GUS G
Intervista
A CURA DI R&MIMB
13/09/2018
Rock & Metal In My Blood è orgoglioso di presentare la sua intervista esclusiva a GUS G, uno dei più rappresentativi e più influenti chitarristi Heavy Metal del nuovo millennio. Godetevi la nostra chiacchierata!
R&MIMB: Ciao Gus! Parlando di "Fearless": che cosa ti ha portato a scegliere un titolo del genere?
Gus G: Ciao! Il titolo originale era "Scared Shitless" ma qualcuno mi suggerì che era troppo negativo, allora decidemmo di optare per qualcos'altro! Scherzi a parte, è come un mantra per me, uno stile di vita. Devi metterti in piedi, inseguire i tuoi sogni e le cose che vuoi fare. Abbiamo solo un'opportunità!
R&MIMB: Una canzone come "Mr. Manson" ricorda a livello del testo qualcosa come "Mr. Crowley" di Ozzy. Hai preso qualche tipo di ispirazione dal capolavoro del Madman?
Gus G: A livello musicale non tanto, come puoi sentire. I riff erano molto più simili a "N.I.B". Ma quando mandai il demo a Dennis Ward, lo avvisai che era inspirato ai Black Sabbath e così gli venne l'idea per scrivere il testo.
R&MIMB: Cosa ti ha spinto a parlare di Charles Manson? C'è qualcosa che ti ha impressionato di più?
Gus G: Beh, sia Mr. Crowley che Perry Mason erano già stati utilizzati, ci rimaneva solo Manson! Onestamente non ho scritto io il testo a riguardo, quindi non sono la persona più adatta per parlarne. Comunque, gli omicidi di Manson rimangono sempre una storia raccapricciante e spaventosa. Era un folle che in qualche modo ha messo in piedi un suo culto. Qualcuno direbbe che si tratta di roba vecchia, di molto tempo fa, ma rimane sempre una figura rilevante.
R&MIMB: Cosa ti ha spinto a fare una cover proprio dei Dire Straits? Ed in particolare, perché "Money For Nothing"? Ha qualche significato per te?
Gus G: E' stata un'idea di mia moglie! Feci una lista di canzoni di cui avrei potuto fare una cover e lei mi suggerì quella. Pensai che fosse una buona idea, considerando che nessuno ne aveva ancora fatto una in uno stile più moderno. Ovviamente amo il riff, dallo stile tipicamente rock classico. E' stato parecchio divertente rifarla!
R&MIMB: Come è nata la collaborazione con Will Hunt? Quando vi siete incontrati per la prima volta?
Gus G: Ci incontrammo nel 2017, al Frankfurt Messe. Ero in tour con Steve Stevens e soggiornavo nello stesso hotel di Will. Ci incrociammo nel bar dell'hotel e decidemmo di uscire, scambiandoci aneddoti dei diversi tour. Successivamente pensai che gli avrei potuto chiedere di suonare nell'album, ed ecco qui. E' stato molto semplice!
R&MIMB: Ci puoi raccontare la tua scelta di chiamare Dennis Ward come cantante? Come lo hai reclutato nella squadra?
Gus G: Negli ultimi due anni, io e Dennis, abbiamo scritto diverse canzoni insieme. Una volta finito "Immortals", l'ultimo album dei Firewind, iniziai ad inviargli diversi riff che avevo pensato per il mio album solista. Non ero sicuro di come avrei voluto farlo, ma finimmo per scrivere insieme altre 8-9 canzoni. Era naturale averlo come cantante nell'album, considerando che contribuì con la sua voce a tutti i demo e ha scritto tutte le linee vocali.
R&MIMB: Il suono di "Fearless" è incredibilmente granitico, semplice e più immediato rispetto al lavoro precedente ma anche più incisivo e poderoso grazie agli inconfondibili tocchi al basso e alla batteria. Hai scelto Will e Dennis per la loro singolare esperienza come musicisti e quindi capaci di vestire a pieno il suono che volevi ottenere? O in qualche modo ti ha sorpreso ascoltare il risultato finale di "Fearless"?
Gus G: Sapevo che con Will e Dennis nel progetto uscivano fuori grandi cose, perché entrambi sono dei mostri come musicisti e, inoltre, Dennis è anche un fantastico ingegnere del suono e del missaggio. Quindi sapevo a cosa stavo puntando.
I primi due album erano stati per me molto più sperimentali e questa volta non volevo perdermi in chiacchiere. Sapevo che grande batterista fosse Will e avevo già fatto un album con Dennis, quindi avevo ben in mente che grande produzione poteva venirne fuori.
R&MIMB: Ogni canzone da te scritta mostra sia quanto hai appreso e assimilato dalle diverse esperienze artistiche, sia il tuo tocco personale e genuino. Riguardo "Fearless", quale delle tue esperienze passate ha influenzato di più l'album e in che modo?
Gus G: Ogni cosa che ho fatto nella mia carriera mi ha portato ad essere quello che sono oggi. Non sarebbe stato lo stesso senza tutte le mie esperienze passate. E' difficile quindi rispondere e farne un'analisi. Penso che il mio stile si sia evoluto nel corso di tutti gli album che ho fatto e con tutte le bands con cui ho suonato.
R&MIMB: Per quanto riguarda i testi dell'album, è stato un lavoro di squadra o come in passato avete affidato questo aspetto al cantante? E quanto è importante l'ambiente in cui si vive come ispirazione per gli argomenti di cui si parla?
Gus G: Il merito delle liriche va a Dennis Ward, le ha praticamente scritte tutte lui! Io ho solo contribuito con qualche titolo e verso qua e là! Di solito parliamo dell' argomento che vorrei venisse trattato nei testi, poi Dennis mi propone ciò che ha scritto, cosicché io possa dirgli cosa mi piace e cosa non mi piace. Nel 95% centra in pieno l'argomento, quindi non dobbiamo neanche discuterne.
R&MIMB: Quali sono le novità dell'album che consideri più importanti per quanto riguarda la tua crescita come musicista? Intendo, a parte la percezione e il responso del pubblico, quali sono gli elementi di "Fearless" che ti hanno lasciato qualcosa di importante a livello personale?
Gus G: A me piace pensare che questo album fosse il mio prossimo passo "naturale" nel corso della mia crescita come musicista. Desideravo che questo album definisse cosa fosse come artista solista. Delle volte le opinioni del pubblico possono incasinarti la mente, facendoti venire dubbi sul chi sei e su cosa dovresti invece essere, ma a me piace rimanere concentrato e fare semplicemente ciò che amo. Penso che questo sia parte integrante della filosofia dietro "Fearless".
R&MIMB: Nei primi anni del 2000, in molti hanno cominciato a capire la tua musica, convenendo ben presto sul fatto che sei uno dei più grandi chitarristi al mondo. Non ci è voluto molto perché tu fossi apprezzato apertamente da quasi tutti i più importanti musicisti Heavy Metal. Come vivi questa responsabilità? E com'è stato per te collaborare con autentiche pietre miliari della musica Hard & Heavy?
Gus G: Ho sempre provato a fare del mio meglio per i fan e per i miei colleghi con cui dividevo il palco. E' stato un percorso lungo, su questo non c'è dubbio. Mi esercito ancora sul mio strumento e cerco di migliorarmi giorno dopo giorno.
R&MIMB: Nel corso della tua straordinaria carriera sei sempre stato fedele alla scuola "Heavy Metal", suonando diversi generi senza però mai abbandonare quel tipo di sonorità. Che cosa significa il Metal per te? Come e quando ti sei avvicinato al mondo della musica Heavy?
Gus G: Il sound del Rock e del Metal è stato un'autentica rivelazione per me, sin da quando ero ragazzino. Partendo da bands come gli Eagles e i Pink Floyd, fino a gruppi più potenti come Metallica, GN'R, Black Sabbath, ecc., è stato questo il sound con cui sono cresciuto. Compresa la musica folk greca, che non ho mai sentito mi appartenesse realmente. Era il sound della chitarra rock a stregare le mie orecchie! Ben presto ho deciso di dedicare la mia vita a quel sound, e ciò mi fa sentire tutt'ora benissimo, mi fa sognare. Penso che ci siano un sacco di persone che si rispecchiano in ciò che sto dicendo!
R&MIMB: Sempre parlando del sound, ho notato che sei passato alle chitarre Jackson?ti va di regalarci una panoramica del tuo attuale equipaggiamento da musicista? Sappi che fra noi ci sono autentici feticisti di questo aspetto!
Gus G: Nel corso degli ultimi 2 anni ho cominciato a lavorare su un paio di nuove chitarre con il leggendario marchio Jackson. Le mie chitarre personalizzate sono costruite da Mike Shannon, colui che ha realizzato le chitarre di Randy Rhoads e numerose altre per grandi musicisti. Semplicemente, sono una sorta di continuazione delle cosiddette chitarre a forma di stella che ho suonato per anni, e sempre con specifiche simili, con la mia personale firma sui pickup (realizzati da Seymour Duncan). Qui potete trovare diverse informazioni utili: https://www.jacksonguitars.com/artists/gus-g-bio
R&MIMB: Quando avevi 18 anni hai lasciato il tuo paese per seguire il tuo sogno di diventare un grande musicista. Come ben sappiamo, ci sei riuscito! Consiglieresti di fare lo stesso ai giovani sognatori come te? Com'è stata quest'esperienza?
Gus G: Il fatto che sia funzionato per me, non significa purtroppo che funzionerebbe per tutti! Questo era semplicemente il mio percorso personale. Io consiglierei ai giovani che hanno quest'ambizione di seguire il loro istinto, le loro più profonde emozioni e di lavorare più duramente di chiunque altro. Lavorate sul vostro sound, sul vostro stile, sognate in grande, ma sempre creandovi un obiettivo che cercate di raggiungere passo dopo passo. Ci sono tanti piccoli fattori che faranno contribuiranno al più grande disegno. Costruite il vostro impero pietra dopo pietra, non siate troppo frettolosi?ne avete di tempo! Il mondo della musica, in realtà, è un mondo paziente.
R&MIMB: E adesso una domanda alternativa: prima di addormentarti, che libro hai sul comodino?
Gus G: Io non leggo ahah, guardo solo un po' di tv!
R&MIMB: Augurandoci di vederti presto in Italia, raccontaci dei musicisti che ti accompagneranno in tour negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
Gus G: Spero di venire presto in Italia anch'io! Ho Dennis Ward al basso e alla voce durante l'intero tour mondiale e Patrick Johansson come batterista negli Stati Uniti. Per il Regno Unito probabilmente avremo un batterista che però non posso ancora rivelare, ma tutti ci auguriamo di poterlo annunciare presto.
R&MIMB: Infine, lasceresti un messaggio ai lettori di "Rock & Metal In My Blood"?
Gus G: Grazie di avermi letto, amici miei! Ci vediamo presto!
R&MIMB: Ciao Gus! Parlando di "Fearless": che cosa ti ha portato a scegliere un titolo del genere?
Gus G: Ciao! Il titolo originale era "Scared Shitless" ma qualcuno mi suggerì che era troppo negativo, allora decidemmo di optare per qualcos'altro! Scherzi a parte, è come un mantra per me, uno stile di vita. Devi metterti in piedi, inseguire i tuoi sogni e le cose che vuoi fare. Abbiamo solo un'opportunità!
R&MIMB: Una canzone come "Mr. Manson" ricorda a livello del testo qualcosa come "Mr. Crowley" di Ozzy. Hai preso qualche tipo di ispirazione dal capolavoro del Madman?
Gus G: A livello musicale non tanto, come puoi sentire. I riff erano molto più simili a "N.I.B". Ma quando mandai il demo a Dennis Ward, lo avvisai che era inspirato ai Black Sabbath e così gli venne l'idea per scrivere il testo.
R&MIMB: Cosa ti ha spinto a parlare di Charles Manson? C'è qualcosa che ti ha impressionato di più?
Gus G: Beh, sia Mr. Crowley che Perry Mason erano già stati utilizzati, ci rimaneva solo Manson! Onestamente non ho scritto io il testo a riguardo, quindi non sono la persona più adatta per parlarne. Comunque, gli omicidi di Manson rimangono sempre una storia raccapricciante e spaventosa. Era un folle che in qualche modo ha messo in piedi un suo culto. Qualcuno direbbe che si tratta di roba vecchia, di molto tempo fa, ma rimane sempre una figura rilevante.
R&MIMB: Cosa ti ha spinto a fare una cover proprio dei Dire Straits? Ed in particolare, perché "Money For Nothing"? Ha qualche significato per te?
Gus G: E' stata un'idea di mia moglie! Feci una lista di canzoni di cui avrei potuto fare una cover e lei mi suggerì quella. Pensai che fosse una buona idea, considerando che nessuno ne aveva ancora fatto una in uno stile più moderno. Ovviamente amo il riff, dallo stile tipicamente rock classico. E' stato parecchio divertente rifarla!
R&MIMB: Come è nata la collaborazione con Will Hunt? Quando vi siete incontrati per la prima volta?
Gus G: Ci incontrammo nel 2017, al Frankfurt Messe. Ero in tour con Steve Stevens e soggiornavo nello stesso hotel di Will. Ci incrociammo nel bar dell'hotel e decidemmo di uscire, scambiandoci aneddoti dei diversi tour. Successivamente pensai che gli avrei potuto chiedere di suonare nell'album, ed ecco qui. E' stato molto semplice!
R&MIMB: Ci puoi raccontare la tua scelta di chiamare Dennis Ward come cantante? Come lo hai reclutato nella squadra?
Gus G: Negli ultimi due anni, io e Dennis, abbiamo scritto diverse canzoni insieme. Una volta finito "Immortals", l'ultimo album dei Firewind, iniziai ad inviargli diversi riff che avevo pensato per il mio album solista. Non ero sicuro di come avrei voluto farlo, ma finimmo per scrivere insieme altre 8-9 canzoni. Era naturale averlo come cantante nell'album, considerando che contribuì con la sua voce a tutti i demo e ha scritto tutte le linee vocali.
R&MIMB: Il suono di "Fearless" è incredibilmente granitico, semplice e più immediato rispetto al lavoro precedente ma anche più incisivo e poderoso grazie agli inconfondibili tocchi al basso e alla batteria. Hai scelto Will e Dennis per la loro singolare esperienza come musicisti e quindi capaci di vestire a pieno il suono che volevi ottenere? O in qualche modo ti ha sorpreso ascoltare il risultato finale di "Fearless"?
Gus G: Sapevo che con Will e Dennis nel progetto uscivano fuori grandi cose, perché entrambi sono dei mostri come musicisti e, inoltre, Dennis è anche un fantastico ingegnere del suono e del missaggio. Quindi sapevo a cosa stavo puntando.
I primi due album erano stati per me molto più sperimentali e questa volta non volevo perdermi in chiacchiere. Sapevo che grande batterista fosse Will e avevo già fatto un album con Dennis, quindi avevo ben in mente che grande produzione poteva venirne fuori.
R&MIMB: Ogni canzone da te scritta mostra sia quanto hai appreso e assimilato dalle diverse esperienze artistiche, sia il tuo tocco personale e genuino. Riguardo "Fearless", quale delle tue esperienze passate ha influenzato di più l'album e in che modo?
Gus G: Ogni cosa che ho fatto nella mia carriera mi ha portato ad essere quello che sono oggi. Non sarebbe stato lo stesso senza tutte le mie esperienze passate. E' difficile quindi rispondere e farne un'analisi. Penso che il mio stile si sia evoluto nel corso di tutti gli album che ho fatto e con tutte le bands con cui ho suonato.
R&MIMB: Per quanto riguarda i testi dell'album, è stato un lavoro di squadra o come in passato avete affidato questo aspetto al cantante? E quanto è importante l'ambiente in cui si vive come ispirazione per gli argomenti di cui si parla?
Gus G: Il merito delle liriche va a Dennis Ward, le ha praticamente scritte tutte lui! Io ho solo contribuito con qualche titolo e verso qua e là! Di solito parliamo dell' argomento che vorrei venisse trattato nei testi, poi Dennis mi propone ciò che ha scritto, cosicché io possa dirgli cosa mi piace e cosa non mi piace. Nel 95% centra in pieno l'argomento, quindi non dobbiamo neanche discuterne.
R&MIMB: Quali sono le novità dell'album che consideri più importanti per quanto riguarda la tua crescita come musicista? Intendo, a parte la percezione e il responso del pubblico, quali sono gli elementi di "Fearless" che ti hanno lasciato qualcosa di importante a livello personale?
Gus G: A me piace pensare che questo album fosse il mio prossimo passo "naturale" nel corso della mia crescita come musicista. Desideravo che questo album definisse cosa fosse come artista solista. Delle volte le opinioni del pubblico possono incasinarti la mente, facendoti venire dubbi sul chi sei e su cosa dovresti invece essere, ma a me piace rimanere concentrato e fare semplicemente ciò che amo. Penso che questo sia parte integrante della filosofia dietro "Fearless".
R&MIMB: Nei primi anni del 2000, in molti hanno cominciato a capire la tua musica, convenendo ben presto sul fatto che sei uno dei più grandi chitarristi al mondo. Non ci è voluto molto perché tu fossi apprezzato apertamente da quasi tutti i più importanti musicisti Heavy Metal. Come vivi questa responsabilità? E com'è stato per te collaborare con autentiche pietre miliari della musica Hard & Heavy?
Gus G: Ho sempre provato a fare del mio meglio per i fan e per i miei colleghi con cui dividevo il palco. E' stato un percorso lungo, su questo non c'è dubbio. Mi esercito ancora sul mio strumento e cerco di migliorarmi giorno dopo giorno.
R&MIMB: Nel corso della tua straordinaria carriera sei sempre stato fedele alla scuola "Heavy Metal", suonando diversi generi senza però mai abbandonare quel tipo di sonorità. Che cosa significa il Metal per te? Come e quando ti sei avvicinato al mondo della musica Heavy?
Gus G: Il sound del Rock e del Metal è stato un'autentica rivelazione per me, sin da quando ero ragazzino. Partendo da bands come gli Eagles e i Pink Floyd, fino a gruppi più potenti come Metallica, GN'R, Black Sabbath, ecc., è stato questo il sound con cui sono cresciuto. Compresa la musica folk greca, che non ho mai sentito mi appartenesse realmente. Era il sound della chitarra rock a stregare le mie orecchie! Ben presto ho deciso di dedicare la mia vita a quel sound, e ciò mi fa sentire tutt'ora benissimo, mi fa sognare. Penso che ci siano un sacco di persone che si rispecchiano in ciò che sto dicendo!
R&MIMB: Sempre parlando del sound, ho notato che sei passato alle chitarre Jackson?ti va di regalarci una panoramica del tuo attuale equipaggiamento da musicista? Sappi che fra noi ci sono autentici feticisti di questo aspetto!
Gus G: Nel corso degli ultimi 2 anni ho cominciato a lavorare su un paio di nuove chitarre con il leggendario marchio Jackson. Le mie chitarre personalizzate sono costruite da Mike Shannon, colui che ha realizzato le chitarre di Randy Rhoads e numerose altre per grandi musicisti. Semplicemente, sono una sorta di continuazione delle cosiddette chitarre a forma di stella che ho suonato per anni, e sempre con specifiche simili, con la mia personale firma sui pickup (realizzati da Seymour Duncan). Qui potete trovare diverse informazioni utili: https://www.jacksonguitars.com/artists/gus-g-bio
R&MIMB: Quando avevi 18 anni hai lasciato il tuo paese per seguire il tuo sogno di diventare un grande musicista. Come ben sappiamo, ci sei riuscito! Consiglieresti di fare lo stesso ai giovani sognatori come te? Com'è stata quest'esperienza?
Gus G: Il fatto che sia funzionato per me, non significa purtroppo che funzionerebbe per tutti! Questo era semplicemente il mio percorso personale. Io consiglierei ai giovani che hanno quest'ambizione di seguire il loro istinto, le loro più profonde emozioni e di lavorare più duramente di chiunque altro. Lavorate sul vostro sound, sul vostro stile, sognate in grande, ma sempre creandovi un obiettivo che cercate di raggiungere passo dopo passo. Ci sono tanti piccoli fattori che faranno contribuiranno al più grande disegno. Costruite il vostro impero pietra dopo pietra, non siate troppo frettolosi?ne avete di tempo! Il mondo della musica, in realtà, è un mondo paziente.
R&MIMB: E adesso una domanda alternativa: prima di addormentarti, che libro hai sul comodino?
Gus G: Io non leggo ahah, guardo solo un po' di tv!
R&MIMB: Augurandoci di vederti presto in Italia, raccontaci dei musicisti che ti accompagneranno in tour negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
Gus G: Spero di venire presto in Italia anch'io! Ho Dennis Ward al basso e alla voce durante l'intero tour mondiale e Patrick Johansson come batterista negli Stati Uniti. Per il Regno Unito probabilmente avremo un batterista che però non posso ancora rivelare, ma tutti ci auguriamo di poterlo annunciare presto.
R&MIMB: Infine, lasceresti un messaggio ai lettori di "Rock & Metal In My Blood"?
Gus G: Grazie di avermi letto, amici miei! Ci vediamo presto!
