BLIND PILOT
We are the tide
2011 - EXPUNGED
ESSEQU
15/12/2011
Recensione
Sentii parlare dei Piloti Ciechi quest’estate su un sito tedesco in quanto stavo leggendo le date del tour europero dei The Decemberist e loro erano la band di supporto, mi appuntai cosi il nome su un post it. E’ una band di 6 elementi con una matrice roots, folk impastato da venature pop e pungiglioni rock country. L’avventura dei Piloti Ciechi inizia per scherzo nel 2007 quando Israel Nebeker e Ryan Dobrowsky intraprendono un tour in bicicletta sulla West coast, fermandosi durante questo incredibile viaggio a suonare nei luoghi più insoliti e strampalati che si possano immaginare vendendo il loro EP con il solo intento di pagarsi le spese. L’accoglienza della gente, il calore dimostrato verso la loro musica dai passanti fuori dalle drogherie e bar li porta a decidere di incidere il loro primo lavoro. I due amici si incontrano al college presso l’università dell’Oregon. La Band ha sede a Portland (nuova terra del rock? The Decemberists). Molte delle canzoni sono state scritte in un vecchio edificio in riva al mare, con le note dell’acqua che si infrange sugli scogli ed i suoni della natura a fare da pentagramma. Il loro primo lavoro esce nel 2008 e porta il titolo di 3Rounds and Sound e inaspettatamente raggiunge la #13 della classifica degli album digitali più scaricati. Intraprendono un altro viaggio in compagnia della solita bicicletta, e a loro si aggiungono 2 nuovi compagni. Alla fine della gita in bici la band dispone di altri 2 membri divenendo cosi di 6 elementi e nel 2009 è in Europa ad accompagnare il tour dei Counting Crows e dei The Hold Steady. Al loro ritorno in U.S.A. sono invitati dai Decemberists ad unirsi per la loro tournè. Questo loro secondo album viene pubblicato a settembre di questa’anno, anche se per dovere di cronaca il loro secondo album è un EP (live) reperibile solo su ITUNES dove offrono anche una bellissima cover di una canzone di G.Welch!! Le melodie elettroacustiche, sinuose e rarefatte la fanno da padrone in tutti e 10 brani con la voce di Israel che ti ammalia per la sua dolcezza. Produzione indipendente e i ragazzi fanno quello che sentono veramente: musica senza accondiscendere a nessuna regola commerciale e compromessi. Brillano per lucentezza i suoni di strumenti quali, Dulcimer, Banjo, Vibrafono, Tastiere, Tromba ed i dolcissimi cori. Apre le danze Half Moon che ti porta ad alzare gli occhi e a cercare la luna. Luna che riesci ad immaginare chiudendo gli occhi e lasciandoti trasportare da questa melodia che di primo impatto lascia a bocca aperta per la semplicità. E’ un sentiero di note e la bella voce di Nebeker con il coro in controcanto a portarti tra le stelle. La bellissima e dolce ballata Always con umori folk, ritmata e belle armonie vocali. Gran bell’inizio!! Keep You Right folk song con un crescendo di banjo che ti ricorda i Decemberist. Lenta da farti ballare con l’attaccapanni, una bella voce, cori e organo in sottofondo ed il suono di una tromba sul finire per The Coloured Night. I Know, arieggiante melodia, virate pop per un brano roots rock piacevole, colorato dai soliti e bellissimi cori. La bellezza della malinconica White Apple, il folk strepitoso di Just One con la voce di Nebeker in spolvero, pedal steel ed il ritornello dolce, cosi dolce da portarti a dimenticare per 4 minuti le nefandezze del mondo odierno. Chiude l’album il gioellino e capolavoro New York. Intensa ballata elettroacustica, melodia struggente, banjo dulcimer e la bellissima voce chiudono questo piccolo scrigno.
Il disco regala emozioni e nuove note ascolto dopo ascolto, al primo impatto hai l’impressione che siano solo canzonette, e la grandezza per me è proprio qui, come in tutte le cose migliori il meglio è racchiuso nelle cose semplici. Se vi piacciono Band of Horses, Ryan Adams, i Decemberists questi ragazzi non vi tradiranno. Da tenere d’occhio.
1) Half Moon
2) Always
3) Keep Your Right
4) We Are The Tide
5) Colored Night
6) I Know
7) White Apple
8) Just One
9) Get It Out
10) New York