DOMENICO MARINI
Intervista
A CURA DI R&MIMB
12/06/2015
Eccoci giunti ad un nuovo appuntamento della rubrica "Music Ink", firmata "Rock & Metal in My Blood". Ospite di questa nuova puntata è Domenico Marini, tatuatore presso il "Sorrymama Tattoo Studio" di Pomezia. Oltre che della sua Arte, Domenico ha voluto renderci partecipi della grande ispirazione che egli trae dalla cultura / tradizione nipponica e naturalmente dalla musica che lo accompagna nel suo lavoro come nella vita.
R&MIMB: Quando sei entrato in contatto, per la prima volta, con questo mondo?
Domenico Marini: Il mio primo contatto con il mondo del tatuaggio risale a quando avevo 18 anni, anche se ne ho iniziato a subirne il fascino già in torno ai 16 anni.
R&MIMB: L'arte del tattoo è purtroppo vista, molto spesso, con occhi pregiudizievoli. Cosa ti senti di dire a chi tende a demonizzare il tuo mondo?
Domenico Marini: Il mondo è pieno di perbenisti, "di solito chi è sempre pronto a puntare il dito ce lo ha sporco di merda".. Antico proverbio giapponese.
R&MIMB: Ti è mai capitato di dover coprire tatuaggi fatti con il metodo casereccio a base di ago e china? Su internet esistono delle vere e proprie guide per imparare a farli. Cosa ne pensi?
Domenico Marini: Si, mi è capitato tante volte. Alcuni erano veramente romantici, come solo il tatuaggio tradizionale sa esserlo. Storie di vita scolorite dagli anni e dal sole. In qualche caso mi è dispiaciuto coprirli. Per altri, solo scarabocchi fatti da chi vorrebbe essere quello che non è.
R&MIMB: Ogni tatuatore ha un suo punto di forza. Qual' è lo stile (soggetti, motivi ecc.) per il quale ti senti più portato?
Domenico Marini: Tradizionale giapponese e tradizionale americano.
R&MIMB: Viceversa, quale tipo di stile che proprio non riesci a sentire tuo?
Domenico Marini: Senza dubbio il tatuaggio realistico.
R&MIMB: Quale correlazione dai alla musica nel contesto del lavoro che svolgi, è solo un sottofondo per intrattenere i clienti dello studio o è frutto di scelte mirate ?
Domenico Marini: La musica è mia compagna fedele, nel lavoro nello sport, quando guido, in tutto quello che faccio, non posso farne a meno.
R&MIMB: La musica che ascolti ha influenzato il tuo stile o hai seguito un percorso artistico indipendentemente da quello che proponi?
Domenico Marini: Ha sicuramente influenzato alcune mie scelte stilistiche, soprattutto in passato. I tatuaggi di grandi come: Ozzy, Tom Araya, Igor Cavalera, Guns 'n Roses, ecc... Per non parlare delle copertine degli album.
R&MIMB: Come vedi l'arte del tatuaggio in correlazione col mondo della musica Rock, anni addietro erano pochi i musicisti che sfoggiavano tatuaggi, e solo negli ultimi vent'anni questa cosa ha preso piede.
Domenico Marini: I tempi cambiano, la società cambia, la musica cambia, come anche la percezione del tatuaggio, oggi purtroppo diventato materia di intrattenimento. Oggi il tatuaggio non è più quello di venti anni fa. Prima marchio d'infamia, oggi difficile da definire in poche parole.
R&MIMB: Oltre a tatuare suoni qualche strumento e, in caso di risposta affermativa, quale genere suoni?
Domenico Marini: Da ragazzo il basso, in una band thrash punk.
R&MIMB: Hai mai tatuato personaggi famosi del mondo musicale ? (Metal ovviamente)
Domenico Marini: No.
R&MIMB: Parlaci della tua evoluzione come artista, del tuo studio.
Domenico Marini: La mia evoluzione si svolge nel quotidiano non solo nel mio studio, studiando stilistica e simbologia, ma anche e soprattutto durante viaggi, soprattutto in Giappone, dove tutto quello che si osserva e si vive è fonte di ispirazione e crescita stilistica.
R&MIMB: Descrivi in breve il tuo approccio alla musica da quando l'hai ascoltata per la prima volta fino all'ultimo CD che hai acquistato.
Domenico Marini: Energia, energia.. energia!!
R&MIMB: Band preferita e genere preferito.
Domenico Marini: Questa è dura.. Dovrei fare una lista infinita.. Questa è veramente dura!
Thrash Metal, Death metal. Più ci penso e più trovo difficile ridurre il tutto in un'unico nome. Una volta avrei detto subito i Metallica, sino al giorno prima dell'uscita del Black Album. Oggi potrei dire Pantera, ma con il rammarico di poter nominare una sola delle band che mi hanno dato così tanto.
R&MIMB: Oltre al Rock/Metal quale altro genere ti piace ascoltare?
Domenico Marini: Blues, Rap ed altro.
R&MIMB: Qual'è la cosa che odi di più tatuare e perché?
Domenico Marini: Soggetti che richiamano il calcio, perché odio il calcio!
R&MIMB: Potendo scegliere quale musicista ti piacerebbe tatuare, e perché?
Domenico Marini: Ozzy Osborne, senza alcun dubbio, perché lui è qualcosa che va oltre la leggenda.
R&MIMB: Il concerto migliore che hai visto finora.
Domenico Marini: Anche questa è dura. Tirare fuori un solo nome è davvero difficile. Credo che il nome più papabile sia il "Monsters of Rock" di Reggio Emilia del 1992, un evento epocale.
R&MIMB: Puoi salvare solo tre album della tua collezione, quali scegli e perché?
Domenico Marini: "Human" dei Death, "Lo spirito Continua" dei Negazione, "Vulgar Display of Power" dei Pantera.
R&MIMB: Le Tre cose del tuo lavoro di Tatuatore che salveresti per tramandare questa professione ai posteri (sono escluse le macchinette e le attrezzature ovviamente), quali sono e perché ?
Domenico Marini: Il tatuaggio giapponese, inteso come stilistica e tecnica tradizionale, che troppo spesso viene contaminato facendo perdere la sua purezza. Il "romanticismo" che c'è dietro il tatuaggio tradizionale, sotto ogni sua forma. La vastissima cultura che è insita nel tatuaggio tradizionale.
R&MIMB: Per finire puoi lasciare un messaggio ai nostri lettori legato alla tua attività, cosa vuoi dire?
Domenico Marini: Posso dirvi di selezionare molto accuratamente le persone alle quali mettete in mano la vostra pelle. La qualità e la professionalità si pagano. Guardate sempre il portfolio di chi vi deve tatuare. Date ascolto ai consigli che vi vengono dati da chi è professionista. Se chi avete davanti dice "si" a tutte le vostre richieste, molto probabilmente avete sbagliato tatuatore.. E, soprattutto, ascoltate buona musica.
R&MIMB: Quando sei entrato in contatto, per la prima volta, con questo mondo?
Domenico Marini: Il mio primo contatto con il mondo del tatuaggio risale a quando avevo 18 anni, anche se ne ho iniziato a subirne il fascino già in torno ai 16 anni.
R&MIMB: L'arte del tattoo è purtroppo vista, molto spesso, con occhi pregiudizievoli. Cosa ti senti di dire a chi tende a demonizzare il tuo mondo?
Domenico Marini: Il mondo è pieno di perbenisti, "di solito chi è sempre pronto a puntare il dito ce lo ha sporco di merda".. Antico proverbio giapponese.
R&MIMB: Ti è mai capitato di dover coprire tatuaggi fatti con il metodo casereccio a base di ago e china? Su internet esistono delle vere e proprie guide per imparare a farli. Cosa ne pensi?
Domenico Marini: Si, mi è capitato tante volte. Alcuni erano veramente romantici, come solo il tatuaggio tradizionale sa esserlo. Storie di vita scolorite dagli anni e dal sole. In qualche caso mi è dispiaciuto coprirli. Per altri, solo scarabocchi fatti da chi vorrebbe essere quello che non è.
R&MIMB: Ogni tatuatore ha un suo punto di forza. Qual' è lo stile (soggetti, motivi ecc.) per il quale ti senti più portato?
Domenico Marini: Tradizionale giapponese e tradizionale americano.
R&MIMB: Viceversa, quale tipo di stile che proprio non riesci a sentire tuo?
Domenico Marini: Senza dubbio il tatuaggio realistico.
R&MIMB: Quale correlazione dai alla musica nel contesto del lavoro che svolgi, è solo un sottofondo per intrattenere i clienti dello studio o è frutto di scelte mirate ?
Domenico Marini: La musica è mia compagna fedele, nel lavoro nello sport, quando guido, in tutto quello che faccio, non posso farne a meno.
R&MIMB: La musica che ascolti ha influenzato il tuo stile o hai seguito un percorso artistico indipendentemente da quello che proponi?
Domenico Marini: Ha sicuramente influenzato alcune mie scelte stilistiche, soprattutto in passato. I tatuaggi di grandi come: Ozzy, Tom Araya, Igor Cavalera, Guns 'n Roses, ecc... Per non parlare delle copertine degli album.
R&MIMB: Come vedi l'arte del tatuaggio in correlazione col mondo della musica Rock, anni addietro erano pochi i musicisti che sfoggiavano tatuaggi, e solo negli ultimi vent'anni questa cosa ha preso piede.
Domenico Marini: I tempi cambiano, la società cambia, la musica cambia, come anche la percezione del tatuaggio, oggi purtroppo diventato materia di intrattenimento. Oggi il tatuaggio non è più quello di venti anni fa. Prima marchio d'infamia, oggi difficile da definire in poche parole.
R&MIMB: Oltre a tatuare suoni qualche strumento e, in caso di risposta affermativa, quale genere suoni?
Domenico Marini: Da ragazzo il basso, in una band thrash punk.
R&MIMB: Hai mai tatuato personaggi famosi del mondo musicale ? (Metal ovviamente)
Domenico Marini: No.
R&MIMB: Parlaci della tua evoluzione come artista, del tuo studio.
Domenico Marini: La mia evoluzione si svolge nel quotidiano non solo nel mio studio, studiando stilistica e simbologia, ma anche e soprattutto durante viaggi, soprattutto in Giappone, dove tutto quello che si osserva e si vive è fonte di ispirazione e crescita stilistica.
R&MIMB: Descrivi in breve il tuo approccio alla musica da quando l'hai ascoltata per la prima volta fino all'ultimo CD che hai acquistato.
Domenico Marini: Energia, energia.. energia!!
R&MIMB: Band preferita e genere preferito.
Domenico Marini: Questa è dura.. Dovrei fare una lista infinita.. Questa è veramente dura!
Thrash Metal, Death metal. Più ci penso e più trovo difficile ridurre il tutto in un'unico nome. Una volta avrei detto subito i Metallica, sino al giorno prima dell'uscita del Black Album. Oggi potrei dire Pantera, ma con il rammarico di poter nominare una sola delle band che mi hanno dato così tanto.
R&MIMB: Oltre al Rock/Metal quale altro genere ti piace ascoltare?
Domenico Marini: Blues, Rap ed altro.
R&MIMB: Qual'è la cosa che odi di più tatuare e perché?
Domenico Marini: Soggetti che richiamano il calcio, perché odio il calcio!
R&MIMB: Potendo scegliere quale musicista ti piacerebbe tatuare, e perché?
Domenico Marini: Ozzy Osborne, senza alcun dubbio, perché lui è qualcosa che va oltre la leggenda.
R&MIMB: Il concerto migliore che hai visto finora.
Domenico Marini: Anche questa è dura. Tirare fuori un solo nome è davvero difficile. Credo che il nome più papabile sia il "Monsters of Rock" di Reggio Emilia del 1992, un evento epocale.
R&MIMB: Puoi salvare solo tre album della tua collezione, quali scegli e perché?
Domenico Marini: "Human" dei Death, "Lo spirito Continua" dei Negazione, "Vulgar Display of Power" dei Pantera.
R&MIMB: Le Tre cose del tuo lavoro di Tatuatore che salveresti per tramandare questa professione ai posteri (sono escluse le macchinette e le attrezzature ovviamente), quali sono e perché ?
Domenico Marini: Il tatuaggio giapponese, inteso come stilistica e tecnica tradizionale, che troppo spesso viene contaminato facendo perdere la sua purezza. Il "romanticismo" che c'è dietro il tatuaggio tradizionale, sotto ogni sua forma. La vastissima cultura che è insita nel tatuaggio tradizionale.
R&MIMB: Per finire puoi lasciare un messaggio ai nostri lettori legato alla tua attività, cosa vuoi dire?
Domenico Marini: Posso dirvi di selezionare molto accuratamente le persone alle quali mettete in mano la vostra pelle. La qualità e la professionalità si pagano. Guardate sempre il portfolio di chi vi deve tatuare. Date ascolto ai consigli che vi vengono dati da chi è professionista. Se chi avete davanti dice "si" a tutte le vostre richieste, molto probabilmente avete sbagliato tatuatore.. E, soprattutto, ascoltate buona musica.