DEATHLESS LEGACY
INTERVISTA
A CURA DI R&MIMB
18/01/2016
Toscana. La patria del sommo Dante Alighieri e dei nostri sette non-morti. Sicuramente lui non avrebbe faticato a introdurli tra il VI e VII cerchio dell'Inferno. Di chi stiamo parlando? Dei Deathless Legacy. Li avevamo lasciati con "Rise From the Grave", debut album del 2014. Ma voi tenete bene a mente il 26 febbraio 2016 perché quel giorno risorgeranno nuovamente dalle proprie tombe con un nuovo lavoro, "The Gathering". Dopo aver spalleggiato artisti del calibro di Rob Zombie, solcato tantissimi palchi italiani e stranieri (tra cui quello del Wacken Open Air), noi, di Rock & Metal In My Blood, abbiamo deciso di lasciarci impossessare da loro per il tempo di un'intervista. Un'esperienza da ri-vivere!
R&MIMB: Ciao ragazzi e benvenuti su Rock & Metal In My Blood! Il 26 febbraio 2016 uscirà la vostra nuova fatica, "The Gathering". Parliamone un po': cosa vorreste raccontarci circa la sua genesi?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Ciao a tutti i lettori e a tutto lo staff di Rock & Metal in My Blood. "The Gathering" è il nostro secondo lavoro, arrivato molto in fretta considerato che per il suo predecessore "Rise From the Grave" ci sono voluti praticamente quasi 10 anni per permettergli di vedere la luce. Diciamo che questo lavoro sarà il suo continuo, da un punto di vista artistico ma anche concettuale: "The Gathering", come dice la parola stessa, è l'incontro di quei mostri che con "Rise From the Grave" hanno lasciato le proprie tombe.
R&MIMB: Uno dei punti forti di "Rise From The Grave", vostro precedente album, era la marcata coerenza stilistica comunque affiancata da una varietà di stili non indifferenti. Quanto avete osato in questa nuova avventura?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Abbiamo osato, a mio avviso, molto di più rispetto a "Rise From the Grave". Ci siamo lasciati andare alle nostre influenze, ai nostri gusti, ai nostri sentimenti e abbiamo dato vita a un mostro danzante.
R&MIMB: Anche a livello grafico e "materiale", "Rise From The Grave" si presentava come un prodotto meravigliosamente studiato per dare all'occhio la sua parte. Sarà così anche per il suo "fratello" in uscita? Potete svelarci qualche piccola anticipazione?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Diciamo che i tratti salienti dei Deathless Legacy saranno evidenti, così come le passioni che coltiviamo quando ce ne stiamo buoni buoni a fare la muffa nelle nostre cripte, tra libri di filosofia, di arte e di letteratura.
R&MIMB: Il videoclip di "Queen of Necrophilia" destò non poco scalpore (beccandosi addirittura una censura su YT!). Anche da questo nuovo lavoro possiamo aspettarci qualcosa di altrettanto "shockante" e di impatto?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): "Queen of Necrophilia" si beccò, tra le altre cose, una censura per le natiche maschili. E' buffo pensarci, di solito i video vengono censurati per seni o parti intime di belle donzelle, ma non è stato il nostro caso. Preparatevi a vedere le meraviglie del mondo dei morti che non vediamo l'ora di mostrarvi.
R&MIMB: Sentite d'essere maturati molto rispetto a "Rise From The Grave"?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Parlando da un punto di vista personale, assolutamente sì. Da un punto di vista di insieme ci siamo messi in un'ottica più dinamica, più professionale, più attiva. E' stato davvero un gathering di spiriti, attitudini e personalità, questo secondo lavoro.
R&MIMB: I vostri testi sono sempre stati interessanti e misteriosi. In questo nuovo capitolo avete avuto modo di approfondire anche altri argomenti, o avete voluto rimanere "fedeli" a quanto già trattato in "Rise From The Grave"?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Ci siamo spinti oltre il classico immaginario di horror relegato a mostri noti e apprezzati in differenti ambiti artistici, per omaggiare idee e figure provenienti dai mondi più lontani e disparati.
R&MIMB: A proposito di testi, chi compone le lyrics, tra di voi? Quali sono le vostre fonti d'ispirazione?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Sono io a comporre le lyrics, spesso e volentieri neanche mi ricordo di averle scritte certe cose, per quanto provenienti da un pulviscolo di emozioni e flussi di coscienza. Le fonti d'ispirazione che mi riescono a colpire maggiormente procurandomi la giusta scintilla sono differenti: testi esoterici, storici, a tematica religiosa, ovviamente testi filosofici e letteratura gotica classica. Un esempio fra tutti, la traccia intitolata "Tiamat" contiene un estratto dall'Enûma Eli?, cantato direttamente in lingua accadica. La cosa della quale mi rendo sempre più conto è che spesso non sono io a scrivere il testo della canzone, è il testo della canzone a usarmi per farsi scrivere.
R&MIMB: Inoltre, avete da poco firmato un contratto con una nuova etichetta, la Scarlet Records. Per quale motivo avete deciso di cambiare label? E' stato difficile trovarne un'altra? Cosa vi aspettate da questa nuova avventura?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Abbiamo cambiato label perché sentivamo che la precedente non era la più idonea per portarci avanti nel nostro cammino. Scarlet Records, già dai primi contatti, si è rivelata un'etichetta estremamente seria e in grado di proseguire a braccetto con noi sulla nostra strada del futuro. Siamo esaltati e non vediamo l'ora di iniziarla veramente, questa avventura.
R&MIMB: Avete già proposto live alcuni brani che presto potremo udire anche nel prossimo lavoro. Com'è stata la reazione del pubblico?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Saranno le performances differenti, saranno le tracce più entusiasmanti, sarà l'aria di novità, ma il pubblico si è dimostrato molto interessato alle nostre nuove proposte.
R&MIMB: Avete avuto modo di suonare moltissimo, in questi ultimi tempi, riuscendo a ritagliarvi uno spazio persino nel gotha del Metal mondiale, il "Wacken Open Air". Che cosa vorreste raccontarci di queste esperienze live? Quanto vi sentite arricchiti, a livello sia musicale sia umano?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Partendo dall'ultima domanda, il WOA ci ha insegnato un sacco di cose. Che la professionalità, in un ambiente simile, non è un privilegio solo dei cosiddetti big. Ci hanno trattati esattamente come tutti gli altri che si esibivano (a parte l'accappatoio che i Dream Theater hanno deciso di sfoggiare una volta finita la loro esibizione nell'area backstage dedicata alle bands), ci hanno fatto capire che le ore perse sui palchi dei locali nostrani a fare soundcheck sono tempo sprecato. Ti trovavi a dire check one two three in un microfono che dopo due minuti si sarebbe trovato di fronte a 5000 persone. I linecheck non erano una prerogativa solo della Metal Battle, ma era la stessa regola per tutti quanti.
R&MIMB: Potreste raccontarci qualche aneddoto riguardo ai vostri live? Avete delle tradizioni pre o post concerto? Avete qualche ricordo, in particolare di un vostro concerto?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Di aneddoti ce ne sarebbero a bizzeffe. Probabilmente il più comico è stato quello della data di Halloween a Udine del 2013. Un viaggio di circa 5 ore con le nostre schifezze in auto sotto il sole, hanno fatto fermentare una poltiglia arancione che, al momento della performance per la quale serviva, ha portato con sé il disgusto del locale intero che si è svuotato dopo un minuto. Il motivo è che la fermentazione aveva fatto assumere a quella poltiglia lo stesso identico odore del vomito, moltiplicato per 10.000. Un rituale pre-concerto che abbiamo, è quello di intonare, nei camerini, un coro a cappella che come unico testo ha "Ave Satana". E personalmente, qualche minuto prima di salire, mi butto a terra e inizio a fare le flessioni per darmi un po' di carica.
R&MIMB: Credete sia importante intrattenere il pubblico durante la performance dei musicisti? Che cosa dovremmo aspettarci da un tipico concerto dei Deathless Legacy?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Crediamo sia fondamentale. Intrattenere un pubblico che avrebbe potuto fare altro quella sera, ma che ha deciso di regalarti un'ora della propria vita, è il minimo che si possa fare, per questo motivo abbiamo sempre unito la componente teatrale a quella musicale. Ci auguriamo sempre di lasciare un ricordo ai nostri spettatori, che sia un semplice ma questi sono pazzi o un bel mi è piaciuto.
R&MIMB: Per quanto riguarda la vostra line up: abbiamo assistito, in questi anni, ad alcuni cambi. Quanto hanno influito i nuovi membri, sul vostro stile e metodo compositivo?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Se i cambi di line up infiniti che abbiamo dovuto attraversare sono sempre stati una mazzata alla possibilità di creare, con la formazione attuale ci siamo trovati a lavorare bene e con delle menti sintonizzate sugli stessi obiettivi. Era l'ora!
R&MIMB: Nella vostra band, nulla è a caso. Ognuno di voi ha una storia alle spalle, rappresentata dai differenti personaggi. Da dove avete tratto ispirazione per questi fantastiche figure?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Diciamo che il mostrificarsi aiutandosi con abiti e trucchi di scena, rappresenta una mostrificazione molto più rituale, jodorowskiana se vogliamo. A suonare non siamo noi individui, ma sono i nostri alter-ego, composti dalle nostre paure, dai nostri segreti, dal nostro mondo di ombre, dalle nostre emozioni che abbiamo dovuto reprimere per un motivo o per un altro, dalla rabbia, dalla follia che siamo costretti a nascondere all'interno della società.
R&MIMB: Non avete mai nascosto quanto i Death SS siano stati fondamentali per lo sviluppo del vostro sound e della vostra attitudine on stage. Quali altri musicisti ritenete fondamentali per il vostro percorso musicale?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Ovviamente, posso parlare a livello personale, non nascondendo, però, che se c'è una cosa che accomuna tutti i membri dei Deathless Legacy è l'apertura mentale alla musica di qualsiasi genere. Per questo motivo non c'è da stupirsi che tra le fila delle mie personalissime ispirazioni si contano i personaggi più disparati: Carl Anderson è stato colui che, con la sua interpretazione di Giuda in "Jesus Christ Superstar", da piccola mi ha quasi costretta a pensare "da grande voglio cantare con la stessa passione che ci mette lui". Ho un background fatto di blues e rock classico, di King Diamond, ovviamente di Death SS, di Rammstein, di punk HC italiano, di punk inglese, di punk-rock americano, di Dream Theater, di King Crimson e della musica più trash degli anni '90. Purché regali qualcosa, la musica e chi la suona è degno di un'opportunità.
R&MIMB: Conoscete altre band emergenti, in Italia, che suonano il vostro genere? Nel panorama nostrano, quali sono i gruppi che consigliereste di ascoltare?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Abbiamo avuto il piacere di condividere il palco con grandissime band quali Superhorrorfuck e Scream Baby Scream, che ci hanno permesso di osservare l'horror music dal loro punto di vista. L'Italia è ricca di meravigliose realtà purtroppo sconosciute, non a causa della mancanza di talento di chi si trova a suonare sul palco, ma a causa di coloro che non si trovano di fronte al palco, a osservare, ascoltare e applaudire.
R&MIMB: Se aveste la possibilità di comporre un brano con un musicista o una band, con chi vi piacerebbe collaborare?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Essendo io a rispondere, dico, senza pensarci due volte, Till Lindemann.
R&MIMB: Eccoci giunti al termine. E' stato un piacere poter fare quattro chiacchiere con voi. Potreste fare un caloroso saluto a tutti i lettori di Rock & Metal In My Blood e svelarci qual è il vostro motto in ambito musicale?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Ringraziamo Rock & Metal in My Blood, Zuleika e Marek per questa bella chiacchierata e opportunità. Il nostro motto? Finché ballano i vermi della carne, c'è ancora vita da consumare sul palco.
Intervista a cura di Marek e Zuleika Cirio
R&MIMB: Ciao ragazzi e benvenuti su Rock & Metal In My Blood! Il 26 febbraio 2016 uscirà la vostra nuova fatica, "The Gathering". Parliamone un po': cosa vorreste raccontarci circa la sua genesi?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Ciao a tutti i lettori e a tutto lo staff di Rock & Metal in My Blood. "The Gathering" è il nostro secondo lavoro, arrivato molto in fretta considerato che per il suo predecessore "Rise From the Grave" ci sono voluti praticamente quasi 10 anni per permettergli di vedere la luce. Diciamo che questo lavoro sarà il suo continuo, da un punto di vista artistico ma anche concettuale: "The Gathering", come dice la parola stessa, è l'incontro di quei mostri che con "Rise From the Grave" hanno lasciato le proprie tombe.
R&MIMB: Uno dei punti forti di "Rise From The Grave", vostro precedente album, era la marcata coerenza stilistica comunque affiancata da una varietà di stili non indifferenti. Quanto avete osato in questa nuova avventura?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Abbiamo osato, a mio avviso, molto di più rispetto a "Rise From the Grave". Ci siamo lasciati andare alle nostre influenze, ai nostri gusti, ai nostri sentimenti e abbiamo dato vita a un mostro danzante.
R&MIMB: Anche a livello grafico e "materiale", "Rise From The Grave" si presentava come un prodotto meravigliosamente studiato per dare all'occhio la sua parte. Sarà così anche per il suo "fratello" in uscita? Potete svelarci qualche piccola anticipazione?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Diciamo che i tratti salienti dei Deathless Legacy saranno evidenti, così come le passioni che coltiviamo quando ce ne stiamo buoni buoni a fare la muffa nelle nostre cripte, tra libri di filosofia, di arte e di letteratura.
R&MIMB: Il videoclip di "Queen of Necrophilia" destò non poco scalpore (beccandosi addirittura una censura su YT!). Anche da questo nuovo lavoro possiamo aspettarci qualcosa di altrettanto "shockante" e di impatto?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): "Queen of Necrophilia" si beccò, tra le altre cose, una censura per le natiche maschili. E' buffo pensarci, di solito i video vengono censurati per seni o parti intime di belle donzelle, ma non è stato il nostro caso. Preparatevi a vedere le meraviglie del mondo dei morti che non vediamo l'ora di mostrarvi.
R&MIMB: Sentite d'essere maturati molto rispetto a "Rise From The Grave"?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Parlando da un punto di vista personale, assolutamente sì. Da un punto di vista di insieme ci siamo messi in un'ottica più dinamica, più professionale, più attiva. E' stato davvero un gathering di spiriti, attitudini e personalità, questo secondo lavoro.
R&MIMB: I vostri testi sono sempre stati interessanti e misteriosi. In questo nuovo capitolo avete avuto modo di approfondire anche altri argomenti, o avete voluto rimanere "fedeli" a quanto già trattato in "Rise From The Grave"?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Ci siamo spinti oltre il classico immaginario di horror relegato a mostri noti e apprezzati in differenti ambiti artistici, per omaggiare idee e figure provenienti dai mondi più lontani e disparati.
R&MIMB: A proposito di testi, chi compone le lyrics, tra di voi? Quali sono le vostre fonti d'ispirazione?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Sono io a comporre le lyrics, spesso e volentieri neanche mi ricordo di averle scritte certe cose, per quanto provenienti da un pulviscolo di emozioni e flussi di coscienza. Le fonti d'ispirazione che mi riescono a colpire maggiormente procurandomi la giusta scintilla sono differenti: testi esoterici, storici, a tematica religiosa, ovviamente testi filosofici e letteratura gotica classica. Un esempio fra tutti, la traccia intitolata "Tiamat" contiene un estratto dall'Enûma Eli?, cantato direttamente in lingua accadica. La cosa della quale mi rendo sempre più conto è che spesso non sono io a scrivere il testo della canzone, è il testo della canzone a usarmi per farsi scrivere.
R&MIMB: Inoltre, avete da poco firmato un contratto con una nuova etichetta, la Scarlet Records. Per quale motivo avete deciso di cambiare label? E' stato difficile trovarne un'altra? Cosa vi aspettate da questa nuova avventura?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Abbiamo cambiato label perché sentivamo che la precedente non era la più idonea per portarci avanti nel nostro cammino. Scarlet Records, già dai primi contatti, si è rivelata un'etichetta estremamente seria e in grado di proseguire a braccetto con noi sulla nostra strada del futuro. Siamo esaltati e non vediamo l'ora di iniziarla veramente, questa avventura.
R&MIMB: Avete già proposto live alcuni brani che presto potremo udire anche nel prossimo lavoro. Com'è stata la reazione del pubblico?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Saranno le performances differenti, saranno le tracce più entusiasmanti, sarà l'aria di novità, ma il pubblico si è dimostrato molto interessato alle nostre nuove proposte.
R&MIMB: Avete avuto modo di suonare moltissimo, in questi ultimi tempi, riuscendo a ritagliarvi uno spazio persino nel gotha del Metal mondiale, il "Wacken Open Air". Che cosa vorreste raccontarci di queste esperienze live? Quanto vi sentite arricchiti, a livello sia musicale sia umano?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Partendo dall'ultima domanda, il WOA ci ha insegnato un sacco di cose. Che la professionalità, in un ambiente simile, non è un privilegio solo dei cosiddetti big. Ci hanno trattati esattamente come tutti gli altri che si esibivano (a parte l'accappatoio che i Dream Theater hanno deciso di sfoggiare una volta finita la loro esibizione nell'area backstage dedicata alle bands), ci hanno fatto capire che le ore perse sui palchi dei locali nostrani a fare soundcheck sono tempo sprecato. Ti trovavi a dire check one two three in un microfono che dopo due minuti si sarebbe trovato di fronte a 5000 persone. I linecheck non erano una prerogativa solo della Metal Battle, ma era la stessa regola per tutti quanti.
R&MIMB: Potreste raccontarci qualche aneddoto riguardo ai vostri live? Avete delle tradizioni pre o post concerto? Avete qualche ricordo, in particolare di un vostro concerto?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Di aneddoti ce ne sarebbero a bizzeffe. Probabilmente il più comico è stato quello della data di Halloween a Udine del 2013. Un viaggio di circa 5 ore con le nostre schifezze in auto sotto il sole, hanno fatto fermentare una poltiglia arancione che, al momento della performance per la quale serviva, ha portato con sé il disgusto del locale intero che si è svuotato dopo un minuto. Il motivo è che la fermentazione aveva fatto assumere a quella poltiglia lo stesso identico odore del vomito, moltiplicato per 10.000. Un rituale pre-concerto che abbiamo, è quello di intonare, nei camerini, un coro a cappella che come unico testo ha "Ave Satana". E personalmente, qualche minuto prima di salire, mi butto a terra e inizio a fare le flessioni per darmi un po' di carica.
R&MIMB: Credete sia importante intrattenere il pubblico durante la performance dei musicisti? Che cosa dovremmo aspettarci da un tipico concerto dei Deathless Legacy?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Crediamo sia fondamentale. Intrattenere un pubblico che avrebbe potuto fare altro quella sera, ma che ha deciso di regalarti un'ora della propria vita, è il minimo che si possa fare, per questo motivo abbiamo sempre unito la componente teatrale a quella musicale. Ci auguriamo sempre di lasciare un ricordo ai nostri spettatori, che sia un semplice ma questi sono pazzi o un bel mi è piaciuto.
R&MIMB: Per quanto riguarda la vostra line up: abbiamo assistito, in questi anni, ad alcuni cambi. Quanto hanno influito i nuovi membri, sul vostro stile e metodo compositivo?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Se i cambi di line up infiniti che abbiamo dovuto attraversare sono sempre stati una mazzata alla possibilità di creare, con la formazione attuale ci siamo trovati a lavorare bene e con delle menti sintonizzate sugli stessi obiettivi. Era l'ora!
R&MIMB: Nella vostra band, nulla è a caso. Ognuno di voi ha una storia alle spalle, rappresentata dai differenti personaggi. Da dove avete tratto ispirazione per questi fantastiche figure?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Diciamo che il mostrificarsi aiutandosi con abiti e trucchi di scena, rappresenta una mostrificazione molto più rituale, jodorowskiana se vogliamo. A suonare non siamo noi individui, ma sono i nostri alter-ego, composti dalle nostre paure, dai nostri segreti, dal nostro mondo di ombre, dalle nostre emozioni che abbiamo dovuto reprimere per un motivo o per un altro, dalla rabbia, dalla follia che siamo costretti a nascondere all'interno della società.
R&MIMB: Non avete mai nascosto quanto i Death SS siano stati fondamentali per lo sviluppo del vostro sound e della vostra attitudine on stage. Quali altri musicisti ritenete fondamentali per il vostro percorso musicale?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Ovviamente, posso parlare a livello personale, non nascondendo, però, che se c'è una cosa che accomuna tutti i membri dei Deathless Legacy è l'apertura mentale alla musica di qualsiasi genere. Per questo motivo non c'è da stupirsi che tra le fila delle mie personalissime ispirazioni si contano i personaggi più disparati: Carl Anderson è stato colui che, con la sua interpretazione di Giuda in "Jesus Christ Superstar", da piccola mi ha quasi costretta a pensare "da grande voglio cantare con la stessa passione che ci mette lui". Ho un background fatto di blues e rock classico, di King Diamond, ovviamente di Death SS, di Rammstein, di punk HC italiano, di punk inglese, di punk-rock americano, di Dream Theater, di King Crimson e della musica più trash degli anni '90. Purché regali qualcosa, la musica e chi la suona è degno di un'opportunità.
R&MIMB: Conoscete altre band emergenti, in Italia, che suonano il vostro genere? Nel panorama nostrano, quali sono i gruppi che consigliereste di ascoltare?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Abbiamo avuto il piacere di condividere il palco con grandissime band quali Superhorrorfuck e Scream Baby Scream, che ci hanno permesso di osservare l'horror music dal loro punto di vista. L'Italia è ricca di meravigliose realtà purtroppo sconosciute, non a causa della mancanza di talento di chi si trova a suonare sul palco, ma a causa di coloro che non si trovano di fronte al palco, a osservare, ascoltare e applaudire.
R&MIMB: Se aveste la possibilità di comporre un brano con un musicista o una band, con chi vi piacerebbe collaborare?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Essendo io a rispondere, dico, senza pensarci due volte, Till Lindemann.
R&MIMB: Eccoci giunti al termine. E' stato un piacere poter fare quattro chiacchiere con voi. Potreste fare un caloroso saluto a tutti i lettori di Rock & Metal In My Blood e svelarci qual è il vostro motto in ambito musicale?
DEATHLESS LEGACY: STEVA (Voce): Ringraziamo Rock & Metal in My Blood, Zuleika e Marek per questa bella chiacchierata e opportunità. Il nostro motto? Finché ballano i vermi della carne, c'è ancora vita da consumare sul palco.
Intervista a cura di Marek e Zuleika Cirio