THE SMASHING PUMPKINS

Mellon Collie And The Infinite Sadness

1995 - Virgin Records

A CURA DI
PETRA GIULIANI
15/11/2012
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recensione

Il giorno scorre lento per Mellon Collie, ragazzo immaginario che dà il titolo alla quarta opera delle Zucche. E' il 1995, il grunge è morto e sepolto insieme al compianto Kurt Cobain, ma il suo lascito riecheggia nei nuovi suoni in cerca di identità. Così, nell' "infinita tristezza" dell'adolescenza, nel vuoto confusionale dei pieni anni 90, uno sperimentale Billy Corgan struttura il suo doppio album immaginandolo come una giornata tipo di un giovane: Dall'alba al tramonto nel primo disco, su cui è stampato un sole sorridente in rosso (Dawn to Dusk) passando dal crepuscolo alla notte  col secondo disco, blu, riportante l'immagine di una lacrimosa luna (Twilight to Starlight). Seguendo la giornata di Mellon Collie nelle sue ventotto canzoni, tutte stupende, eccessive, teatrali e diverse tra loro ritroviamo un percorso stilistico che è come un racconto dalle mille sfaccettature. Dalla rabbia generazionale di "Bullet With Butterfly Wings" (che più di tutte ammicca al grunge) all'amore teatrale di "Tonight Tonight", dalla nevroticità vagamente industrial alle serenate dolcissime, questo capolavoro del rock è un vero compendio sulla giovinezza.
Il concetto stilistico dell'intera opera, dalle cover al booklet, è stato ideato da Billy Corgan insieme a Frank Olinsky, che firmerà anche il cofanetto di singoli "The Aeroplane Flies High" e  il successivo "Ava Adore". È però al pittore e illustratore John Craig che dobbiamo la realizzazione effettiva della cover e degli altri disegni: un connubio romantico e decadente tra Rinascimento, collage kitsch e fascino retrò, in un'atmosfera che ricorda le favole inglesi dell'epoca vittoriana.
Una bambina che esce da una stella, smarrita nell'universo, questa l'idea iniziale di Billy Corgan, e per realizzarla lui e Olinsky immaginano un mondo che strizza l'occhio a Georges Méliès e al suo visionario film Voyage dans la Lune del 1902, omaggiato pienamente con il videoclip di Tonight Tonight, vero capolavoro degli autori Jonhatan Dayton e Valerie Faris, (marito e moglie registi di film come Little Miss Sunshine) e vincitore di 6 MTV Awards. Méliès, assoluto genio del suo tempo, precursore dei primi effetti speciali, aveva girato quella pellicola basandosi sui romanzi di Verne. La luna dal volto che sembra fatto di formaggio e con un razzo infilato nell'occhio è ormai un'immagine nota a tutti, pietra miliare della storia del cinema, e nel video di Tonight Tonight ritroviamo quelle stesse immagini né stravolte né copiate, ma omaggiate con classe e gusto estetico impeccabili, riproducendo quegli stessi effetti speciali artigianali ormai dimenticati.
Altre due citazioni artistiche fanno capolino dalla stella vagabonda di Mellon Collie, e vanno a comporre l'aspetto della figura femminile che né è protagonista. Per realizzarla, infatti, Craig si ispirò a due dipinti: "Santa Caterina d'Alessandria" di Raffaello per il corpo e "Il Ricordo" di Jean Baptiste Greuze per il viso della fanciulla. Più che di ispirazione, è giusto parlare di vere e proprie copie, amalgamate in un solo stile pittorico coerente con il look del progetto.
Da una parte abbiamo un'importante tavola rinascimentale, e dall'altra un ritratto francese di fine 1700. Ne risulta un'accoppiata improbabile di figure femminili: sembra bizzarro, ad un primo sguardo, pensare che una Santa martire possa prestare il corpo ad una ricca fanciulla sdolcinata che tiene in braccio il suo cagnolino. Gran parte del lavoro di Greuze consisteva infatti in stuzzicanti immagini di giovani ragazze, atteggiate in maniera svenevole e talvolta non prive di allusioni erotiche. Tuttavia nella Santa Caterina concepita da Raffaello non si ha a che fare con una figura timorata, né con la preghiera o l'estasi: l'anima è sospesa, in attesa della felicità. La vita stessa della Santa è un racconto d'avventura, popolato di personaggi variopinti, re e regine, soldati e angeli. Rifiutando le proposte dell'Imperatore Massenzio che la voleva in sposa, fu gettata in un carcere, nutrita solamente da una colomba inviata dal cielo. Ad un nuovo rifiuto, egli ordinò che le sue membra fossero straziate da quattro ruote divergenti. Ma arrivarono gli angeli a distruggere le ruote e a giustiziare tutti coloro che erano accorsi per assistere al supplizio. A Caterina l'imperatore concesse un'ultima possibilità: ma al terzo rifiuto la mandò a morte. Dal corpo della Santa decapitata sgorgò latte anziché sangue. Gli angeli ne raccolsero il corpo e lo trasportarono sul monte Sinai dove lo seppellirono dopo venti giorni. Che fosse voluto o totalmente casuale, la protagonista di questa splendida cover riassume, nelle sue allegorie e nelle sue citazioni, tutto il sentimentalismo, l'eroismo, il senso di rivalsa e la voglia di libertà (ammantati da una quantità di ormoni non indifferente) che hanno reso indimenticabile l'adolescenza di ognuno di noi.

"E nelle tue macchine tristi
resterai per sempre,
bruciando in corsa,
perso nei sogni
di macchine adolescenti."