DESECRATOR

Intervista con Riley Strong

A CURA DI R&MIMB

25/06/2012

Intervista con Riley Strong, frontman dei Desecrator, un' altra giovane e devastante Thrash Metal band dalla sempre più prolifica Australia!

R&MIMB: Ciao Riley e grazie per il tuo tempo. Ti piacerebbe presentare la band ai nostri fans?
Riley: Hey amico! E' grandioso essere qui a parlare di metal con voi! I Desecrator sono un quartetto thrash metal di Melbourne, Australia.

R&MIMB: Come siete arrivati al vostro moniker, Desecrator?
Riley: Abbiamo molti moniker fratello, come "il thrash è morto e noi siamo la sua lapide" ma se tu intendi il nostro nome, è piuttosto semplice, ci ho pensato, mi è piaciuto e penso che rappresenti il nostro ethos come band proprio bene.

R&MIMB: Puoi descriverci il tipo di musica che suonate?
Riley: I DESECRATOR suonano un onesto, crudo ed energico thrash metal nella maniera più tradizionale, come questo stile dovrebbe essere. Niente crossover, solo "Thrash attack"! Siamo pesantemente influenzati dalle band che sono venute prima di noi qualunque esse siano, sia quelle della "Bay Area", sia dallo stile più Europeo e sia dai nostri avi Australiani, ci piace pensare che noi combiniamo queste influenze in un meltin pot di metal su cui la gente vuole fare headbangin.

R&MIMB: Ascoltando le vostre canzoni abbiamo notato tanta angoscia. Verso chi o cosa è diretta questa angoscia? Qual è il messaggio che c'è nella vostra musica e nei vostri testi?
Riley: Come songwriter ho sempre trovato i temi oscuri della vita più interessanti da esplorare e su cui scrivere, non che io sia un'idiota morboso che vive in una caverna, ma trovo che sia che si tratti di critica sociale, eventi storici o l'esperienza personale la musica metal si presti veramente bene per essere uno sfogo più per il terrore ed il chaos che per la felicità e la contentezza. Personalmente ho interesse per le guerre passate e gli effetti che la religione ha avuto su di esse, siccome non ho mai vissuto nessuna di queste posso soltanto scrivere rispettosamente sul risultato delle mie ricerche, ma mi piace parlare attraverso le nostre canzoni delle storie che trovo.

R&MIMB: Perchè avete deciso di rilasciare un EP live, prima di rilasciare il vostro album, un'altro live?
Riley: Abbiamo deciso di registrare il nostro primo album LIVE TIL DEATH per dichiararci contro l'ormai troppo comune metal sovrapprodotto favorendo invece un ritorno alle crude, forti ed oneste radici live dalle quali noi crediamo il genere sia nato. Abbiamo anche avuto la possibilità di lavorarci sù con l'acclamato produttore thrash tedesco Harris Johns (Sodom, Kreator, Coroner) e si è veramente sentito il suo stile aperto ed organico nel registrare e mixare, adatto a quello che avevamo in mente.

R&MIMB: Tutte le canzoni che avete registrato per l'album e l'EP sono versioni live. Quale o quali canzoni pensi personalmente che abbiano un impatto molto forte, quando le suoni live?
Riley: La tracklist dell'albumcorrisponde alla setlist del tour che abbiamo proposto tutto l'anno, ed è in parte il motivo che ci ha fatto scegliere di usare quelle canzoni in quel formato. Abbiamo visto la risposta del pubblico che avevamo ottenuto e, formulando le canzoni nell'ordine giusto, abbiamo sentito che la folla aveva una risposta immediata, e restava attenta dalla prima nota fino all'ultima. Personalmente "Til Death" è la mia traccia preferita da suonare live attualmente, ma cambia tutte le volte per tutti noi.

R&MIMB: Com'è il processo di songwriting della band?
Riley: Di solito lavoro sui riff e sulle idee con Matt (batteria) fino a quando non siamo soddisfatti della struttura di base per la canzone, poi la passiamo a Mano (basso) così ha il nucleo dell'attacco e noi possiamo giudicarne il suo andamento, infine ci aggiungiamo Luke (chitarre) per il mixaggio e vediamose va bene per tutti e quattro.Quando aggiungiamo il quarrto elemento gli altri tre sono già troppo coinvolti nella canzone, quindi è bene aggiungere un punto di vista fresco.

R&MIMB: Sulla copertina di "Live Til Death" c'è il famoso locale rock australiano "The Arthouse", andato a fuoco tempo fa. Chi l'ha realizzata?. Ci ricorda molto i grandi anni ottanta. Puoi dirci della fine di quel grande locale per la musica heavy?
Riley: The Arthouse era un locale molto amato per più di una generazione di fan della musica alternativa a Melbourne, è veramente difficile descriverlo, perché non aveva un aspetto o un' acustica delle migliori in città, ma ogni metalhead aveva un senso di orgoglio possesso nei suoi confronti come se fosse il proprio e ciò ne ha fatto un locale con un pubblico molto speciale per cui suonare, ed un buon posto per bere. Quando è arrivato il momento di realizzare la nostra copertina, ci è stato mostrato qualche lavoro di Marco Hasmann in Italia e abbiamo scavato fra i suoi lavori. Volveamo uno stile davvero "thrash apocalittico" per la copertina, che non volevamo fosse confusa con qualcos'altro su uno scaffale, e quando abbiamo avuto il bozzetto indietro dopo aver spedito soltanto alcune foto e dei grezzi schizzi, abbiamo dato un occhiata e sapevamo che era l'uomo giusto .

R&MIMB: Com'è stata l'accoglienza del vostro album in patria e all'estero?
Riley: Tutta l'accoglienza per LIVE TIL DEATH è stata veramente positiva ed incoraggiante fino ad ora. Sapevamo che era una mossa grintosa rilasciare una cosa del genere come debutto, ma credevamo che fosse giusto per il nostro sound e vi ci siamo aggrappati, e penso che la gente stia rispondendo proprio a questo. E cio è meraviglioso.

R&MIMB: Come è stato lavorare con il produttore Harris Johns, conosciuto per i suoi lavori Kreator, Sodom and Coroner?
Riley: Lavorare con Harris è stata un' esperienza incredibile, era veramente aperto nella sua comunicazione ed ha fatto molti tentativi, errori su suoni ed idee durante il lavoro, prima che prendessimo la scelta finale. Lo abbiamo incontrato di persona alcuni mesi fa ed è stato magnifico, era in Australia a mixare un altra band ed è volato giù a Melbourne per farsi una birra, per una notte, ed è stato veramente forte dopo così tante email incontrarlo in carne ed ossa. Siamo veramente eccitati all'idea di lavorare ancora con lui in futuro.

R&MIMB: Parlando di te, perchè usi una Gibson Explorer? E quali artisti ti hanno ispirato e continuano ancora ad ispirarti?
Riley: Amo assolutamente quella chitarra amico! Mi completa, ne ho possedute altre ma niente ci andava così vicino, è al di là delle parole (risate). Parlando di band penso ci abbiano ispirato le più grandi della scena thrash metal come ho menzionato prima, personalmente sono legato a ciò che ho portato ai Desecrator, amo i riff amico ed odio il groove, perciò che si tratti dei primi Metallica, Slayer, Testament, oppure Overkill, una di queste band nei loro giorni aggressivi è ciò a cui sono legato.

R&MIMB: Facciamo un passo indietro. Puoi dirci qualcosa riguardo ai Catwitch?
Riley: Un tempo differente ed un posto differente per me ma qualcosa per cui vale la pena cercare su youtube se vi piacciono quel genere di cose! "Judgement Day" è la mia scelta.

R&MIMB: Cosa pensi dello split delle leggende del thrash del tuo paese i Mortal Sin? Qual è il tuo momento più memorabile in tour con loro?
Riley: Il fatto che i Mortal Sin siano durati così tanto ed abbiano raggiunto un così gran successo, è un lascito enorme per loro, specialmente in un paese come l'Australia dove invece di essere orgogliosi delle nostre band non le sovvenzioniamo in alcun modo. Un sacco di queste band che hanno avuto gran successo negli anni 80' hanno sofferto negli anni 90' e si sono arresi. Ma davanti al loro seguito hanno dato il massimo fino alla fine mettendosi in mostra con show mondiali. Spero che la maggior parte di loro possa tirare le somme della propria carriera, guardarsi indietro ed essere contento di ciò che sono. Credo che il mio ricordo preferito di loro sia quando parlavo con Mat Maurer quando ci incrociavamo: parlare con qualcuno con più strada davanti a te, mentre tu sei ancora all'inizio, che amava ancora quello faceva, era grande, veramente incoraggiante per andare avanti nonostante le avversità.

R&MIMB: Quando avremo il piacere di vedervi in Europa? Abbiamo ospitato gli Elm Street al nostro festival, la prossima volta vi piacerebbe partecipare per qualche data qui in Italia?
Riley: Ci piacerebbe veramente venire in Italia e suonare per Rock & Metal in my Blood! Personalmente guardare i Metallica a Bologna è stato uno dei miei ricordi preferiti dei viaggi in Europa e io sono vivo come l'inferno per venire a suonare li! Abbiamo alcuni piani di lavoro per il 2013 così speriamo che prima della fine dell'anno potremo annunciare alcune eccitanti notizie!

R&MIMB: I vostri connazionali Elm Street hanno deciso di portare le cose ad un'altro livello muovendosi all'estero . Avete mai preso in considerazione questa possibilità per la vostra carriera come musicisti?
Riley: E' grande ciò che hanno fatto i ragazzi degli Elm Street nel trasferirsi in un terra più grande per il metal, è una formula colladuta per le band Australiane nel passato come i Destroyer 666 per esempio. Attualmente per i Desecrator ha senso essere nel nostro paese visto che la nostra scena è grande e fa crescere il nostro mercato nelle regioni vicine come l'Asia, dove saremo in tour il mese prossimo. Pensandoci traslocare per crescere come band non è una delle carte da escludere per il futuro.


R&MIMB: Che ne dici di un saluto speciale da "Down Under" a tutti i fans di Rock & Metal In My Blood?
Riley: Hey Headbangers di Rock & Metal In My Blood!! Grazie per aver letto l'intervista e spero che vi spacchiate il collo con il nostro album LIVE TIL DEATH fino a quando non vi dissacreremo di persona on the road! SALUTI!


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Angelo Lorenzo Tenace