CANNIBAL CORPSE
Torture
2012 - Metal Blade
ANGELO LORENZO TENACE
31/03/2012
Recensione
Dopo quasi 25 anni di onorata carriera, ed 11 album alle spalle, ritornano a distanza di 3 anni dall'ultimo e grandioso "Evisceration Plague", i Cannibal Corpse. Alfieri di un onorevole carriera che non ha visto nessun basso, che anzi che va crescendo con gli anni, i nostri non hanno mai spostato di una virgola i temi delle loro canzoni così come il loro sound, un death metal efferato e violento che fa ben pochi prigionieri. Del resto come lo stesso Alex Webster, bassista nonchè principale compositore, ha più volte detto, il loro obbiettivo è sempre stato di suonare quello che suonano con tematiche gore, senza una particolare ricercatezza nei testi, votati al puro intrattenimento e divertimento, ma torniamo a noi. Arrivati al dodicesimo album in studio, dopo tutti questi anni di carriera, cosa era lecito aspettarsi dai nostri? Semplice, la solita, incredibile, violenta, sanguinosa mattanza sonora che li ha resi famosi. "Torture" oltre a sancire il ritorno ad artwork più espliciti, ad opera del solito e grande Vincent Locke (disegnatore di quasi tutte le copertine dei nostri), è stato registrato per la Metal Blade, fra i Sonic Ranch Studios, ad El Paso in Texas, ed i Mana Recording Studios a S.Pietroburgo in Florida, ad opera del veterano Erik Rutan, che non è la prima volta che collabora con i nostri, assemblando la solita ed impeccabile produzione che ha accompagnato le recenti uscite della band. Fra le piccole novità troviamo il songwriting diviso fra quasi tutti i membri della band (in particolare Webster, O'Brien e Barrett) e quindi diversamente dalle ultime uscite, in cui era affidato quasi totalmente a Webster, si possono scorgere diversi approcci all'interno della tracklist, ma non abbiate timore, nonostante ciò, l'album suona Cannibal Corpse al 100%. Siete pronti ad essere "torturati"?
"Demented Aggression", violentissima traccia d'apertura, mette già le cose in chiaro, non avremo scampo di fronte a tale massacro, dove emerge un grandioso songwriting con riff al fulmicotone che non lasciano nemmeno un attimo di tregua con un Corpsegrinder alle vocals, invasato come non mai, anche se in alcuni tratti sembra che non stia dietro all'arrangiamento, ma poco male, tutto funziona alla perfezione, come sempre ci hanno abituato i nostri, che torturano gli strumenti con una perizia oramai rodata e spettacolare, un inizio con il botto! A seguirla c'è "Sarcophagic Frenzy" traccia più strutturata, ed anche una delle migliori nella tracklist (e siamo soltanto all'inizio), che parte in maniera martellante, per poi fare spazio ad accellerazioni e rallentamenti tritaossa, dove emergono dei sinistri fraseggi di chitarra, che rendono il tutto opprimente, ed incredibilmente tetro, che ben si accompagnano con le lyrics che narrano di famelici zombie stermina morte. Ulteriore fiore all'occhiello è il grandissimo solo di Barrett, forse fra i migliori della loro discografia, sublime. "Scourge Of Iron" è invece un letale e pesantissimo macigno sonoro, che ci mostra i nostri in una chiave più groove del solito. Grandissimo mid-tempo che marcia lento ed inesorabile, come gli zombie di Romero, sembra di sprofondare lentamente, senza poter respirare, senza poter morire, a dir poco coinvolgente, nonostante sia più lineare del brano che l'ha preceduto. La furia ritorna a dettare legge con "Enceased In Concrete", traccia per cui è stato realizzato anche un videoclip. Si parte in maniera molto "Slayerana" con un assolo che scandisce i primi minuti, salvo poi stoppare e riprendere più furiosa di prima, dove tutti gli strumenti si trovano in armonia, dove ad emergere più degli altri è il basso di Webster, che sembra venir quasi distrutto, tale e la velocità d'esecusizione. Tutto procede come da copione, con un bel rallentamento posto quasi in chiusura, ad interrompere la tortura, salvo poi riprendere il leit motiv iniziale e chiudere in bellezza. "As Deep As The Knife Will Go" parte con dei furiosi blastbeat ad opera di Paul Mazurkiewicz, che in questa traccia mette in mostra pattern di batteria diversi dal solito, anche se pur sempre grande operato. Caratterizzata da un ritmo cadenzato con vari stop n'go la traccia va anche a registrarsi come una delle più coinvolgenti, che sicuramente sarà inclusa nelle future scalette live, difficilmente vi dimenticherete di quei tempi opprimenti con il vocione di Fisher che vomita traculenti parole. "Intestinal Crank" si snoda piano piano, in maniera cadenzata, salvo poi crescere in velocità e brutalità, in maniera molto adrenalinica, con un break spezza collo giusto a metà durata, che lentamente ci fa riacquistare forze per sostenere l'assalto finale, con rapidi assoli incrociati del duo Barrett O'Brien, ad accompagnare la mattanza. "Followed Home Then Killed" è la classica canzone che ogni serial killer potrebbe aver scritto. Tutto ha inizio con Un sinistro arpeggio di chitarra acustica, per poi snocciolare lentamente tutti i passi dell'assassino in maniera molto pesante e cadenzata, per poi far spazio ad accellerazioni improvvise dove il nostro affezionatissimo commette brutali omicidi, fino alla ripresa dell'arpeggio iniziale, fino al grande solo di O'Brien, che va a terminare il tutto molto egregiamente. Si ritorna a battere su tempi più sostenuti con "The Strangulation Chair", mid tempo granitico dove viene narrata la storia di un uomo condannato ingiustamente e prossimo alla morte nella sua cella di detenzione. Ascoltando la traccia sembra di essere scaraventati in quel posto, grazie al grande lavoro svolto dai nostri, che rendono come sempre molto bene determinate atmosfere grazie alla loro classe con gli strumenti. Ma ecco il colpo di scena, un assolo di basso con gli altri strumenti che interrompono la loro foga, giusto al momento della brutale esecuzione da parte del boia, veramente evocative tali immagini! E subito dopo il maestoso solo di basso, poteva non esserci un maestoso solo di chitarra da parte di Pat O'Brien? In definitiva la traccia più spettacolare dell'album. Con "Caged... Contorted" si ha a che fare con il brano che meglio si accosta con il meraviglioso artwork dell'album, aprendosi opprimente e cadenzato, dove lo sfortunato prigioniero scruta aldilà della sua gabbia, le vittime torturate da un misterioso aggressore, per poi realizzare, attraverso le furiose accellerazioni, il proprio inevitabile destino "ingabbiato e contorto", altro colpo di classe da parte dei nostri. Molto più martellante "Crucifier Avenger", forse la traccia più compatta di tutto l'album, che svolge degnamente il suo dovere aumentando di intensità con il procedere del minutaggio, fino all'esplosione di furia verso metà durata, per poi chidere con il solito solo ben congegnato di Barrett. Anche se fra le tracce più lineari dell'album "Rabid" colpisce superbamente, grazie alla sua furia incontrollata, ed al riffing come sempre grandioso ed entusiasmante, dove c'è spazio per un altro grande assolo di basso di Webster, con un chorus veramente semplice ma "in your face", dove Corpsegrinder urla agonizzante e rabbiso come non mai. A terminare la "tortura" ci pensa forse la traccia più debole del platter, ma ciò non significa che sia da scartare o sia inascoltabile, è soltanto un pelo inferiore a tutte quelle che l'hanno preceduta. "Torn Through" va a chiudere degnamente l'album grazie ad un bel refrain fatto di blast beat ossessi, ed accellerazioni assassine che mettono fine al sanguinoso delirio.
Come detto in apertura, i Cannibal Corpse sono sempre sinonimo di qualità e coerenza, tutti sanno sempre cosa aspettarsi da un loro album, non la solita minestra riscaldata, ma l'ennesima carneficina sonora che ha caratterizzato la loro carriera fino ad oggi, dando uno bello schiaffo morale alle nuove leve, ed ai loro illustri colleghi (Deicide e Morbid Angel su tutti), a dimostrazione che la classe non è acqua, o meglio, in questo caso non è sangue. Cos'altro dire? Il Cadavere Cannibale è tornato!
1) Demented Aggression
2) Sarcophagic Frenzy
3) Scourge Of Iron
4) Enceased In Concrete
5) As Deep As The Knife Will Go
6) Intestinal Crank
7) Followed Home Then Killed
8) The Strangulation Chair
9) Caged... Contorted
10) Crucifier Avenged
11) Rabid
12) Torn Through