IGNAZIO NICASTRO (EVERSIN)
INTERVISTA
A CURA DI R&MIMB
24/02/2017
"Rock & Metal in my Blood" ha avuto il piacere di scambiare qualche parola con Ignazio Nicastro, bassista degli Eversin. Parlando ampiamente della band, quest'ultimo ha avuto modo di metterci al corrente delle novità che presto coinvolgeranno la compagine siciliana, attualmente impegnata a donare un seguito all'acclamato "Trinity: The Annihilation". Proprio su quest'ultimo lavoro abbiamo voluto soffermarci, andando a scavare in profondità, chiedendo ad Ignazio di svelarci qualche retroscena circa la realizzazione dell'opera.
R&MIMB: Da "Divina Distopia" a "Trinity: the Annihilation", passando per "Flagellum Dei". Volete delineare, attraverso il ripercorrere delle vostre tappe discografiche, l'evoluzione del vostro sound?
IGNAZIO NICASTRO: Il nostro primo disco, "Divina Distopia", risentiva molto delle influenze dei Fvoco Fatvo, cioè ciò che eravamo prima di diventare gli EVERSIN. Si tratta di un disco molto sperimentale in cui abbiamo provato soluzioni molto atipiche per una band Thrash: infatti, su di una base Heavy/Thrash abbiamo provato ad innestare le tastiere. Con "Tears on the face of God", nostro secondo album, siamo tornati a suonare ciò che più ci riesce meglio cioè Thrash Metal. "Tears?" è stato fondamentale per lo sviluppo di "Trinity: Tha Annihilation", il terzo disco, che non esito a definire il nostro miglior disco di sempre. Il nostro sound si è definito maggiormente, riuscendo a renderci immediatamente riconoscibili. "Trinity?" è un concentrato di violenza Thrash allo stato puro, tanto da essere stato definito da molta gente come uno degli album Thrash Metal più violenti degli ultimi anni. "Flagellum Dei" è il secondo singolo estratto da "Trinity?" ed è un singolo strutturato in maniera un po' retrò. La cover dei Sepultura, la versione di "For the glory of men" con l'aggiunta delle linee vocali ed il remix in chiave industrial di "We will Prevail" danno all'ep un sapore molto anni '90, epoca in cui le nostre influenze musicali sono assolutamente radicate.
R&MIMB: Parlando di "Trinity..", ultimo vostro lavoro in Full Lenght: cos'ha ispirato il suo concept lirico e sonoro?
IGNAZIO NICASTRO: Ho tratto ispirazione dal progetto "Manhattan", nell'ambito in cui fu fatto il primo test nucleare denominato appunto "Trinity" nel lontano 1945. "Trinity?" non è un concept, solo alcune canzoni sono legate tra loro a dire il vero. Dopo aver affrontato la seconda guerra mondiale con "Tears?" ho voluto focalizzare l'attenzione su qualcosa di più vicino a livello cronologico.
R&MIMB: La tematica della guerra, in "Trinity..", risulta quanto meno preponderante. E' un disco intriso di disfattismo e nichilismo, o forse pensate che in fondo ci sia speranza, per un domani migliore?
IGNAZIO NICASTRO: Personalmente non credo che l'umanità abbia imboccato una via molto rassicurante. E' sempre più dedita all'auto distruzione, e ciò che regola il mondo non è altro che il vile denaro. Non esistono principi, non esiste umanità. Penso che prima o poi l'orologio arriverà a toccare la mezzanotte, e a quel punto sarà tempo di ricominciare da capo. Ma noi non ci saremo.
R&MIMB: Da dove avete tratto l'ispirazione per i testi? Libri di storia, notizie in tempo reale ecc.
IGNAZIO NICASTRO: Ho rispolverato qualche libro di storia ed effettuato qualche ricerca sul web, ma onestamente non penso che l'ispirazione possa in qualche modo mancare. Basta accendere la tv e seguire un qualsiasi telegiornale per rendersi conto di come ci stiamo dirigendo verso le porte dell'abisso. Umanità del cazzo.
R&MIMB: In "Trinity.." spiccano i nomi di due collaboratori d'eccezione: Glen Alvelais (Forbidden) e James Rivera (Helstar). Cosa vi ha spinto a voler collaborare con loro?
IGNAZIO NICASTRO: Beh, sono due ottimi musicisti e due ottime persone, inoltre siamo tutti fan delle loro rispettive band. Li ho contattati su FB spiegando loro ciò che avrei voluto loro facessero sul disco e dopo avergli inviato i brani ho ricevuto entrambe le risposte positive. Sono stati entrambi entusiasti di partecipare all'album, cosa che mi ha ancora di più convinto del valore del disco. Sia James che Glen hanno svolto un lavoro fantastico, arricchendo notevolmente i brani a cui hanno partecipato.
R&MIMB: Stessa domanda per quel che concerne l'ospite straniero "alla consolle": come siete entrati in contatto con Stu Marshall?
IGNAZIO NICASTRO: Ci è stato consigliato da una persona amica anche se comunque lo conoscevamo bene per i lavori ottimi che aveva già svolto con le sue band. Stu è riuscito a dare all'album il suono claustrofobico e iconoclasta che cercavamo.
R&MIMB: L'artwork campeggiante in copertina, sempre parlando di "Trinity..", risulta veramente ben studiato e soprattutto rappresentato. Com'è stata la collaborazione con Francesco La Spina? Gli avete lasciato carta bianca, o avete suggerito lui un "tema" da svilupparsi?
IGNAZIO NICASTRO: Volevamo qualcosa che potesse rappresentare la nostra musica ed i nostri testi in maniera visiva. Abbiamo quindi spiegato a Francesco cosa volevamo per la copertina e dopo qualche tentativo ha imboccato la direzione giusta. Se guardi la copertina e contestualmente ascolti il disco ti sembrerà di essere perso nel paesaggio in essa raffigurato.
R&MIMB: Cosa possiamo aspettarci, dopo "Flagellum Dei"? Possiamo considerarlo un antipasto in vista di ben più consistenti novità?
IGNAZIO NICASTRO: Uhm.. no, nessun antipasto. Abbiamo da poco ultimato la scrittura del nuovo disco e ancora una volta abbiamo creato qualcosa di differente dal precedente album. I brani nuovi suonano molto più pesanti e claustrofobici di quelli che compongono "Trinity?". E' come se gli Slayer avessero fatto una jam con i Candlemass. E' un Thrash dannatamente pesante, intriso di una vena oscura come mai prima d'ora avevamo composto.
R&MIMB: Come definireste la vostra attività live, al momento? Siete spesso on the road, o preferite concentrarvi sulla composizione di nuovo materiale?
IGNAZIO NICASTRO: Negli utlimi anni abbiamo suonato molto dal vivo, dividendo il palco con mostri sacri come Maiden, Slayer, Megadeth, Annihilator, Carcass, Destruction e molti altri, da cui abbiamo imparato molto. L'attività live per noi è fondamentale. Una band è tale su di un palco, non in uno studio di registrazione. Naturalmente sappiamo bene l'importanza che ha un disco ben suonato, ben prodotto e ben composto, infatti quando è ora dedichiamo quanto necessario alla scrittura ed alla registrazione, per far uscire dischi degni di questo nome.
R&MIMB: In "Flagellum Dei" spicca una cover dei brasiliani Sepultura, "Refuse / Resist". Cosa vi ha spinto a scegliere proprio questo brano?
IGNAZIO NICASTRO: Semplicemente perché lo amiamo e perché è stato ed è tutt'ora per tutti noi una fonte di ispirazione. Siamo cresciuti con Chaos a.D., lo consideriamo un album fondamentale per la nostra formazione musicale.
R&MIMB: Quali gruppi potete definire come vostre principali influenze? Vista e considerata la vostra variegata proposta musicale, mai uguale a se stessa.
IGNAZIO NICASTRO: Tutti noi abbiamo background musicali abbastanza diversi tra loro, ma ci sono delle band che per forza di cose ci accomunano. Slayer, Annihilator, Testamet, Exodus, Megadeth e Death Angel sono da sempre alla base dei nostri ascolti.
R&MIMB: Avete già pensato a quale concept sviluppare, dopo "Trinity.."? Proseguirete con piglio "guerresco", o ci sono altre strade che intendete percorrere, altri argomenti da trattare?
IGNAZIO NICASTRO: I testi del nuovo disco sono già scritti, e ciò che è stato affrontato è un qualcosa di assolutamente lontano da quanto abbiamo affrontato fino ad ora. Non voglio anticipare nulla, però.
R&MIMB: Come vedete la scena italiana? Cosa vorreste dire ai giovani musicisti, in qualità di musicisti dall'esperienza quasi ventennale?
IGNAZIO NICASTRO: Quale scena??? (ride, ndr) Ma dai, non scherzare. Cosa direi ai giovani musicisti? Di andare via dall'Italia e provare a suonare in un luogo dove ci sia meno invidia e più sostanza.
R&MIMB: Per finire, cosa vorreste dire ai lettori di "Rock & Metal in my Blood"?
IGNAZIO NICASTRO: Vorrei dir loro che hanno fatto un'ottima scelta. La vostra webzine è davvero sorprendente.
(Intervista realizzata da Marek Vladescu. A cura di Yader Lamberti)
R&MIMB: Da "Divina Distopia" a "Trinity: the Annihilation", passando per "Flagellum Dei". Volete delineare, attraverso il ripercorrere delle vostre tappe discografiche, l'evoluzione del vostro sound?
IGNAZIO NICASTRO: Il nostro primo disco, "Divina Distopia", risentiva molto delle influenze dei Fvoco Fatvo, cioè ciò che eravamo prima di diventare gli EVERSIN. Si tratta di un disco molto sperimentale in cui abbiamo provato soluzioni molto atipiche per una band Thrash: infatti, su di una base Heavy/Thrash abbiamo provato ad innestare le tastiere. Con "Tears on the face of God", nostro secondo album, siamo tornati a suonare ciò che più ci riesce meglio cioè Thrash Metal. "Tears?" è stato fondamentale per lo sviluppo di "Trinity: Tha Annihilation", il terzo disco, che non esito a definire il nostro miglior disco di sempre. Il nostro sound si è definito maggiormente, riuscendo a renderci immediatamente riconoscibili. "Trinity?" è un concentrato di violenza Thrash allo stato puro, tanto da essere stato definito da molta gente come uno degli album Thrash Metal più violenti degli ultimi anni. "Flagellum Dei" è il secondo singolo estratto da "Trinity?" ed è un singolo strutturato in maniera un po' retrò. La cover dei Sepultura, la versione di "For the glory of men" con l'aggiunta delle linee vocali ed il remix in chiave industrial di "We will Prevail" danno all'ep un sapore molto anni '90, epoca in cui le nostre influenze musicali sono assolutamente radicate.
R&MIMB: Parlando di "Trinity..", ultimo vostro lavoro in Full Lenght: cos'ha ispirato il suo concept lirico e sonoro?
IGNAZIO NICASTRO: Ho tratto ispirazione dal progetto "Manhattan", nell'ambito in cui fu fatto il primo test nucleare denominato appunto "Trinity" nel lontano 1945. "Trinity?" non è un concept, solo alcune canzoni sono legate tra loro a dire il vero. Dopo aver affrontato la seconda guerra mondiale con "Tears?" ho voluto focalizzare l'attenzione su qualcosa di più vicino a livello cronologico.
R&MIMB: La tematica della guerra, in "Trinity..", risulta quanto meno preponderante. E' un disco intriso di disfattismo e nichilismo, o forse pensate che in fondo ci sia speranza, per un domani migliore?
IGNAZIO NICASTRO: Personalmente non credo che l'umanità abbia imboccato una via molto rassicurante. E' sempre più dedita all'auto distruzione, e ciò che regola il mondo non è altro che il vile denaro. Non esistono principi, non esiste umanità. Penso che prima o poi l'orologio arriverà a toccare la mezzanotte, e a quel punto sarà tempo di ricominciare da capo. Ma noi non ci saremo.
R&MIMB: Da dove avete tratto l'ispirazione per i testi? Libri di storia, notizie in tempo reale ecc.
IGNAZIO NICASTRO: Ho rispolverato qualche libro di storia ed effettuato qualche ricerca sul web, ma onestamente non penso che l'ispirazione possa in qualche modo mancare. Basta accendere la tv e seguire un qualsiasi telegiornale per rendersi conto di come ci stiamo dirigendo verso le porte dell'abisso. Umanità del cazzo.
R&MIMB: In "Trinity.." spiccano i nomi di due collaboratori d'eccezione: Glen Alvelais (Forbidden) e James Rivera (Helstar). Cosa vi ha spinto a voler collaborare con loro?
IGNAZIO NICASTRO: Beh, sono due ottimi musicisti e due ottime persone, inoltre siamo tutti fan delle loro rispettive band. Li ho contattati su FB spiegando loro ciò che avrei voluto loro facessero sul disco e dopo avergli inviato i brani ho ricevuto entrambe le risposte positive. Sono stati entrambi entusiasti di partecipare all'album, cosa che mi ha ancora di più convinto del valore del disco. Sia James che Glen hanno svolto un lavoro fantastico, arricchendo notevolmente i brani a cui hanno partecipato.
R&MIMB: Stessa domanda per quel che concerne l'ospite straniero "alla consolle": come siete entrati in contatto con Stu Marshall?
IGNAZIO NICASTRO: Ci è stato consigliato da una persona amica anche se comunque lo conoscevamo bene per i lavori ottimi che aveva già svolto con le sue band. Stu è riuscito a dare all'album il suono claustrofobico e iconoclasta che cercavamo.
R&MIMB: L'artwork campeggiante in copertina, sempre parlando di "Trinity..", risulta veramente ben studiato e soprattutto rappresentato. Com'è stata la collaborazione con Francesco La Spina? Gli avete lasciato carta bianca, o avete suggerito lui un "tema" da svilupparsi?
IGNAZIO NICASTRO: Volevamo qualcosa che potesse rappresentare la nostra musica ed i nostri testi in maniera visiva. Abbiamo quindi spiegato a Francesco cosa volevamo per la copertina e dopo qualche tentativo ha imboccato la direzione giusta. Se guardi la copertina e contestualmente ascolti il disco ti sembrerà di essere perso nel paesaggio in essa raffigurato.
R&MIMB: Cosa possiamo aspettarci, dopo "Flagellum Dei"? Possiamo considerarlo un antipasto in vista di ben più consistenti novità?
IGNAZIO NICASTRO: Uhm.. no, nessun antipasto. Abbiamo da poco ultimato la scrittura del nuovo disco e ancora una volta abbiamo creato qualcosa di differente dal precedente album. I brani nuovi suonano molto più pesanti e claustrofobici di quelli che compongono "Trinity?". E' come se gli Slayer avessero fatto una jam con i Candlemass. E' un Thrash dannatamente pesante, intriso di una vena oscura come mai prima d'ora avevamo composto.
R&MIMB: Come definireste la vostra attività live, al momento? Siete spesso on the road, o preferite concentrarvi sulla composizione di nuovo materiale?
IGNAZIO NICASTRO: Negli utlimi anni abbiamo suonato molto dal vivo, dividendo il palco con mostri sacri come Maiden, Slayer, Megadeth, Annihilator, Carcass, Destruction e molti altri, da cui abbiamo imparato molto. L'attività live per noi è fondamentale. Una band è tale su di un palco, non in uno studio di registrazione. Naturalmente sappiamo bene l'importanza che ha un disco ben suonato, ben prodotto e ben composto, infatti quando è ora dedichiamo quanto necessario alla scrittura ed alla registrazione, per far uscire dischi degni di questo nome.
R&MIMB: In "Flagellum Dei" spicca una cover dei brasiliani Sepultura, "Refuse / Resist". Cosa vi ha spinto a scegliere proprio questo brano?
IGNAZIO NICASTRO: Semplicemente perché lo amiamo e perché è stato ed è tutt'ora per tutti noi una fonte di ispirazione. Siamo cresciuti con Chaos a.D., lo consideriamo un album fondamentale per la nostra formazione musicale.
R&MIMB: Quali gruppi potete definire come vostre principali influenze? Vista e considerata la vostra variegata proposta musicale, mai uguale a se stessa.
IGNAZIO NICASTRO: Tutti noi abbiamo background musicali abbastanza diversi tra loro, ma ci sono delle band che per forza di cose ci accomunano. Slayer, Annihilator, Testamet, Exodus, Megadeth e Death Angel sono da sempre alla base dei nostri ascolti.
R&MIMB: Avete già pensato a quale concept sviluppare, dopo "Trinity.."? Proseguirete con piglio "guerresco", o ci sono altre strade che intendete percorrere, altri argomenti da trattare?
IGNAZIO NICASTRO: I testi del nuovo disco sono già scritti, e ciò che è stato affrontato è un qualcosa di assolutamente lontano da quanto abbiamo affrontato fino ad ora. Non voglio anticipare nulla, però.
R&MIMB: Come vedete la scena italiana? Cosa vorreste dire ai giovani musicisti, in qualità di musicisti dall'esperienza quasi ventennale?
IGNAZIO NICASTRO: Quale scena??? (ride, ndr) Ma dai, non scherzare. Cosa direi ai giovani musicisti? Di andare via dall'Italia e provare a suonare in un luogo dove ci sia meno invidia e più sostanza.
R&MIMB: Per finire, cosa vorreste dire ai lettori di "Rock & Metal in my Blood"?
IGNAZIO NICASTRO: Vorrei dir loro che hanno fatto un'ottima scelta. La vostra webzine è davvero sorprendente.
(Intervista realizzata da Marek Vladescu. A cura di Yader Lamberti)