Dryseas

A CURA DI R&MIMB

31/05/2011

Guai a definirli "Indie"! Se vi aspettate una di quelle bands che si definiscono "Indie" o "Underground" solo per giustificare un "fritto misto" di idee buttate giù per una label, siete sulla strada sbagliata! Qui le idee sono ben chiare a tutti, come sono ben chiari obbiettivi e genere, a partire dal nome della band. I romani Dryseas sanno quel che stan facendo, con la calma e la serenità che amano trasmettere nei loro brani. Li ho scoperti per caso su MySpace e sono rimasto colpito, appunto, dai brani presenti nel loro player. Non minimalistici, ma giusti... Suoni la cui miscela dei differenti generi dai quali provengono, crea ambientazioni fantastiche nella propria mente. Quest'oggi, abbiamo il piacere di avere tra noi i Dryseas, romani, che gentilmente ci hanno concesso questa intervista.

R&MIMB: Quando si sono formati i Dryseas?
Dryseas: La band nasce dall'incontro tra Carlo Venezia (chitarra e voce) e Olsi Dani (batteria), nel 2010. Inizialmente il progetto parte con un duo ma da subito si configura la predisposizione a suonare Rock dalle forti tinte Stoner. Poi qualche mese dopo si è unito Rocco Granata (basso). Da dicembre del 2010 i Dryseas hanno mantenuto tale formazione buttando giù una decina di brani inediti.

R&MIMB: Perché "Dryseas"?
Dryseas: In modo visionario è l'immagine di un paesaggio arido in cui domina l'orizzonte e l'infinito, una dimensione in cui l'espansione del suono riempie l'assenza del mare e dell'acqua.

R&MIMB: Dove avete iniziato a suonare?
Dryseas: A Roma, nella mitica sala prove Salette in the City di SAL. Un posto meravigliosamente assurdo.

R&MIMB: A quali band vi ispirate principalmente?
Dryseas: Carlo: Kyuss, Queens of The Stone Age, Motorhead, Black Sabbath, Hendrix, Fu manchu.
Rocco: A band dal suono essenziale, senza tanti fronzoli e sperperi in effetti e tecnologia. Per me è stato fondamentale l'hardcore punk degli anni '80. L'approccio non è solo musicale ma principalmente ideologico.
Olsi: Penso all'essenza del rock istintivo, incontrollato, primordiale tipo Motorhead, Nirvana, Soundgarden, Faith no More, ecc

R&MIMB: Che progetti avete per il futuro?
Dryseas: Carlo: Il prossimo passo è chiudersi in studio per un mese intero lavorare al primo album dei Dryseas. Una decina di brani inediti stampati a tritura limitata su vinile (200 copie).
Rocco: Creare qualcosa che resti insieme alla nostra musica. Fondare un'etichetta per distribuirla e per distribuire altri gruppi sarebbe un bel passo.
Olsi: Continuare a scrivere brani e suonare live, sentirci liberi attraverso la nostra musica.

R&MIMB: Siete molto legati fra voi?
Dryseas: Siamo molti diversi tra noi, ma fondamentalmente condividiamo dei valori autentici, questo ci porta ad essere liberi e creativi, sia nella vita che nella musica. Abbiamo un legame particolare, in forte crescita. La visione musicale comune implica sempre una condivisa visione della vita.

R&MIMB: Che rapporti avete al di fuori del gruppo?
Dryseas: Usciamo assieme, beviamo assieme! Roba del genere. Siamo in buoni rapporti umani, il che rende il tutto più divertente e spontaneo.

R&MIMB: Come vi siete avvicinati alla musica rock?
Dryseas: Carlo: A 11 anni vidi "Back to the future", in particolare la scena in cui Martin Mac Fly suona "Johnny B. Goode" al ballo della scuola, ne rimasi folgorato e divertito, da quel momento il Rock'n'Roll fa parte della mia vita.
Rocco: Un video di Alice Cooper visto da bambino ad ora tardi su una emittente privata locale. Alice Cooper durante un'assolo di chitarra di Kane Roberts tagliava la testa con una motosega ad un manichino vestito da suora. Da allora ho capito che la musica poteva andare oltre "Cicale" di Heather Parisi.
Olsi: Da piccolo conoscevo tutti i brani dei Beatles e Deep Purple, senza sapere chi fossero? Poi il metal, Jazz, Fusion... Suono quello che sei

R&MIMB: Da dove traete spunto per i vostri testi?
Dryseas: I testi nascono dalle immagini che il nostro sound evoca. Poi il testo può raccontare una storia, come nel caso di "A Grave, A Love and One Blind Man", oppure parlare direttamente a chi ci ascolta come "Check Ponit".

R&MIMB: Chi si occupa del songwriting?
Dryseas: Soprattutto Carlo, ma non è una regola fissa. La scrittura di una canzone è una linea guida che fa da trama ad una catena di montaggio, in sala prove ognuno mette il suo per tirare fuori qualcosa di potente e valido.

R&MIMB: Per il futuro avete in mente di sperimentare nuove soluzioni o continuerete sulla "strada" già intrapresa?
Dryseas: Per ora stiamo ancora lavorando al nostro sound. L'intenzione è quella di migliorare continuamente nel songwriting e potenziare il nostro impatto live.

R&MIMB: Sul vostro MySpace ho ascoltato alcune delle vostre canzoni (davvero niente male!). Voi come definireste il vostro genere?
Dryseas: Stark Rock. Essere essenziali ed autentici, nei suoni, nei testi.

R&MIMB: Secondo la vostra opinione, quali sono i gruppi più validi attualmente nel panorama del vostro genere?
Dryseas: Stiamo in uno stano momento storico (in termini musicali), puoi sentire un disco registrato nel 2011 che suona come uno degli anni '50/60/70, tanto eclettismo stilistico tra revival e vintage... Tra le personalità ben maturate: Mike Patton, Dave Grohl, Verdena, ecc, ecc...

R&MIMB: I 7 brani nel MySpace fanno parte di un disco, di un ep o quant'altro?
Dryseas: Fanno parte del nostro primo demo, una traccia della nostra esistenza. Nel frattempo migliorano e stanno arrivando degli altri, per poter pubblicare un album ricco di brani nel prossimo anno.

Non c'è che dire, progetti ambiziosi e meritevoli di tutta la stima possibile! Ringraziamo ancora i Dryseas per la loro disponibilità, con l'augurio di poterli ritrovare di nuovo nel momento della loro prima release, o, magari, al momento di farsi avanti come label! Per poter ascoltare i loro brani, in attesa del loro primo rilascio, vi consiglio di consultare il lor0 MySpace ufficiale.
http://www.myspace.com/dryseas