David DeFeis (Virgin Steele)
A CURA DI R&MIMB
19/11/2011
Due occhi azzurrissimi penetranti, una criniera di un nero corvino da far invidia e un fisico atletico metterebbero un pò a disagio qualunque donzella... Figuriamoci se il "tipo" rispondesse al nome di David DeFeis, il versatile e bravissimo vocalist della band americana VIRGIN STEELE. Con una carriera trentennale alle spalle i Virgin Steele, nella migliore tradizione barbarica, hanno messo a ferro e fuoco interi paesi, infiammato gli animi con la loro possente musica e fatto strage, uscendone sempre vincitori, tra le centinaia di band che si sono succedute negli anni... Rock & Metal In My Blood ha avuto modo di intervistarli in occasione dello "Steel Fest" di Bologna, grandiosa kermesse che ha visto salire sul palco dell'Estragon gruppi di tutto rispetto, quali i Praying Mantis, gli Angel Witch, gli italianissimi Skanners e molti altri.
R&MIMB: Salve David!!! E' un vero onore oltre che un piacere per noi intervistarti!!
David DeFeis: (in italiano) Piacere!!
R&MIMB: Parli italiano David?
David DeFeis: Poco, poco!!
R&MIMB: Per prima cosa vorrei parlare del vostro ultimo album, "The Black Light Bacchanalia", un album che celebra i mistici festival greco-romani in onore del dio Bacco... Cosa ti ha ispirato a scrivere l'album?
David DeFeis: In realtà è una continuazione delle idee che stavo esplorando nel precedente album "Visions of Eden", e in conclusione di ciò ho cominciato ad appassionarmi agli antichi miti sumeri e a quello che è successo infine alle divinità femminili in questa parte del Mediterraneo... C'era un periodo in cui la figura della dea era la cosa principale, e successivamente questa figura è stata soppiantata da un'altra figura, questa volta maschile, un dio della montagna di fuoco indo-europeo, ho pensato che fosse una storia interessante e ho riflettuto su come abbia poi influenzato il mondo odierno. Anche se non sei un vero e proprio seguace di una religione in particolare, questi fatti permeano in qualche modo ogni aspetto della società, quindi mi sono chiesto come sarebbe stato il mondo oggi se questa divinità femminile fosse ancora riverita, come lo era stato in passato... e credo sinceramente che, se le cose fossero rimaste com'erano alle origini, questo sarebbe un mondo migliore.
R&MIMB: L'album è un concept. Potresti dirci qualcosa riguardo a questo filo conduttore dell'album?
David DeFeis: Certo!! Il concetto è già stato trattato nell'album "Visions of Eden" dove abbiamo questa figura, quella che la Bibbia chiama Lilith, la prima moglie di Adamo, conosciuta anche come Sofia, lo spirito della saggezza e poi questa idea di un dio o una dea al di sopra di tutto, anche al di sopra di dio, chiamato Jahvé... E' un processo di allontanamento da se stessi, quel processo che rende le donne odiose a se stesse, c'è la trasformazione di Lilith, e questa si riflette su tutte le donne, che si sentono cittadine di seconda classe... Il problema è come possiamo ribaltare questo processo e restaurare l'equilibrio. E' questa la problematica di cui tratta l'album...
R&MIMB: Ci sono opinioni miste da parte della stampa per quanto riguarda "The Black Light Bacchanalia", alcuni gridano al capolavoro mentre altri mostrano meno entusiasmo. Qual è la tua opinione sull'album? Il risultato finale riflette le tue intenzioni iniziali?
David DeFeis: Personalmente sono innamorato di quest'album!! Penso che tutti i pezzi siano fantastici e ben strutturati. Certo avrei voluto spendere altre tre o quattro settimane al mixaggio dell'album, ma questo succede con tutti gli album, c'è sempre qualcosa che si poteva fare meglio o rifinire ulteriormente... Questo è stato un progetto ambizioso che richiedeva più tempo del solito. Quindi penso che farò un remix dell'album ad un certo punto, e lo stesso farò con "Visions of Eden"...
R&MIMB: E' stato appena rilasciato un'edizione double disc di "Noble Savage". Quali sono state le tue sensazioni a lavorare di nuovo su quei pezzi?
David DeFeis: Sai, è bello ritornare su certi pezzi e ricordare quel particolare periodo della propria vita, fa ritornare in mente episodi di vita vissuta attraverso quell'album. Ogni album è una finestra sul mondo, sul mio mondo in quel tempo... Quindi ci sono tanti ricordi che affiorano... Ho voluto creare poi delle bonus tracks che avessero lo stesso spirito di cui è stato fatto l'album. Tutte le canzoni nuove sono state create con la stessa passione, ed il tutto è molto diverso da "The Black Light Bacchanalia". Poi ho trovato che avevo tutti questi pezzi che sono in realtà delle prove in studio dal vivo, quindi mi sono accorto che la band era pronta ad andare in studio per fare questo album.
R&MIMB: Finalmente anche "Age Of Consent" ha ricevuto lo stesso trattamento di rimasterizzazione e riconfezionamento per un rilascio imminente. Ci puoi anticipare qualcosa?
David DeFeis: Certamente!!! Uscirà verso la fine del mese e contiene tutti i brani dell'ultima ristampa. Ma contiene anche altre cose, c'è un altro cd e ci sono delle strane cover che ho riscritto... C'è un pezzo dei Bloodrock, una band texana. Sono cresciuto ascoltando la loro musica, così ho riscritto un loro pezzo, "Breach of Lease"... E' un pezzo molto cool, suonato con chitarre a sette e otto corde..Poi c'è un brano che ho scritto io, "Another Nail in the Cross", che è quasi come un film, un pezzo oscuro e romantico al tempo stesso. C'è un'altra cover particolare, un vecchio brano di Neil Young dal titolo "Down By The River", che ho rallentato parecchio, rendendo il pezzo molto apocalittico... Rimane sempre un brano piuttosto diretto, ma è anche abbastanza intricato, quasi come un sogno ad occhi aperti...Poi c'è un altro nuovo brano scritto da me, "Under the Graveyard Moon", e anche questo è molto lugubre e romantico, basato su una storia di vita vera e molto particolare...
R&MIMB: Una storia che ti riguarda personalmente ?
David DeFeis: Sì, in parte... Poi c'è una versione acustica di "Noble Savage" di ben undici minuti! Pianoforte, voce, qualche strumento a corda, organo e qualche sprazzo di percussione qua e la, ma è fondamentalmente pianoforte e voce. E' molto sporco e naturale, sembra quasi un pezzo suonato tra amici!
R&MIMB: Non vedo l'ora di sentirlo!!! Tornare a quegli album e a quei ricordi ha influenzato le composizioni a cui stai lavorando attualmente, o rappresenta solo un capitolo glorioso ma ormai chiuso della tua carriera?
David DeFeis: In realtà niente sparisce per sempre dalla tua vita... sì, forse alcune persone non ci sono più, perché sono passate a miglior vita, oppure non ci sono perché hanno preso strade diverse, ma le cose non spariscono del tutto, sono sempre lì, nel nostro cuore...
R&MIMB: Com'è stato all'inizio, cantare di miti, storie e leggende in un paese come l'America, dove i gruppi rock sono sempre stati famosi per i loro testi a base di "sesso droga e rock'n'roll"?
David DeFeis: Beh, anche noi abbiamo trattato un po' quelle cose!!! All'epoca alcuni ci guardavano in realtà come se avessimo dieci teste o qualcosa del genere!!! Ricordo una volta in uno studio di registrazione un tizio ci ha detto, "voi mi mettete paura!" Non tutti hanno capito infatti il nostro ruolo, perfino alcune persone nella band non lo avevano capito. Dopo aver inciso "Age of Consent", la prima volta intendo, alcuni membri del gruppo volevano che suonassimo cose simili alla musica dei Bon Jovi o dei Motley Crue... Non potevo fare una cosa simile!! Ma mi sono leggermente avvicinato a quello stile con pezzi quali "On The Wings Of The Night". Non ho mai pensato che mi stavo svendendo, ma per loro non era ancora abbastanza...
R&MIMB: A causa della tua attrazione per la Grecia antica e l'impero romano, credo che ritornare nella zona del Mediterraneo ti doni particolari emozioni...
David DeFeis: Sempre!! Sono di discendenza italiana, quindi l'Italia mi da quella sensazione di "casa", la famiglia di mia madre proviene da Cosenza e la famiglia di mio padre da una località vicino a Napoli... Mi sento a casa qui, tutto mi sembra così familiare! Siamo stati in Italia in passato, tutti sono così gentili con noi, è come uscire dal mio salotto di casa, aprire una porta ed entrare in un'altra stanza che si trova sempre nella stessa casa...
R&MIMB: Una delle principali caratteristiche della vostra musica sono le magnifiche orchestrazioni, che spesso si sviluppano in veri e propri pezzi classici... Arriverete mai al livello successivo, ovvero suonare con una orchestra vera?
David DeFeis: Mi piacerebbe molto, anzi moltissimo, fare una cosa del genere!! Sarebbe una sfida realizzare una cosa simile, senza l'aiuto di nessuno... Sono cresciuto con questa mentalità, che una rock band deve scrivere composizioni, e ogni membro deve essere maestro del proprio strumento ed il cantante rappresenta il coro. Ma queste cose le abbiamo già fatte, abbiamo dimostrato che si possa fare una cosa del genere. Quindi sarebbe una cosa bella passare al livello successivo e suonare con una vera orchestra! Penso sempre a come realizzare questa cosa, come entrare in quel mondo e realizzare questo mio sogno...
R&MIMB: Avete intenzione, prima o poi, di rilasciare un DVD dal vivo?
David DeFeis: Uscirà un DVD! Abbiamo tanto footage storico che vorrei mostrare, dal primo giorno che siamo saliti sul palco ad oggi... E insieme al DVD ci sarà anche del materiale live di diversi show, sarà una specie di documentario...quando si ha una carriera lunga come la nostra, non credo il discorso si possa esaurire con un solo DVD!! Con tutto il materiale che abbiamo è un vero peccato non utilizzarlo...
R&MIMB: Nel 2010 siete venuti in Italia in occasione di una mini tournée acustica. C'è una qualche possibilità di realizzare un album acustico?
David DeFeis: Vorrei fare anche questo!!! Ho parlato con gli altri e abbiamo pensato di fare un tour acustico e con l'orchestra, forse una volta la band al completo insieme all'orchestra e una volta un set acustico... Comunque vada ci saranno altri concerti acustici! Edward ed io (Edward Pursino, chitarrista della band n.d.R.) ne abbiamo fatto uno in Germania a fine agosto. Quindi siamo molto interessati a continuare la cosa!
R&MIMB: Perché secondo te molte band famose del passato sopravvivono ancora con la loro musica, mentre solo un esiguo gruppo di nuove proposte riesce ad essere attiva dopo cinque o sei anni?
David DeFeis: Credo sia per un insieme di fattori... Forse è a causa di come è il music business oggi, che tende a puntare su una band e a lanciarla con tutti i mezzi possibili, andando oltre le reali capacità della band, oppure sono le band stesse a sentirsi disilluse ad un certo punto e a passare ad altro... Penso che chi fa musica da tanto tempo come noi ha iniziato perché amava la musica e ci credeva, non lo faceva per fare carriera, era piuttosto uno stile di vita... E così è stato per me e i Virgin Steele, non abbiamo mai pensato, "dobbiamo essere nella migliore band del mondo", A noi non importa questo, vogliamo fare ciò che facciamo quando lo vogliamo fare, non c'è una tabella di marcia, del tipo dobbiamo fare questo ora e quest'altro dopo... Come ho detto prima, è uno stile di vita...
R&MIMB: Che ne pensi del nuovo modo digitale di registrare musica? Preferisci il vecchio metodo analogico o la moderna ingegneria informatica del suono? Vedo che stai ridendo, quindi immagino quale sia la tua risposta!!
David DeFeis: Sai, hanno entrambi il loro fascino, e hanno entrambi le loro difficoltà... A me piace fare i dischi alla vecchia maniera, quando il lavoro era finito, era finito! Ora il problema è che puoi continuare all'infinito...Specialmente quando hai lo studio in casa, e anch'io ce l'ho, devi ad un certo punto fermarti e capire che non puoi migliorare oltre.
R&MIMB: Negli ultimi dieci anni quale gruppo rock/heavy metal ti ha ispirato di più?
David DeFeis: Negli ultimi dieci anni? Direi The Cult... Sono un grande Cult fan, mi piace quello che ha fatto Robert Plant in tutta la sua carriera solista... e poi mi piacciono tanto i Type O Negative. Penso che sia una delle migliori band che abbia sentito negli ultimi dieci anni.
R&MIMB: Quali sono i vostri piani dopo il tour europeo?
David DeFeis: Stiamo facendo una cosa chiamata "70.000 Tons of Metal". E' una crociera ai Caraibi e noi suoniamo su questa nave da crociera con altre metal band, poi abbiamo degli show negli Stati Uniti che sono ancora in via di definizione, faremo altre ristampe dei nostri album se ci riusciamo e possibilmente anche un album nuovo!!!
R&MIMB: Insomma siete super impegnati!!
David DeFeis: Credo proprio di sì!!
R&MIMB: La prossima domanda la devo fare perché siamo troppo curiosi!! Molti fan dei Virgin Steele sentono una sorta di "rivalità" con i Manowar... Sentite in un certo senso di essere in competizione con questa band? (rimango con il fiato sospeso per un lungo, interminabile minuto... n.d.R.)
David DeFeis: No, non lo sento affatto!!! Sono contento di essere menzionato insieme a loro, perché siamo amici della band e siamo andati in tournée con loro un paio di volte. Abbiamo un ottimo rapporto con i Manowar, sono una grande band!! La nostra musica non è simile alla loro, ma abbiamo le stesse radici, i Sabbath, Led Zeppelin... E abbiamo poi entrambi un'immagine molto imponente e barbarica!!! Ma non siamo in guerra con loro!!!
R&MIMB: Potresti lasciare un tuo messaggio personale per Rock & Metal In My Blood ed un "in bocca al lupo" al nostro nuovo sito?
David DeFeis: Un grande saluto a tutti da parte di David DeFeis, che vi augura buona fortuna per il nuovo sito!!! Vi auguro sessanta, cento, mille anni di successo! E grazie per l'affetto che continuate a dimostrare e il supporto che avete dato ai Virgin Steele in questi 30 anni!! Siamo onorati di essere ancora una volta qui in Italia ad esibirci per voi... .Ci vediamo più tardi on stage!!!
Grazie a te David, per la tua grande disponibilità e simpatia!!! E grazie da parte dei vostri numerosi fan italiani che amano la band, la vostra energia e grande dedizione verso il metal... Keep on rockin' guys!!!
Lucia Rossi
R&MIMB: Salve David!!! E' un vero onore oltre che un piacere per noi intervistarti!!
David DeFeis: (in italiano) Piacere!!
R&MIMB: Parli italiano David?
David DeFeis: Poco, poco!!
R&MIMB: Per prima cosa vorrei parlare del vostro ultimo album, "The Black Light Bacchanalia", un album che celebra i mistici festival greco-romani in onore del dio Bacco... Cosa ti ha ispirato a scrivere l'album?
David DeFeis: In realtà è una continuazione delle idee che stavo esplorando nel precedente album "Visions of Eden", e in conclusione di ciò ho cominciato ad appassionarmi agli antichi miti sumeri e a quello che è successo infine alle divinità femminili in questa parte del Mediterraneo... C'era un periodo in cui la figura della dea era la cosa principale, e successivamente questa figura è stata soppiantata da un'altra figura, questa volta maschile, un dio della montagna di fuoco indo-europeo, ho pensato che fosse una storia interessante e ho riflettuto su come abbia poi influenzato il mondo odierno. Anche se non sei un vero e proprio seguace di una religione in particolare, questi fatti permeano in qualche modo ogni aspetto della società, quindi mi sono chiesto come sarebbe stato il mondo oggi se questa divinità femminile fosse ancora riverita, come lo era stato in passato... e credo sinceramente che, se le cose fossero rimaste com'erano alle origini, questo sarebbe un mondo migliore.
R&MIMB: L'album è un concept. Potresti dirci qualcosa riguardo a questo filo conduttore dell'album?
David DeFeis: Certo!! Il concetto è già stato trattato nell'album "Visions of Eden" dove abbiamo questa figura, quella che la Bibbia chiama Lilith, la prima moglie di Adamo, conosciuta anche come Sofia, lo spirito della saggezza e poi questa idea di un dio o una dea al di sopra di tutto, anche al di sopra di dio, chiamato Jahvé... E' un processo di allontanamento da se stessi, quel processo che rende le donne odiose a se stesse, c'è la trasformazione di Lilith, e questa si riflette su tutte le donne, che si sentono cittadine di seconda classe... Il problema è come possiamo ribaltare questo processo e restaurare l'equilibrio. E' questa la problematica di cui tratta l'album...
R&MIMB: Ci sono opinioni miste da parte della stampa per quanto riguarda "The Black Light Bacchanalia", alcuni gridano al capolavoro mentre altri mostrano meno entusiasmo. Qual è la tua opinione sull'album? Il risultato finale riflette le tue intenzioni iniziali?
David DeFeis: Personalmente sono innamorato di quest'album!! Penso che tutti i pezzi siano fantastici e ben strutturati. Certo avrei voluto spendere altre tre o quattro settimane al mixaggio dell'album, ma questo succede con tutti gli album, c'è sempre qualcosa che si poteva fare meglio o rifinire ulteriormente... Questo è stato un progetto ambizioso che richiedeva più tempo del solito. Quindi penso che farò un remix dell'album ad un certo punto, e lo stesso farò con "Visions of Eden"...
R&MIMB: E' stato appena rilasciato un'edizione double disc di "Noble Savage". Quali sono state le tue sensazioni a lavorare di nuovo su quei pezzi?
David DeFeis: Sai, è bello ritornare su certi pezzi e ricordare quel particolare periodo della propria vita, fa ritornare in mente episodi di vita vissuta attraverso quell'album. Ogni album è una finestra sul mondo, sul mio mondo in quel tempo... Quindi ci sono tanti ricordi che affiorano... Ho voluto creare poi delle bonus tracks che avessero lo stesso spirito di cui è stato fatto l'album. Tutte le canzoni nuove sono state create con la stessa passione, ed il tutto è molto diverso da "The Black Light Bacchanalia". Poi ho trovato che avevo tutti questi pezzi che sono in realtà delle prove in studio dal vivo, quindi mi sono accorto che la band era pronta ad andare in studio per fare questo album.
R&MIMB: Finalmente anche "Age Of Consent" ha ricevuto lo stesso trattamento di rimasterizzazione e riconfezionamento per un rilascio imminente. Ci puoi anticipare qualcosa?
David DeFeis: Certamente!!! Uscirà verso la fine del mese e contiene tutti i brani dell'ultima ristampa. Ma contiene anche altre cose, c'è un altro cd e ci sono delle strane cover che ho riscritto... C'è un pezzo dei Bloodrock, una band texana. Sono cresciuto ascoltando la loro musica, così ho riscritto un loro pezzo, "Breach of Lease"... E' un pezzo molto cool, suonato con chitarre a sette e otto corde..Poi c'è un brano che ho scritto io, "Another Nail in the Cross", che è quasi come un film, un pezzo oscuro e romantico al tempo stesso. C'è un'altra cover particolare, un vecchio brano di Neil Young dal titolo "Down By The River", che ho rallentato parecchio, rendendo il pezzo molto apocalittico... Rimane sempre un brano piuttosto diretto, ma è anche abbastanza intricato, quasi come un sogno ad occhi aperti...Poi c'è un altro nuovo brano scritto da me, "Under the Graveyard Moon", e anche questo è molto lugubre e romantico, basato su una storia di vita vera e molto particolare...
R&MIMB: Una storia che ti riguarda personalmente ?
David DeFeis: Sì, in parte... Poi c'è una versione acustica di "Noble Savage" di ben undici minuti! Pianoforte, voce, qualche strumento a corda, organo e qualche sprazzo di percussione qua e la, ma è fondamentalmente pianoforte e voce. E' molto sporco e naturale, sembra quasi un pezzo suonato tra amici!
R&MIMB: Non vedo l'ora di sentirlo!!! Tornare a quegli album e a quei ricordi ha influenzato le composizioni a cui stai lavorando attualmente, o rappresenta solo un capitolo glorioso ma ormai chiuso della tua carriera?
David DeFeis: In realtà niente sparisce per sempre dalla tua vita... sì, forse alcune persone non ci sono più, perché sono passate a miglior vita, oppure non ci sono perché hanno preso strade diverse, ma le cose non spariscono del tutto, sono sempre lì, nel nostro cuore...
R&MIMB: Com'è stato all'inizio, cantare di miti, storie e leggende in un paese come l'America, dove i gruppi rock sono sempre stati famosi per i loro testi a base di "sesso droga e rock'n'roll"?
David DeFeis: Beh, anche noi abbiamo trattato un po' quelle cose!!! All'epoca alcuni ci guardavano in realtà come se avessimo dieci teste o qualcosa del genere!!! Ricordo una volta in uno studio di registrazione un tizio ci ha detto, "voi mi mettete paura!" Non tutti hanno capito infatti il nostro ruolo, perfino alcune persone nella band non lo avevano capito. Dopo aver inciso "Age of Consent", la prima volta intendo, alcuni membri del gruppo volevano che suonassimo cose simili alla musica dei Bon Jovi o dei Motley Crue... Non potevo fare una cosa simile!! Ma mi sono leggermente avvicinato a quello stile con pezzi quali "On The Wings Of The Night". Non ho mai pensato che mi stavo svendendo, ma per loro non era ancora abbastanza...
R&MIMB: A causa della tua attrazione per la Grecia antica e l'impero romano, credo che ritornare nella zona del Mediterraneo ti doni particolari emozioni...
David DeFeis: Sempre!! Sono di discendenza italiana, quindi l'Italia mi da quella sensazione di "casa", la famiglia di mia madre proviene da Cosenza e la famiglia di mio padre da una località vicino a Napoli... Mi sento a casa qui, tutto mi sembra così familiare! Siamo stati in Italia in passato, tutti sono così gentili con noi, è come uscire dal mio salotto di casa, aprire una porta ed entrare in un'altra stanza che si trova sempre nella stessa casa...
R&MIMB: Una delle principali caratteristiche della vostra musica sono le magnifiche orchestrazioni, che spesso si sviluppano in veri e propri pezzi classici... Arriverete mai al livello successivo, ovvero suonare con una orchestra vera?
David DeFeis: Mi piacerebbe molto, anzi moltissimo, fare una cosa del genere!! Sarebbe una sfida realizzare una cosa simile, senza l'aiuto di nessuno... Sono cresciuto con questa mentalità, che una rock band deve scrivere composizioni, e ogni membro deve essere maestro del proprio strumento ed il cantante rappresenta il coro. Ma queste cose le abbiamo già fatte, abbiamo dimostrato che si possa fare una cosa del genere. Quindi sarebbe una cosa bella passare al livello successivo e suonare con una vera orchestra! Penso sempre a come realizzare questa cosa, come entrare in quel mondo e realizzare questo mio sogno...
R&MIMB: Avete intenzione, prima o poi, di rilasciare un DVD dal vivo?
David DeFeis: Uscirà un DVD! Abbiamo tanto footage storico che vorrei mostrare, dal primo giorno che siamo saliti sul palco ad oggi... E insieme al DVD ci sarà anche del materiale live di diversi show, sarà una specie di documentario...quando si ha una carriera lunga come la nostra, non credo il discorso si possa esaurire con un solo DVD!! Con tutto il materiale che abbiamo è un vero peccato non utilizzarlo...
R&MIMB: Nel 2010 siete venuti in Italia in occasione di una mini tournée acustica. C'è una qualche possibilità di realizzare un album acustico?
David DeFeis: Vorrei fare anche questo!!! Ho parlato con gli altri e abbiamo pensato di fare un tour acustico e con l'orchestra, forse una volta la band al completo insieme all'orchestra e una volta un set acustico... Comunque vada ci saranno altri concerti acustici! Edward ed io (Edward Pursino, chitarrista della band n.d.R.) ne abbiamo fatto uno in Germania a fine agosto. Quindi siamo molto interessati a continuare la cosa!
R&MIMB: Perché secondo te molte band famose del passato sopravvivono ancora con la loro musica, mentre solo un esiguo gruppo di nuove proposte riesce ad essere attiva dopo cinque o sei anni?
David DeFeis: Credo sia per un insieme di fattori... Forse è a causa di come è il music business oggi, che tende a puntare su una band e a lanciarla con tutti i mezzi possibili, andando oltre le reali capacità della band, oppure sono le band stesse a sentirsi disilluse ad un certo punto e a passare ad altro... Penso che chi fa musica da tanto tempo come noi ha iniziato perché amava la musica e ci credeva, non lo faceva per fare carriera, era piuttosto uno stile di vita... E così è stato per me e i Virgin Steele, non abbiamo mai pensato, "dobbiamo essere nella migliore band del mondo", A noi non importa questo, vogliamo fare ciò che facciamo quando lo vogliamo fare, non c'è una tabella di marcia, del tipo dobbiamo fare questo ora e quest'altro dopo... Come ho detto prima, è uno stile di vita...
R&MIMB: Che ne pensi del nuovo modo digitale di registrare musica? Preferisci il vecchio metodo analogico o la moderna ingegneria informatica del suono? Vedo che stai ridendo, quindi immagino quale sia la tua risposta!!
David DeFeis: Sai, hanno entrambi il loro fascino, e hanno entrambi le loro difficoltà... A me piace fare i dischi alla vecchia maniera, quando il lavoro era finito, era finito! Ora il problema è che puoi continuare all'infinito...Specialmente quando hai lo studio in casa, e anch'io ce l'ho, devi ad un certo punto fermarti e capire che non puoi migliorare oltre.
R&MIMB: Negli ultimi dieci anni quale gruppo rock/heavy metal ti ha ispirato di più?
David DeFeis: Negli ultimi dieci anni? Direi The Cult... Sono un grande Cult fan, mi piace quello che ha fatto Robert Plant in tutta la sua carriera solista... e poi mi piacciono tanto i Type O Negative. Penso che sia una delle migliori band che abbia sentito negli ultimi dieci anni.
R&MIMB: Quali sono i vostri piani dopo il tour europeo?
David DeFeis: Stiamo facendo una cosa chiamata "70.000 Tons of Metal". E' una crociera ai Caraibi e noi suoniamo su questa nave da crociera con altre metal band, poi abbiamo degli show negli Stati Uniti che sono ancora in via di definizione, faremo altre ristampe dei nostri album se ci riusciamo e possibilmente anche un album nuovo!!!
R&MIMB: Insomma siete super impegnati!!
David DeFeis: Credo proprio di sì!!
R&MIMB: La prossima domanda la devo fare perché siamo troppo curiosi!! Molti fan dei Virgin Steele sentono una sorta di "rivalità" con i Manowar... Sentite in un certo senso di essere in competizione con questa band? (rimango con il fiato sospeso per un lungo, interminabile minuto... n.d.R.)
David DeFeis: No, non lo sento affatto!!! Sono contento di essere menzionato insieme a loro, perché siamo amici della band e siamo andati in tournée con loro un paio di volte. Abbiamo un ottimo rapporto con i Manowar, sono una grande band!! La nostra musica non è simile alla loro, ma abbiamo le stesse radici, i Sabbath, Led Zeppelin... E abbiamo poi entrambi un'immagine molto imponente e barbarica!!! Ma non siamo in guerra con loro!!!
R&MIMB: Potresti lasciare un tuo messaggio personale per Rock & Metal In My Blood ed un "in bocca al lupo" al nostro nuovo sito?
David DeFeis: Un grande saluto a tutti da parte di David DeFeis, che vi augura buona fortuna per il nuovo sito!!! Vi auguro sessanta, cento, mille anni di successo! E grazie per l'affetto che continuate a dimostrare e il supporto che avete dato ai Virgin Steele in questi 30 anni!! Siamo onorati di essere ancora una volta qui in Italia ad esibirci per voi... .Ci vediamo più tardi on stage!!!
Grazie a te David, per la tua grande disponibilità e simpatia!!! E grazie da parte dei vostri numerosi fan italiani che amano la band, la vostra energia e grande dedizione verso il metal... Keep on rockin' guys!!!
Lucia Rossi