BVRTAN

Koperasi Kegelapan

2010 - Self

A CURA DI
FABIO MALAVOLTI
05/08/2011
TEMPO DI LETTURA:
5,5

Recensione

Trasferiamoci in Indonesia per incontrare la band Black Metal dei Bvrtan, pionieri del genere in questa nazione asiatica nota senz'altro per altre correnti musicali. La band si forma quest'anno per merito del cantante Pakde Zul, il chitarrista Nico Supersatan ed il batterista Abenk Sickmath, e nel giro di pochi mesi sforna due Ep, intitolati "Koperasi Kegelapan" e "Pemuja Sawah Tebu". Se da un lato abbiamo una sezione ritmica di un notevole impatto sonoro, dall'altro abbiamo un songwriting, incentrato su temi assolutamente curiosi quali l'agricoltura e la vita dei campi. Una delle pecche da annoverare è la voce, praticamente incomprensibile per noi "non-indonesiani", ma d'altro canto abbiamo un'accoppiata chitarra-batteria molto più espressiva. Quello di cui vi voglio parlare in particolare è il primo, autoprodotto e rilasciato per un'etichetta indipendente. E' costituito da 5 brani, anche se solamente 3 di questi sono stati scritti dalla band: il primo è "Koperasi Kegelapan Yang Memonopoli Ekonomi Pedesaan", nel quale si denota subito la particolare performance del vocalist, che tira fuori tutta la sua rabbia con uno screaming esasperato. La sezione ritmica ricalca, o almeno ci prova, lo stile delle band Black Metal che hanno fatto la storia, con un risultato abbastanza scontato e banale. Il secondo brano è "Kisah Horror Disaat Mvsim Panen Tebv " e ripercorre la struttura del brano precedente, mentre nel terzo, "Lvka Hati Seorang Ketva Kelompencapir ", troviamo i primi e veri spunti interessanti dell'Ep. Il quarto brano è una cover acustica di "Kathaarian Life Code" dei Darkthrone, per la quale, purtroppo, va apprezzato solamente il tentativo di aver provato a toccare uno dei mostri sacri del Black Metal norvegese, infatti abbiamo un brano abbastanza scialbo e senza l'alchimia della versione originale eseguita da Fenriz e compagni. Il quinto ed ultimo brano è un'altra cover di un altro personaggio che ha fatto la storia del Black Metal e del Dark Ambient della scena scandinava, ovvero "Hvis Lyset Tar Oss" di Burzum, ma anch'essa che non dice nulla di nuovo ed è quindi un pezzo che resta nell'anonimato di questo anonimo Ep.

Dargli un voto non è affatto semplice poichè nonostante sia un lavoro piuttosto scialbo e senza passaggi di buona fattura va riconosciuta la passione verso questa musica del trio indonesiano che se non altro tenta di emulare band provenienti dall'epicentro del Black Metal a livello mondiale.


1) Koperasi Kegelapan Yang
Memonopoli Ekonomi Pedesaan    
2) Kisah Horror Disaat Mvsim Panen Tebv    
3) Lvka Hati Seorang Ketva
Kelompencapir    
4) Kathaarian Life Code
(Darkthrone Cover)    
5) Hvis Lyset Tar Oss
(Burzum Cover)