BLACK MESSIAH
The Final Journey
2012 - AFM Records
SAMUELE MAMELI
17/03/2012
Recensione
Molto probabilmente il nome non vi dirà nulla eppure sono in attività da circa 20 primavere, un gruppo che si è distinto attraverso cinque studi album godibili e apprezzabili con gli esordi ottimamente indovinati, ma il tempo a volte non sempre aiuta a rinforzare il trademark e gli anni hanno talora scalfito la verve e i presupposti originali, ponendosi nella difficile prospettiva di essere accettati da una folta schiera di metallari esigenti.
Grazie alla mente creativa dell'insuperabile Quorthon che diede avvio al movimento black/viking metal con i suoi Bathory già nei mitici 80, seppure concettualmente non s’identificasse nella fiamma nera, abbiamo la nascita di un filone di bands dedite a queste sonorità con l'aggiunta del folk e strumentazioni pagane a incrementarne la sostanza.
Ci soffermiamo quindi ad analizzare l'ultima fatica dei guerrieri tedeschi Black Messiah, che capitanati dal singer e polistrumentista Zagan, diede vita al progetto nel 1994 a Gelsenkirchen (Germania), abbozzando una carriera rispettabile che dopo il demo Southside Golgotha del 1995, esordirono in maniera concreta col full lenght Sceptre Of Black Knowledge del 1998 che si muoveva in un brillante tritico black metal melodico con ponderati inserti sinfonici e folk, una musicalità che durante il cammino ha riportato un evidente ammorbidimento e poco ne sappiamo se dovuto a una normale evoluzione o l'interesse di ammaliare facilmente il popolo metal abbia preso il sopravvento, arma a doppio taglio che potrebbe segare le gambe e vincolarli a ombra di se stessi.
Col qui presente The Final Journey, pubblicato a febbraio 2012, i nostri bardi elargiscono dieci canzoni impostate sul black/viking/folk metal avvicinabili al calibro di gruppi quali Thyrfing,Wolfchant,Skyforger,Einherjer et similia,con un aspetto pomposo e raffinato, maggiormente assimilabile nella sua marcata ricerca melodica, dalla perfetta registrazione sonora che rispetto al precedente First War of the World uscito nel 2009, hanno subito un'evoluzione morbida ma comunque gradevole anche se sono tentato ad applaudire gli antecedenti exploit più crudi e cattivi.
Entriamo nello specifico e facciamo luce a questo cd che da una copertina guerrafondaia con tanto di vichingo assatanato pronto a martoriare, all'interno di una nave, il malcapitato esploratore o traditore che sia, siamo attirati dall'alto in scaletta e singolo commerciale“Windloni”; epiche orchestrazioni dipingono scenari di battaglia, wall of sound in crescendo caratterizzato da solos avvincenti, sfocia in una sfuriata di black epico melodico, lo screaming in prima linea travolge non poco,una marcia folgorante carica di energia che infiamma i combattenti assetati di gloria... possente. La buona partenza prosegue con l'insolita “Der Ring Mit Dem Kreuz”, traccia extra long dove un violino funambolico si rincorre con la sezione ritmica sino a farla assestare su basi stoppate, rispecchiandosi in qualche modo alla Polka (sì,avete letto bene) alternandosi ad accelerazioni di doppia cassa colorate da cavalcate di chitarre power ricche di mordente, celando omerici ritornelli accattivanti eseguite da cleans vocals... non lascia respiro.
Guitars zanzarose impreziosite da tastiere gloriose introducono “To Become A Man” che si snoda tra partiture cadenzate a raptus improvvisi in cui spicca il leit motiv a effetto e ruffiano,ponendosi in una posizione non pienamente convincente per via della struttura semplicistica e prevedibile. “Into the Unfathomed Tower (A Tribute to Candlemass)”, è come intuibile,il rifacimento strumentale del pezzo dei Candlemass contenuto nel disco Tales Of Creation che mostra le indubbie capacità violinistiche di Zagan, anche se preferisco di gran lunga l'originale. Riff decisi e quadrati offrono un inno orgoglioso e sonante,”Feld Der Ehre” viaggia a un'andatura solenne da gustare in silenzio totale, cantata in forma rauca e calda si assapora la velata desolazione proveniente dalle fredde lande... ammaliante. Si torna a pestare pesante con “Lindisfarne”, intenso assalto frontale guidato da una batteria impazzita,sbroglia l'estratto più bellicoso del lotto come ai vecchi tempi senza disdegnare le buone melodie, una voce lancinante sfodera tutta la rabbia in corpo, lame affilate che sezionano gli arti del nemico e vengono innalzati al cielo a mo' di trofeo... fantastica.
Giungiamo così alla suite Naglfar Saga divisa in quattro parti, la prima “The Naglfar Saga : Prologue - The Final Journey” è interamente strumentale,chitarre acustiche tendono la mano al violino iper romantico,note suadenti che si spostano leggiadre lungo la vegetazione incontaminata sfiorando le foreste, unici spettatori di lotte coraggiose... introspettiva. Si cambia registro nella successiva “The Naglfar Saga : Mother Hel”, riff violenti e pungenti preparano una track variegata nel suo insieme, inizio ragionato simil Therion per via del cantato robusto maschile, lascia presto spazio all'ennesima ripartenza forsennata,estrema e schizzoide non si esime a proporre passaggi entusiasmanti che vedono l'ingresso pure di una female voices a donare differenti soluzioni. “The Naglfar Saga : On Board” dall'anima epica, si pone sulla stessa lunghezza d'onda,composizione cangiante, interpone sezioni veloci e devastanti ad ariose aperture melodiche... vigorosa. Ancora echi di Therion nell'ultima “The Naglfar Saga : Sailing Into Eternity” dalla metrica,in principio, cadenzata e nell'intermezzo furente dove il contrasto tra lo screaming e il pulito è accentuato maggiormente cesellando una traccia imponente e incisiva che chiude degnamente un buon prodotto.
Termino, cari ragazzi, nel dire che il cd si fa ascoltare tranquillamente, molto easy listening, consiglio quest'opera ai soli cultori del genere, non inventano nulla di nuovo ma ahimè, non s'è fermato un secondo dal girare nel lettore ottico.
1) Windloni
2) Der Ring Mit Dem Kreuz
3) To Become a Man
4) Into the Unfathomed Tower
5) Feld Der Ehre
6) Lindisfarne
7) The Naglfar Saga : Prologue -
The Final Journey
8) The Naglfar Saga : Mother Hel
9) The Naglfar Saga : On Board
10) The Naglfar Saga : Sailing Into
Eternity