964, qui resa dal gruppo ancora più divertente...

Il disco che fù registrato sotto la guida del mitico Eddie Kramer, durante il tour di LOVE GUN, nel 1977 a Los Angeles, resta per me quello che mi ha aperto gli occhi, facendomi scoprire il meraviglioso universo del hard&heavy, si beccò 3 dischi di platino ed uno di oro, restando a tutt'oggi uno dei live più famosi del rock... Io personalmente, sarò sempre grato a questo disco, per le emozioni che mi regala, anche oggi a distanza di anni..


1) Detroit Rock City
2) King of the Night Time World
3) Ladies Room
4) Makin' Love
5) Love Gun
6) Calling Dr. Love
7) Christine Sixteen
8) Shock Me
9) Hard Luck Woman
10) Tomorrow and Tonight
11) I Stole Your Love
12) Beth
13) God of Thunder
14) I Want You
15) Shout It Out Loud
16) All American Man
17) Rockin' in the U.S.A.
18) Larger Than Life
19) Rocket Ride
20) Anyway You Want It