PSYCHOTOMY
INTERVISTA
A CURA DI R&MIMB
16/02/2016
Un'altra realtà tutta italiana, quella che noi di Rock & Metal In My Blood abbiamo deciso di proporvi in questa nuova intervista! Direttamente dal Veneto, ecco a voi gli Psychotomy! Un cupo Death Metal è ciò che ci propongono. Il 30 novembre 2015 pubblicano il loro primo album, "Antinomia". Durante la fase di recensione del disco, siamo rimasti a tal punto affascinati, da sentire la necessità di passare ancora del tempo con loro. E quale modo migliore, se non con un'intervista? Ah? Ve l'abbiamo detto che sono un trio e due componenti su tre sono donne, vero?
R&MIMB: Ciao ragazzi e benvenuti su R&MIMB! Il vostro moniker, Psychotomy, come nasce?
PSYCHOTOMY: Ciao ragazzi! Il nostro nome deriva dal gergo americano e si riferisce ad una condizione mentale in cui la personalità sembra essere stata divisa in due modelli comportamentali opposti e distinti, emergenti in modo casuale, tema che riemerge spesso nei testi.
R&MIMB: Potreste parlarci un po' di voi e del vostro progetto?
PSYCHOTOMY: Il progetto nasce nell'autunno del 2010 come un trio. Inizialmente l'idea era di formare un gruppo con influenze Thrash, ma senza metterci troppi paletti, infatti, col tempo ci siamo avvicinati sempre più ad un sound più oscuro, finché siamo arrivati ad essere una band Death Metal a tutti gli effetti.
R&MIMB: Il titolo del vostro album, "Antinomia", concetto kantiano parte della Dialettica trascendentale (Terza parte della Critica della Ragion Pura) come rappresenta il vostro ottimo lavoro di esordio?
PSYCHOTOMY: Il titolo del cd è una sintesi del concetto di contraddizione nell'uomo, ma che fa si di renderlo uomo: bisogno di gioia e bisogno di dolore, sadismo e masochismo, volontà di potenza e volontà di soggezione, amore e odio, bisogno di sensazioni e bisogno di quiete? Tutte cose che convivono nell'uomo e che sono sì, opposte, ma necessarie per l'esistenza dell'opposto. Negli istinti, i contrari sono incatenati l'uno all'altro. Quando si ha un istinto si è in una polarità. Nella viva esperienza tutti e due i lati sono presenti, e dalla presenza dell'uno si può concludere sulla presenza dell'altro.
R&MIMB: Concentrandoci sull'ascolto di "Antinomia", risolviamo il primo quesito che viene in mente ascoltando questo album: ci sono molti riferimenti a capostipiti della vecchia scuola di diversi sottogeneri estremi. Le influenze si mescolano e trasformano in continuazione nei vostri brani, è una scelta consapevole oppure semplicemente un risultato spontaneo?
PSYCHOTOMY: Si è vero, ovviamente tutto è stato scelto consapevolmente. La seconda e la terza traccia del cd sono state scritte ancora con la sei corde, per cui sono canzoni nelle quali si sente ancora molto l'influenza Thrash. Il resto delle canzoni, invece, è stato scritto con la sette corde, quindi si percepiscono di più le atmosfere più cupe e lo stile diverso.
R&MIMB: Parliamo della scelta dei suoni. Avete deciso di dare al vostro lavoro una veste sonora grezza, che strizza l'occhio ai primi anni '90. Come riuscite a rendere attuali questi suoni?
PSYCHOTOMY: Per la scelta dei suoni in realtà non ci siamo dati nessun paletto. A gusto ci siamo orientati verso un sound che non risultasse troppo moderno ma che comunque fosse pulito. In studio abbiamo scelto insieme il tipo di sonorità che piaceva di più e che permettesse di far risaltare tutti gli strumenti.
R&MIMB: Come sono nati i brani che compongono il vostro debut album? Nella composizione dei brani quale ruolo riveste ognuno di voi? Come si svolge solitamente?
PSYCHOTOMY: Tutti i brani sono composti assieme, solitamente la canzone nasce da uno o più riff che vengono portati in sala, poi durante le prove ci si lavora, se ne aggiungono degli altri e si costruisce la struttura del brano.
R&MIMB: Nei testi, la vicenda della serial killer americana (Aileen Wuornos) crea un filo conduttore, o quantomeno una premessa, di una profonda analisi che riguarda la giustizia e che infine si risolve in amare considerazioni esistenzialistiche. Molti elementi fanno intendere che i testi svolgano un ruolo importantissimo nella vostra arte, al pari della musica. Chi ha scritto le lyrics e qual è il messaggio che volete sia letto?
PSYCHOTOMY: Si esatto, i testi sono scritti da me, la cantante, e sono molto curati e tutti riprendono il concetto del titolo di cui parlavamo prima. In sintesi, hanno tutti un tratto esistenzialista e affrontano alcuni conflitti, soprattutto mentali, in cui a volte l'uomo si ritrova.
R&MIMB: Nella ghost track che conclude il vostro album si può notare il clima disteso e scherzoso che ha caratterizzato la fase di registrazione dell'album. Ci raccontereste l'esperienza in generale e, magari, riferire qualche aneddoto particolare?
PSYCHOTOMY: Nella ghost track abbiamo messo un piccolo fuori onda che facesse sorridere, per trasmettere come noi viviamo la musica? Con pura passione. Le registrazioni sono durate qualche giorno e, a parte qualche discussione su piccole scelte, il clima è stato disteso, anche perché siamo arrivati in studio preparati e con idee chiare su quello che volevamo fare. L'unico rallentamento è stato la registrazione del basso, non avendo un bassista abbiamo dovuto ri-arrangiare la traccia del basso.
R&MIMB: Che ruolo ha svolto la vostra etichetta nella realizzazione di questo album?
PSYCHOTOMY: Quando abbiamo contattato la nostra etichetta (The Spew Records) avevamo già registrato e mixato l'album, quindi si è occupata principalmente di produrlo, stamparlo e diffonderlo.
R&MIMB: Nella fase di recensione del vostro album, ci siamo soffermati molto sul valore concettuale e sui significati che ogni figura sottende nella copertina del vostro album. Vi va di dirci qualcosa in proposito?
PSYCHOTOMY: La copertina è stata fatta da Mariya Popik. Ci siamo rivolti a lei perché ci piacevano i lavori che aveva già fatto, così le abbiamo chiesto appunto di farci la copertina dell'album. Abbiamo scelto di darle carta bianca per quanto riguardava il soggetto per non tarpare la sua creatività. Le abbiamo solo spiegato il concept di Antinomia e il significato che volevamo dare a tutto l'album e lei ha tradotto queste idee in un dipinto. Ovviamente siamo rimasti subito molto soddisfatti dal suo lavoro!
R&MIMB: Parliamo della scena musicale contemporanea. Cosa ne pensate della situazione in generale e poi, nello specifico, in Italia? Quali sono le prospettive per un gruppo come il vostro nel nostro territorio?
PSYCHOTOMY: La scena musicale è molto viva, ci sono numerose band underground molto valide che sopravvivono da anni. Purtroppo l'aspetto negativo sono i luoghi in cui suonare? Molti locali chiudono o preferiscono far suonare cover band. Ovvio, ci sono occasioni per suonare, ma personalmente vediamo più prospettive all'estero.
R&MIMB: Molti dei nostri lettori hanno un gruppo o sognano di formarne uno. Cosa vi sentite di consigliare loro? Quali sono, secondo voi, le condizioni irrinunciabili per stare in una band?
PSYCHOTOMY: Beh, innanzitutto il feeling tra i componenti, sia musicale che personale. Formare una band e suonare per noi è una passione e quindi prima di tutto ci si deve divertire!
R&MIMB: Come vi siete appassionati alla musica?
PSYCHOTOMY: Ognuno di noi ha iniziato fin da adolescente a suonare, come accade spesso nella maggior parte dei casi. Inizi ad ascoltare musica, comprare cd e poi ti vien voglia di suonare e di condividere questa passione con altre persone.
R&MIMB: Quali sono i progetti per il futuro? Cosa ci possiamo aspettare?
PSYCHOTOMY: Musica ancora più cupa! Vogliamo lavorare sugli aspetti più emotivi del nostro sound. E poi beh? Tra i progetti futuri c'è quello di continuare a suonare tanto in giro, anche all'estero.
R&MIMB: Ci parlate un po' della vostra attività live? Avete qualche aneddoto in particolare relativo a una vostra esibizione, da poter condividere con noi e i nostri lettori?
PSYCHOTOMY: Per noi i live sono la parte più divertente del fare musica! Non siamo di certo una band che vuole lavorare solo in sala prove e in studio, ci piace girare, conoscere gente e band nuove, stringere contatti e soprattutto condividere sul palco la nostra musica. Ci sono stati tanti live emozionanti, fatti vicino a casa e con gli amici più stretti tra il pubblico, ma forse quello che ci ha segnato di più è stato fare da spalla agli Asphyx al Colony a Brescia? Suonare su un palco del genere con dei veri professionisti che ti seguivano e vedere Martin Van Drunen tra gli spettatori che muoveva la testa a ritmo è stato davvero fantastico!
R&MIMB: Secondo voi, quanto diversamente può essere vissuta la musica da spettatore e da musicista?
PSYCHOTOMY: Se è una passione dovrebbe essere vissuta allo stesso modo, l'unica differenza che ci potrebbe essere è la diversa consapevolezza della difficoltà di comporre o suonare un certo brano.
R&MIMB: All'interno della recensione del vostro album è solo presente un breve teaser, non è stato pubblicato neanche un singolo pezzo intero. Potreste spiegare ai nostri lettori cosa potranno trovare nel vostro album e perché farebbero bene a procurarselo?
PSYCHOTOMY: In realtà da poche settimane abbiamo pubblicato l'intero album su Youtube, in ogni caso consigliamo di acquistare il cd sia per la qualità dei suoni, sia per apprezzare l'intero artwork.
R&MIMB: Giunge il momento dei saluti, in attesa di un successivo lavoro da recensire, avete qualcosa da aggiungere che non c'è stato modo di dire prima? Fareste un saluto ai lettori di Rock & Metal In My Blood?
PSYCHOTOMY: Ma certo! Un saluto ai lettori di Rock & Metal In My Blood! Girate, girate e girate tanto ai concerti e supportate la scena!
Intervista realizzata da Paolo Ferrante ed Eleonora Steva Vaiana
R&MIMB: Ciao ragazzi e benvenuti su R&MIMB! Il vostro moniker, Psychotomy, come nasce?
PSYCHOTOMY: Ciao ragazzi! Il nostro nome deriva dal gergo americano e si riferisce ad una condizione mentale in cui la personalità sembra essere stata divisa in due modelli comportamentali opposti e distinti, emergenti in modo casuale, tema che riemerge spesso nei testi.
R&MIMB: Potreste parlarci un po' di voi e del vostro progetto?
PSYCHOTOMY: Il progetto nasce nell'autunno del 2010 come un trio. Inizialmente l'idea era di formare un gruppo con influenze Thrash, ma senza metterci troppi paletti, infatti, col tempo ci siamo avvicinati sempre più ad un sound più oscuro, finché siamo arrivati ad essere una band Death Metal a tutti gli effetti.
R&MIMB: Il titolo del vostro album, "Antinomia", concetto kantiano parte della Dialettica trascendentale (Terza parte della Critica della Ragion Pura) come rappresenta il vostro ottimo lavoro di esordio?
PSYCHOTOMY: Il titolo del cd è una sintesi del concetto di contraddizione nell'uomo, ma che fa si di renderlo uomo: bisogno di gioia e bisogno di dolore, sadismo e masochismo, volontà di potenza e volontà di soggezione, amore e odio, bisogno di sensazioni e bisogno di quiete? Tutte cose che convivono nell'uomo e che sono sì, opposte, ma necessarie per l'esistenza dell'opposto. Negli istinti, i contrari sono incatenati l'uno all'altro. Quando si ha un istinto si è in una polarità. Nella viva esperienza tutti e due i lati sono presenti, e dalla presenza dell'uno si può concludere sulla presenza dell'altro.
R&MIMB: Concentrandoci sull'ascolto di "Antinomia", risolviamo il primo quesito che viene in mente ascoltando questo album: ci sono molti riferimenti a capostipiti della vecchia scuola di diversi sottogeneri estremi. Le influenze si mescolano e trasformano in continuazione nei vostri brani, è una scelta consapevole oppure semplicemente un risultato spontaneo?
PSYCHOTOMY: Si è vero, ovviamente tutto è stato scelto consapevolmente. La seconda e la terza traccia del cd sono state scritte ancora con la sei corde, per cui sono canzoni nelle quali si sente ancora molto l'influenza Thrash. Il resto delle canzoni, invece, è stato scritto con la sette corde, quindi si percepiscono di più le atmosfere più cupe e lo stile diverso.
R&MIMB: Parliamo della scelta dei suoni. Avete deciso di dare al vostro lavoro una veste sonora grezza, che strizza l'occhio ai primi anni '90. Come riuscite a rendere attuali questi suoni?
PSYCHOTOMY: Per la scelta dei suoni in realtà non ci siamo dati nessun paletto. A gusto ci siamo orientati verso un sound che non risultasse troppo moderno ma che comunque fosse pulito. In studio abbiamo scelto insieme il tipo di sonorità che piaceva di più e che permettesse di far risaltare tutti gli strumenti.
R&MIMB: Come sono nati i brani che compongono il vostro debut album? Nella composizione dei brani quale ruolo riveste ognuno di voi? Come si svolge solitamente?
PSYCHOTOMY: Tutti i brani sono composti assieme, solitamente la canzone nasce da uno o più riff che vengono portati in sala, poi durante le prove ci si lavora, se ne aggiungono degli altri e si costruisce la struttura del brano.
R&MIMB: Nei testi, la vicenda della serial killer americana (Aileen Wuornos) crea un filo conduttore, o quantomeno una premessa, di una profonda analisi che riguarda la giustizia e che infine si risolve in amare considerazioni esistenzialistiche. Molti elementi fanno intendere che i testi svolgano un ruolo importantissimo nella vostra arte, al pari della musica. Chi ha scritto le lyrics e qual è il messaggio che volete sia letto?
PSYCHOTOMY: Si esatto, i testi sono scritti da me, la cantante, e sono molto curati e tutti riprendono il concetto del titolo di cui parlavamo prima. In sintesi, hanno tutti un tratto esistenzialista e affrontano alcuni conflitti, soprattutto mentali, in cui a volte l'uomo si ritrova.
R&MIMB: Nella ghost track che conclude il vostro album si può notare il clima disteso e scherzoso che ha caratterizzato la fase di registrazione dell'album. Ci raccontereste l'esperienza in generale e, magari, riferire qualche aneddoto particolare?
PSYCHOTOMY: Nella ghost track abbiamo messo un piccolo fuori onda che facesse sorridere, per trasmettere come noi viviamo la musica? Con pura passione. Le registrazioni sono durate qualche giorno e, a parte qualche discussione su piccole scelte, il clima è stato disteso, anche perché siamo arrivati in studio preparati e con idee chiare su quello che volevamo fare. L'unico rallentamento è stato la registrazione del basso, non avendo un bassista abbiamo dovuto ri-arrangiare la traccia del basso.
R&MIMB: Che ruolo ha svolto la vostra etichetta nella realizzazione di questo album?
PSYCHOTOMY: Quando abbiamo contattato la nostra etichetta (The Spew Records) avevamo già registrato e mixato l'album, quindi si è occupata principalmente di produrlo, stamparlo e diffonderlo.
R&MIMB: Nella fase di recensione del vostro album, ci siamo soffermati molto sul valore concettuale e sui significati che ogni figura sottende nella copertina del vostro album. Vi va di dirci qualcosa in proposito?
PSYCHOTOMY: La copertina è stata fatta da Mariya Popik. Ci siamo rivolti a lei perché ci piacevano i lavori che aveva già fatto, così le abbiamo chiesto appunto di farci la copertina dell'album. Abbiamo scelto di darle carta bianca per quanto riguardava il soggetto per non tarpare la sua creatività. Le abbiamo solo spiegato il concept di Antinomia e il significato che volevamo dare a tutto l'album e lei ha tradotto queste idee in un dipinto. Ovviamente siamo rimasti subito molto soddisfatti dal suo lavoro!
R&MIMB: Parliamo della scena musicale contemporanea. Cosa ne pensate della situazione in generale e poi, nello specifico, in Italia? Quali sono le prospettive per un gruppo come il vostro nel nostro territorio?
PSYCHOTOMY: La scena musicale è molto viva, ci sono numerose band underground molto valide che sopravvivono da anni. Purtroppo l'aspetto negativo sono i luoghi in cui suonare? Molti locali chiudono o preferiscono far suonare cover band. Ovvio, ci sono occasioni per suonare, ma personalmente vediamo più prospettive all'estero.
R&MIMB: Molti dei nostri lettori hanno un gruppo o sognano di formarne uno. Cosa vi sentite di consigliare loro? Quali sono, secondo voi, le condizioni irrinunciabili per stare in una band?
PSYCHOTOMY: Beh, innanzitutto il feeling tra i componenti, sia musicale che personale. Formare una band e suonare per noi è una passione e quindi prima di tutto ci si deve divertire!
R&MIMB: Come vi siete appassionati alla musica?
PSYCHOTOMY: Ognuno di noi ha iniziato fin da adolescente a suonare, come accade spesso nella maggior parte dei casi. Inizi ad ascoltare musica, comprare cd e poi ti vien voglia di suonare e di condividere questa passione con altre persone.
R&MIMB: Quali sono i progetti per il futuro? Cosa ci possiamo aspettare?
PSYCHOTOMY: Musica ancora più cupa! Vogliamo lavorare sugli aspetti più emotivi del nostro sound. E poi beh? Tra i progetti futuri c'è quello di continuare a suonare tanto in giro, anche all'estero.
R&MIMB: Ci parlate un po' della vostra attività live? Avete qualche aneddoto in particolare relativo a una vostra esibizione, da poter condividere con noi e i nostri lettori?
PSYCHOTOMY: Per noi i live sono la parte più divertente del fare musica! Non siamo di certo una band che vuole lavorare solo in sala prove e in studio, ci piace girare, conoscere gente e band nuove, stringere contatti e soprattutto condividere sul palco la nostra musica. Ci sono stati tanti live emozionanti, fatti vicino a casa e con gli amici più stretti tra il pubblico, ma forse quello che ci ha segnato di più è stato fare da spalla agli Asphyx al Colony a Brescia? Suonare su un palco del genere con dei veri professionisti che ti seguivano e vedere Martin Van Drunen tra gli spettatori che muoveva la testa a ritmo è stato davvero fantastico!
R&MIMB: Secondo voi, quanto diversamente può essere vissuta la musica da spettatore e da musicista?
PSYCHOTOMY: Se è una passione dovrebbe essere vissuta allo stesso modo, l'unica differenza che ci potrebbe essere è la diversa consapevolezza della difficoltà di comporre o suonare un certo brano.
R&MIMB: All'interno della recensione del vostro album è solo presente un breve teaser, non è stato pubblicato neanche un singolo pezzo intero. Potreste spiegare ai nostri lettori cosa potranno trovare nel vostro album e perché farebbero bene a procurarselo?
PSYCHOTOMY: In realtà da poche settimane abbiamo pubblicato l'intero album su Youtube, in ogni caso consigliamo di acquistare il cd sia per la qualità dei suoni, sia per apprezzare l'intero artwork.
R&MIMB: Giunge il momento dei saluti, in attesa di un successivo lavoro da recensire, avete qualcosa da aggiungere che non c'è stato modo di dire prima? Fareste un saluto ai lettori di Rock & Metal In My Blood?
PSYCHOTOMY: Ma certo! Un saluto ai lettori di Rock & Metal In My Blood! Girate, girate e girate tanto ai concerti e supportate la scena!
Intervista realizzata da Paolo Ferrante ed Eleonora Steva Vaiana